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HADITH 37: LA GRAZIA DI ALLAH TA’AALA E LA SUA MISERICORDIA
Ibn Abbas (radiAllahu anhu) riferisce che tra i Detti che il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) ha appreso dal suo Signore (tabaaraka wa ta’aala -che Egli sia glorificato e esaltato) c'è quello che dice:
"Allah ha iscritto le Buone e le Cattive azioni e poi ha così spiegato (dicendo):
Chi intende fare una buona azione e non la fa, Allah ne tiene conto in Se-Stesso come se fosse un'azione buona completa;
Se egli intende farla e la fa, Allah ne tiene conto in Se-Stesso da dieci a settecento volte tanto, e molto di più.
Chi intende fare una cattiva azione e non la fa, Allah ne tiene conto in Se-Stesso come se fosse una buona azione completa;
Mentre se egli intendesse farla (la cattiva azione) e la fa, Allah ne tiene conto come una cattiva azione.”
(Riportato da Bukhari e Muslim)
Imaam An-Nawawi (rahimahullah) poi ha detto:
“Quindi fai attenzione [a questo], fratello mio, e che Allah ci conceda la capacità di riconoscere la benevolenza immensa di Allah ta’aala, e contemplare queste parole. La Sua dichiarazione: “in Se-Stesso” indica il Suo interesse ed il Suo riguardo per questo. La Sua affermazione: “un'azione buona completa” per enfatizzare ed esprimere la forza del Suo interesse per questo. Egli disse a proposito dell’azione malvagia che si intende fare, ma poi lo si lascia e non si agisce su di essa: “Allah ne tiene conto in Se-Stesso come se fosse una buona azione completa”, così Egli lo ha enfatizzato/sottolineato con completezza. Mentre se egli agisce su di essa: “Allah ne tiene conto come una cattiva azione.”, così Egli ha sottolineato la sua piccolezza, menzionandola come un atto singolo, ed Egli non lo ha descritto con 'completezza'. Così, la Lode e la Grazia è per Allah, subhaanahu, e noi non possiamo enumerare le Sue Lodi. Da Allah è il tawfiiq [capacità] per raggiungere il Suo Compiacimento.”
Spiegazione del Hadith 37:
Coloro che hanno spiegato questo hadith hanno detto:
“Questo è un hadith nobile e grande, in cui il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) ha spiegato la misura della Grazia di Allah, 'azza wa jall, sulla Sua creazione, siccome Egli ha reso l'intenzione di fare una buona azione non eseguendola effettivamente, uguale alla ricompensa di una buona azione. Ed Egli ha reso l'intenzione di fare una cattiva azione, che uno poi non svolge, uguale a una azione buona completa, mentre se uno dovesse agire su di essa (sull'azione malvagia), allora viene considerata come un singolo atto malvagio. Mentre se uno svolge una buona azione allora Allah lo scrive come dieci, e questa è una grazia immensa, siccome Egli ha moltiplicato per i Suoi servi le loro buone azioni, ma non ha moltiplicato le loro azioni malvagie contro di loro.
Egli ha reso l'intenzione di effettuare una buona azione come una buona azione [completa] perché l'intenzione di fare del bene è un'azione del cuore, dovuto alla volontà del cuore di farla. Se poi viene detto: "Questa affermazione richiede che colui che intende effettuare un azione malvagia, e non lo fa, dovrebbe avere anche un azione malvagia scritta per lui, siccome l'intenzione [malvagia] è anche un'azione dalle azioni del cuore", allora la risposta a questo sarebbe che questo non è il caso, siccome colui che si ferma dal compiere un male, ha annullato la sua decisione di fare il male, e lo ha cambiato per un’altra risoluzione facendo del bene, e quindi ha disobbedito ai suoi desideri malvagi, così viene premiato per questo con la ricompensa di una buona azione."
Ed è stato riportato in un altro hadith che:
“In verità egli ha lasciato [l’azione malvagia] a causa Mia”, che sarebbe “per amor Mio”, e questo è simile al suo (sallAllahu alayhi wa sallam) detto:
"Su ogni Musulmano sta il dono della carità.", per cui alcune persone chiesero: “E se non lo fanno?”, egli rispose: "Allora che si trattengano dal male, e questo sarà la loro carità."
Questo è stato citato da Al-Bukhari nel suo libro delle Maniere.
Tuttavia, se egli lascia un azione malvagia a malincuore/senza voglia, o perché non è in grado di eseguirla, allora non viene scritta una buona azione per lui, e questo non entra nel significato di questo hadith.
Imam at-Tabarii (rahimahullah), il famoso mufassir ha detto che:
“In questo hadith vi è la prova per l'affermazione che i due Angeli di registrazione, [assegnati a ciascuna persona per scrivere le azioni buone e cattive di quella persona], scrivono non solo le azioni ma anche ciò che la persona intende fare dal bene o dal male, e loro sanno che cosa egli decide di fare nel suo cuore. Così, questo hadith è una confutazione per coloro che erroneamente pensano che i due angeli scrivono solo ciò che emerge dalle azioni apparenti/esterne della persona, o da ciò che sentono dire da lui. Così, tutto questo significa che i due angeli sanno tutto ciò che una persona intende nel suo cuore, ed è concepibile che Allah ta’aala abbia concesso a loro i mezzi per conseguire tale conoscenza [che è dalla conoscenza del Ghayb - Invisibile/Ignoto], così come Egli ha concesso dei mezzi a molti dei Profeti per raggiungere la conoscenza di molte cose dall'Invisibile.
Allah ha detto riguardo 'Isaa (Gesù - alayhi as-salaam) che egli disse ai Banii Israa'iil (Figli di Israele):
“E vi informo di quel che mangiate e di quel che accumulate nelle vostre case.” [Sura Aal' Imraan 3: 49]
Il nostro Profeta Muhammad (sallAllahu alayhi wa sallam) è stato informato di alcune cose dalle questioni dell'invisibile, e quindi tutto ciò dimostra che è possibile che Allah abbia concesso agli Angeli della Registrazione i mezzi per raggiungere la conoscenza di ciò che sta nel cuore degli uomini, dal bene e dal male, così, loro scrivono quello che egli decide di fare. Ed è stato detto che questo avviene attraverso un odore o profumo che essi sono in grado di rilevare che viene emanato dal cuore.
I Salaf [vale a dire i Studiosi Pii Predecessori], quindi, hanno differito riguardo la forma di Dhikr [Ricordo di Allah] migliore: il dhikr del cuore o il dhikr fatto a voce.”
Tutto questo [che è stato narrato da Imam at-Tabarii] è la dichiarazione di Ibn Khalf, che è conosciuto come Ibn Buttala (rahimahullah).
L'autore di al-Ifsaah, Yahyaa bin Muhammad al-Hanbalii [d. 560 H] (rahimahullah), ha detto in alcuni dei suoi scritti:
“Quando questa Ummah ha avuto la riduzione della durata della vita [rispetto alle persone dei Popoli precedenti che avevano una vita più lunga], essa è stata compensata per tale riduzione con una moltiplicazione del premio delle sue azioni. [Cioè, dal momento che la durata della vita della nostra Ummah (Popolazione) è più breve, abbiamo meno tempo per fare opere buone. Così, Allah ha moltiplicato la ricompensa delle nostre buone azioni per compensare questo.]”
Così chiunque intenda fare una buona azione, essa verrà contata per lui come un atto buono completo. Allah l'ha dichiarata come un opera 'completa' in modo tale che nessuno possa pensare che dal momento in cui essa è solo intenzione [e non un azione completa] sia in qualche modo carente. Così, Allah ha sollevato l'intenzione al livello tale da includerla tra le azioni complete. Così Egli ha scritto l'intenzione come un opera buona completa e poi l’ha moltiplicata a seconda del grado di sincerità di colui che la compie, e secondo l’adattamento dell’azione/opera al tempo e luogo.
Poi egli (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto dopo questo: “e molto di più”. Questo è stato detto in Arabo, nella forma indefinita che è più comprensiva rispetto a quella definita, e questo implica che la moltiplicazione può essere contato fino al massimo possibile. Quindi, è possibile che questa promessa generosa possa essere simile al caso in cui un uomo spende nella carità un singolo chicco di grano, allora questo verrà contato per lui, dalla Grazia di Allah ta'aalaa, come se egli avesse seminato quel grano nella terra più pura e fertile, avendo cura di esso e proteggendolo, annaffiandolo secondo le sue esigenze, fino a quando non matura, e poi l'ha raccolto; dopodiché egli ha battuto il raccolto in quella terra pura e fertile, così i semi sono stati seminati di nuovo in essa, e sono stati curati nella stessa maniera, come ha fatto precedentemente; poi ha fatto lo stesso il secondo anno, poi il terzo, il quarto anno e negli anni che seguirono; e, questo continua fino al Giorno della Resurrezione, cosicché un singolo chicco di grano, di senape o di cous-cous verrà in quel giorno come una montagna.
E, se la carità fosse una piccola azione dalle azioni dell’Imaan [cioè, fede, dalle buoni azioni] allora uno potrebbe paragonarla al profitto che potrebbe essere raggiunto attraverso l'acquisto di un bene in quel periodo. Così, è possibile che se egli vende il bene nel mercato migliore della più grande nazione, e quel bene sia il più redditizio in commercio, poi gli utili vengono moltiplicati [mediante le vendite successive] per tornargli poi nel Giorno della Resurrezione, tale che la sua grandezza sia come quella del mondo intero. Analogamente, tutte le azioni giuste, verranno trattate da Allah ‘azza wa jall in modo simile, finché verranno eseguite con un intento puro e pulito.
In questo fa parte anche la moltiplicazione della Grazia di Allah con il trasferimento della carità da una persona all'altra. Così, per esempio, immagina che una persona dia un dirham in carità ad un povero, poi quel povero a sua volta passa il dirham ad un'altro povero che è più povero di lui, e poi questa terza persona lo passa ad un quarto, e il quarto ad un quinto, e questo dura a lungo. Poi, Allah ta’aala conterà per la prima persona, che diede inizialmente il dirham, dieci volte il premio. Ma quando questo dirham viene trasferito dalla seconda persona alla terza, allora la seconda persona guadagna dieci e mentre la ricompensa della prima persona viene moltiplicata per diecimila. Poi, quando il terzo li passa al quarto, il secondo ne guadagna un migliaio, e la prima ottiene un milione. E così questo continua fino a quando loro raggiungano i premi che possono essere contati solo da Allah ta’aala.
Fa parte di questo il conto di Allah – subhanahu wa ta'aalaa – del Suo servo Musulmano nel Giorno della Resurrezione, e le sue buone azioni sono di vari e diversi livelli, alcune delle quali di alto livello e altre no, allora Lui - subhaanahu - dalla Sua immensa Generosità e Grazia potrebbe contare tutte le sue buone azioni con la misura della migliore e della più alta fra loro; perché, in verità la Sua Generosità – jalla jalaalahu - è maggiore di quello che Egli dovrebbe discutere con il Suo servo, che è compiaciuto con Lui, riguardo la disparità nella misura delle sue buone azioni. E senza dubbio Allah jalla jalaalau ha detto:
“Daremo una vita eccellente a chiunque, maschio o femmina, sia credente e compia il bene. Compenseremo quelli che sono stati costanti in ragione delle loro azioni migliori.” [Sura an-Nahl 16: 97]
Analogamente, il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) ci ha informato che, se un Musulmano dichiara ad alta voce in un mercato tra i mercati dei Musulmani:
“Laa ilaaha illaa Allah wahdahu laa shariika lahu, lahu al-mulk wa lahu al hamd, yuhyii wa yumiit, wa huwa ‘alaa kulli shayin qadiir : [Non c'è nessuno degno di essere adorato tranne Allah, solo, senza partner, Suo è il dominio e per Lui sono tutte le lodi; Egli dà la vita ed Egli dà la morte; Egli è Onnipotente su tutte le cose]”, allora Allah scriverà per lui a causa di questo un milione di ricompense, e cancellerà a lui un milione di azioni malvagie, e costruirà per lui una casa in Paradiso.”
[Riportato da al-Tirmidhii].
Tutto ciò che abbiamo detto è solo secondo quello di cui abbiamo conoscenza e non secondo il vero livello della Grazia di Allah subhanahu wa ta’aala. In verità, Egli è molto più grande di quello che chiunque possa negare per Lui, o da quello che qualcuno della creazione possa tentare di stimare per Lui.
E Allah conosce meglio.
Riepilogo:
• Tutto ciò che è classificato come una buona azione, o una cattiva azione, è già stato scritto come tale da Allah, cioè, le opere buone e malvagie sono ciò che Egli ha specificato come tali.
• Pertanto, ciò che Allah ci ha dato nel Qur’an e nella Sunnah è dalla Sua conoscenza di ciò che è buono e ciò che è malvagio, come definiti e accettati da Lui.
• Tutto ciò che faremmo è conosciuto da Lui.
• Se abbiamo l’intenzione di effettuare una buona azione [come definito dalla Sunnah], ma in realtà non lo effettuiamo, allora siamo ancora ricompensati per una buona azione completa.
• Se abbiamo l’intenzione di effettuare una buona azione, e in realtà lo effettuiamo, allora Allah lo registrerà come se fosse stata fatta dieci o cento volte in più, o più di questo.
• Il valore effettivo di una buona azione è determinata da Allah secondo la nostra sincerità.
• Se non fai una cattiva azione che si intendeva fare, ottieni per una la ricompensa pari ad una buona azione completa.
• Se qualcuno, di fatto compie un azione malvagia, che intendeva fare, allora gli viene scritto solo il suo valore, vale a dire una sola cattiva azione.
• Se uno finisce nel Fuoco allora egli ottiene solo ciò che si merita, siccome egli era davvero una persona molto cattiva.
• Le buone azioni non sono tutte di pari merito e non lo sono nemmeno le azioni cattive. Pertanto, non è possibile calcolare la quantità del bene o del male che uno accumula ogni giorno.
• Uno non si deve dimenticare che è ancora possibile distruggere tutte le opere buone che abbiamo fatto.
HADITH 37: LA GRAZIA DI ALLAH TA’AALA E LA SUA MISERICORDIA
Ibn Abbas (radiAllahu anhu) riferisce che tra i Detti che il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) ha appreso dal suo Signore (tabaaraka wa ta’aala -che Egli sia glorificato e esaltato) c'è quello che dice:
"Allah ha iscritto le Buone e le Cattive azioni e poi ha così spiegato (dicendo):
Chi intende fare una buona azione e non la fa, Allah ne tiene conto in Se-Stesso come se fosse un'azione buona completa;
Se egli intende farla e la fa, Allah ne tiene conto in Se-Stesso da dieci a settecento volte tanto, e molto di più.
Chi intende fare una cattiva azione e non la fa, Allah ne tiene conto in Se-Stesso come se fosse una buona azione completa;
Mentre se egli intendesse farla (la cattiva azione) e la fa, Allah ne tiene conto come una cattiva azione.”
(Riportato da Bukhari e Muslim)
Imaam An-Nawawi (rahimahullah) poi ha detto:
“Quindi fai attenzione [a questo], fratello mio, e che Allah ci conceda la capacità di riconoscere la benevolenza immensa di Allah ta’aala, e contemplare queste parole. La Sua dichiarazione: “in Se-Stesso” indica il Suo interesse ed il Suo riguardo per questo. La Sua affermazione: “un'azione buona completa” per enfatizzare ed esprimere la forza del Suo interesse per questo. Egli disse a proposito dell’azione malvagia che si intende fare, ma poi lo si lascia e non si agisce su di essa: “Allah ne tiene conto in Se-Stesso come se fosse una buona azione completa”, così Egli lo ha enfatizzato/sottolineato con completezza. Mentre se egli agisce su di essa: “Allah ne tiene conto come una cattiva azione.”, così Egli ha sottolineato la sua piccolezza, menzionandola come un atto singolo, ed Egli non lo ha descritto con 'completezza'. Così, la Lode e la Grazia è per Allah, subhaanahu, e noi non possiamo enumerare le Sue Lodi. Da Allah è il tawfiiq [capacità] per raggiungere il Suo Compiacimento.”
Spiegazione del Hadith 37:
Coloro che hanno spiegato questo hadith hanno detto:
“Questo è un hadith nobile e grande, in cui il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) ha spiegato la misura della Grazia di Allah, 'azza wa jall, sulla Sua creazione, siccome Egli ha reso l'intenzione di fare una buona azione non eseguendola effettivamente, uguale alla ricompensa di una buona azione. Ed Egli ha reso l'intenzione di fare una cattiva azione, che uno poi non svolge, uguale a una azione buona completa, mentre se uno dovesse agire su di essa (sull'azione malvagia), allora viene considerata come un singolo atto malvagio. Mentre se uno svolge una buona azione allora Allah lo scrive come dieci, e questa è una grazia immensa, siccome Egli ha moltiplicato per i Suoi servi le loro buone azioni, ma non ha moltiplicato le loro azioni malvagie contro di loro.
Egli ha reso l'intenzione di effettuare una buona azione come una buona azione [completa] perché l'intenzione di fare del bene è un'azione del cuore, dovuto alla volontà del cuore di farla. Se poi viene detto: "Questa affermazione richiede che colui che intende effettuare un azione malvagia, e non lo fa, dovrebbe avere anche un azione malvagia scritta per lui, siccome l'intenzione [malvagia] è anche un'azione dalle azioni del cuore", allora la risposta a questo sarebbe che questo non è il caso, siccome colui che si ferma dal compiere un male, ha annullato la sua decisione di fare il male, e lo ha cambiato per un’altra risoluzione facendo del bene, e quindi ha disobbedito ai suoi desideri malvagi, così viene premiato per questo con la ricompensa di una buona azione."
Ed è stato riportato in un altro hadith che:
“In verità egli ha lasciato [l’azione malvagia] a causa Mia”, che sarebbe “per amor Mio”, e questo è simile al suo (sallAllahu alayhi wa sallam) detto:
"Su ogni Musulmano sta il dono della carità.", per cui alcune persone chiesero: “E se non lo fanno?”, egli rispose: "Allora che si trattengano dal male, e questo sarà la loro carità."
Questo è stato citato da Al-Bukhari nel suo libro delle Maniere.
Tuttavia, se egli lascia un azione malvagia a malincuore/senza voglia, o perché non è in grado di eseguirla, allora non viene scritta una buona azione per lui, e questo non entra nel significato di questo hadith.
Imam at-Tabarii (rahimahullah), il famoso mufassir ha detto che:
“In questo hadith vi è la prova per l'affermazione che i due Angeli di registrazione, [assegnati a ciascuna persona per scrivere le azioni buone e cattive di quella persona], scrivono non solo le azioni ma anche ciò che la persona intende fare dal bene o dal male, e loro sanno che cosa egli decide di fare nel suo cuore. Così, questo hadith è una confutazione per coloro che erroneamente pensano che i due angeli scrivono solo ciò che emerge dalle azioni apparenti/esterne della persona, o da ciò che sentono dire da lui. Così, tutto questo significa che i due angeli sanno tutto ciò che una persona intende nel suo cuore, ed è concepibile che Allah ta’aala abbia concesso a loro i mezzi per conseguire tale conoscenza [che è dalla conoscenza del Ghayb - Invisibile/Ignoto], così come Egli ha concesso dei mezzi a molti dei Profeti per raggiungere la conoscenza di molte cose dall'Invisibile.
Allah ha detto riguardo 'Isaa (Gesù - alayhi as-salaam) che egli disse ai Banii Israa'iil (Figli di Israele):
“E vi informo di quel che mangiate e di quel che accumulate nelle vostre case.” [Sura Aal' Imraan 3: 49]
Il nostro Profeta Muhammad (sallAllahu alayhi wa sallam) è stato informato di alcune cose dalle questioni dell'invisibile, e quindi tutto ciò dimostra che è possibile che Allah abbia concesso agli Angeli della Registrazione i mezzi per raggiungere la conoscenza di ciò che sta nel cuore degli uomini, dal bene e dal male, così, loro scrivono quello che egli decide di fare. Ed è stato detto che questo avviene attraverso un odore o profumo che essi sono in grado di rilevare che viene emanato dal cuore.
I Salaf [vale a dire i Studiosi Pii Predecessori], quindi, hanno differito riguardo la forma di Dhikr [Ricordo di Allah] migliore: il dhikr del cuore o il dhikr fatto a voce.”
Tutto questo [che è stato narrato da Imam at-Tabarii] è la dichiarazione di Ibn Khalf, che è conosciuto come Ibn Buttala (rahimahullah).
L'autore di al-Ifsaah, Yahyaa bin Muhammad al-Hanbalii [d. 560 H] (rahimahullah), ha detto in alcuni dei suoi scritti:
“Quando questa Ummah ha avuto la riduzione della durata della vita [rispetto alle persone dei Popoli precedenti che avevano una vita più lunga], essa è stata compensata per tale riduzione con una moltiplicazione del premio delle sue azioni. [Cioè, dal momento che la durata della vita della nostra Ummah (Popolazione) è più breve, abbiamo meno tempo per fare opere buone. Così, Allah ha moltiplicato la ricompensa delle nostre buone azioni per compensare questo.]”
Così chiunque intenda fare una buona azione, essa verrà contata per lui come un atto buono completo. Allah l'ha dichiarata come un opera 'completa' in modo tale che nessuno possa pensare che dal momento in cui essa è solo intenzione [e non un azione completa] sia in qualche modo carente. Così, Allah ha sollevato l'intenzione al livello tale da includerla tra le azioni complete. Così Egli ha scritto l'intenzione come un opera buona completa e poi l’ha moltiplicata a seconda del grado di sincerità di colui che la compie, e secondo l’adattamento dell’azione/opera al tempo e luogo.
Poi egli (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto dopo questo: “e molto di più”. Questo è stato detto in Arabo, nella forma indefinita che è più comprensiva rispetto a quella definita, e questo implica che la moltiplicazione può essere contato fino al massimo possibile. Quindi, è possibile che questa promessa generosa possa essere simile al caso in cui un uomo spende nella carità un singolo chicco di grano, allora questo verrà contato per lui, dalla Grazia di Allah ta'aalaa, come se egli avesse seminato quel grano nella terra più pura e fertile, avendo cura di esso e proteggendolo, annaffiandolo secondo le sue esigenze, fino a quando non matura, e poi l'ha raccolto; dopodiché egli ha battuto il raccolto in quella terra pura e fertile, così i semi sono stati seminati di nuovo in essa, e sono stati curati nella stessa maniera, come ha fatto precedentemente; poi ha fatto lo stesso il secondo anno, poi il terzo, il quarto anno e negli anni che seguirono; e, questo continua fino al Giorno della Resurrezione, cosicché un singolo chicco di grano, di senape o di cous-cous verrà in quel giorno come una montagna.
E, se la carità fosse una piccola azione dalle azioni dell’Imaan [cioè, fede, dalle buoni azioni] allora uno potrebbe paragonarla al profitto che potrebbe essere raggiunto attraverso l'acquisto di un bene in quel periodo. Così, è possibile che se egli vende il bene nel mercato migliore della più grande nazione, e quel bene sia il più redditizio in commercio, poi gli utili vengono moltiplicati [mediante le vendite successive] per tornargli poi nel Giorno della Resurrezione, tale che la sua grandezza sia come quella del mondo intero. Analogamente, tutte le azioni giuste, verranno trattate da Allah ‘azza wa jall in modo simile, finché verranno eseguite con un intento puro e pulito.
In questo fa parte anche la moltiplicazione della Grazia di Allah con il trasferimento della carità da una persona all'altra. Così, per esempio, immagina che una persona dia un dirham in carità ad un povero, poi quel povero a sua volta passa il dirham ad un'altro povero che è più povero di lui, e poi questa terza persona lo passa ad un quarto, e il quarto ad un quinto, e questo dura a lungo. Poi, Allah ta’aala conterà per la prima persona, che diede inizialmente il dirham, dieci volte il premio. Ma quando questo dirham viene trasferito dalla seconda persona alla terza, allora la seconda persona guadagna dieci e mentre la ricompensa della prima persona viene moltiplicata per diecimila. Poi, quando il terzo li passa al quarto, il secondo ne guadagna un migliaio, e la prima ottiene un milione. E così questo continua fino a quando loro raggiungano i premi che possono essere contati solo da Allah ta’aala.
Fa parte di questo il conto di Allah – subhanahu wa ta'aalaa – del Suo servo Musulmano nel Giorno della Resurrezione, e le sue buone azioni sono di vari e diversi livelli, alcune delle quali di alto livello e altre no, allora Lui - subhaanahu - dalla Sua immensa Generosità e Grazia potrebbe contare tutte le sue buone azioni con la misura della migliore e della più alta fra loro; perché, in verità la Sua Generosità – jalla jalaalahu - è maggiore di quello che Egli dovrebbe discutere con il Suo servo, che è compiaciuto con Lui, riguardo la disparità nella misura delle sue buone azioni. E senza dubbio Allah jalla jalaalau ha detto:
“Daremo una vita eccellente a chiunque, maschio o femmina, sia credente e compia il bene. Compenseremo quelli che sono stati costanti in ragione delle loro azioni migliori.” [Sura an-Nahl 16: 97]
Analogamente, il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) ci ha informato che, se un Musulmano dichiara ad alta voce in un mercato tra i mercati dei Musulmani:
“Laa ilaaha illaa Allah wahdahu laa shariika lahu, lahu al-mulk wa lahu al hamd, yuhyii wa yumiit, wa huwa ‘alaa kulli shayin qadiir : [Non c'è nessuno degno di essere adorato tranne Allah, solo, senza partner, Suo è il dominio e per Lui sono tutte le lodi; Egli dà la vita ed Egli dà la morte; Egli è Onnipotente su tutte le cose]”, allora Allah scriverà per lui a causa di questo un milione di ricompense, e cancellerà a lui un milione di azioni malvagie, e costruirà per lui una casa in Paradiso.”
[Riportato da al-Tirmidhii].
Tutto ciò che abbiamo detto è solo secondo quello di cui abbiamo conoscenza e non secondo il vero livello della Grazia di Allah subhanahu wa ta’aala. In verità, Egli è molto più grande di quello che chiunque possa negare per Lui, o da quello che qualcuno della creazione possa tentare di stimare per Lui.
E Allah conosce meglio.
Riepilogo:
• Tutto ciò che è classificato come una buona azione, o una cattiva azione, è già stato scritto come tale da Allah, cioè, le opere buone e malvagie sono ciò che Egli ha specificato come tali.
• Pertanto, ciò che Allah ci ha dato nel Qur’an e nella Sunnah è dalla Sua conoscenza di ciò che è buono e ciò che è malvagio, come definiti e accettati da Lui.
• Tutto ciò che faremmo è conosciuto da Lui.
• Se abbiamo l’intenzione di effettuare una buona azione [come definito dalla Sunnah], ma in realtà non lo effettuiamo, allora siamo ancora ricompensati per una buona azione completa.
• Se abbiamo l’intenzione di effettuare una buona azione, e in realtà lo effettuiamo, allora Allah lo registrerà come se fosse stata fatta dieci o cento volte in più, o più di questo.
• Il valore effettivo di una buona azione è determinata da Allah secondo la nostra sincerità.
• Se non fai una cattiva azione che si intendeva fare, ottieni per una la ricompensa pari ad una buona azione completa.
• Se qualcuno, di fatto compie un azione malvagia, che intendeva fare, allora gli viene scritto solo il suo valore, vale a dire una sola cattiva azione.
• Se uno finisce nel Fuoco allora egli ottiene solo ciò che si merita, siccome egli era davvero una persona molto cattiva.
• Le buone azioni non sono tutte di pari merito e non lo sono nemmeno le azioni cattive. Pertanto, non è possibile calcolare la quantità del bene o del male che uno accumula ogni giorno.
• Uno non si deve dimenticare che è ancora possibile distruggere tutte le opere buone che abbiamo fatto.