Confessioni di un'alienata....
In queste ultime settimane è stato scientificamente provato che un'italiana puo' diventare musulmana senza effetti nefasti sulla sua salute mentale a patto di mantenere il suo abituale abbigliamento europeo e il suo stile di vita. Nel caso in cui decidesse di indossare il famigerato "hijab" che lascia scoperto il volto e le mani, sappia che questo è il principale sintomo di una forma di alienazione mentale che potrebbe condurre la stessa addirittura a non mettere più lo smalto o a credere all'esistenza di creature invisibili quali angeli e jinn. Se poi, per disgrazia, decidesse di portare il "niqab", una sorta di "cassetta postale" che copre pure il volto, ebbene si prepari al ricovero alla neuro.
Di fronte alla notizia, la reazione di alcune donne italiane musulmane è stata molto forte, come se la scoperta le avesse ferite profondamente. Ma c'è poco da dire, i risultati della ricerca sono li', davanti ai vostri occhi, non potete negare di essere alienate.
Infatti io non lo nego. Io sono un'alienata. Lo dico con tutta franchezza. E non mi vergogno nemmeno. Già questo basterebbe per confermare la diagnosi.
E vi dico anche perché sono un'alienata:
1) mi sono laureata alla Cattolica, dopo tre esami di teologia cattolica appunto, con una tesi sulla comunità russa ortodossa in Costa Azzurra e sulle relazioni tra la Chiesa ortodossa d'oltre frontiera e la Chiesa ortodossa ufficiale, presentandomi alla commissione di laurea con abbigliamento islamico (il velo, per intenderci) e ottenendo ben 110 e lode. Devo aver dato proprio l'impressione di essere alienata!
2) ora il mio abbigliamento è evoluto (o involuto, a seconda dei punti di vista): porto il jilbab, quella specie di velo che parte dalla testa e arriva fino alle caviglie, lasciando sempre scoperto il volto e le mani, e l'ho fatto senza preoccuparmi minimamente delle conseguenze sulle relazioni interpersonali con musulmani e non musulmani. Ecco perché sono alienata: una non fa mica un passo cosi' senza tener conto delle conseguenze!
3) ho sei figli. "Gesù mio!", ha detto la mia cara zietta di Torino, a cui voglio tanto bene e che mi vuole tanto bene nonostante l'alienazione, "ma come fai a mantenerli tutti????" "Credo nella Provvidenza del mio Signore, zia", "Che il Signore ti aiuti, figlia mia!", eh già cara zia, ne ho proprio bisogno dato il mio livello di alienazione!
4) faccio un sacco di cose che i non musulmani non fanno e non faccio un sacco di cose che i non musulmani fanno. A dire il vero, faccio tantissime cose che anche i non musulmani fanno, ma quando le faccio io è diverso, sento che è diverso, sapete perché? Perché mi sforzo di vivere in prospettiva dell'altra vita. Mangio "in nome di Allah", consapevole che quello che ho davanti viene da Lui; mi addormento e mi sveglio "in nome di Allah", perché so che la mia anima è in viaggio; cerco i Suoi segni nell'universo e nelle persone che mi circondano, musulmani e non; credo nel mondo parallelo dei jinn e credo negli angeli; faccio le cose per Allah e non per gli uomini; aiuto musulmani e non nella misura del possibile sperando nella Sua ricompensa; respiro l'odore dei miei bimbi perchè ho letto che è il profumo del Paradiso; e mi sforzo di prepararmi all'incontro con l'Altissimo, puo' essere tra un attimo o tra cinquant'anni, chi lo sa, e quindi cerco di trasformare ogni istante in un attimo di adorazione. Ho una consapevolezza strana della vita, io, lo so... è per questo che sono un'alienata.
5) non interpreto l'islam a modo mio ma vado a leggere quello che dicono i Sapienti...quelli che l'Islam l'hanno studiato da una vita, perché so di essere ignorante e conosco i miei limiti... e anche questo è un sintomo di alienazione, ovviamente, perché i Sapienti mica sono infallibili, e allora perché ascoltarli? "Ascolta il tuo cuore, c'è già tutto li", sarà ma a me il cuore non parla...ovvio, sono un'alienata. Me lo diceva anche la suora al momento della comunione "Devi sentire che Gesù è dentro di te", e io mi sforzavo, mi sforzavo ma non sentivo niente...
6) ho tradotto diverse risposte di sapienti autorevoli che condannavano il terrorismo e le azioni di al-Qaida, ho fatto anche alcune conferenze con altre sorelle, una sulla Palestina, un'altra sulla donna nell'Islam e una terza su temi vari durata una giornata intera, poi anche li' ero considerata "strana"... si , perché chiedevo che le cose venissero provate con i testi... e poi non mi piaceva parlare dei fatti privati in pubblico....quindi le cose sono morte li, davo fastidio forse? No, ma che dici, semplicemente quello che dicevi non interessava nessuno perché già allora eri un'alienata!
7) mi piace stare in compagnia degli anziani, mi piace ascoltare i loro ricordi, seguire il loro sguardo mentre rivivono il passato... c'è tanto da imparare dagli anziani, eppure domenica quando sono stata al centro per anziani incidentati di Torino a trovare mio zio non c'era una famiglia, ma nemmeno una, in visita ai loro cari... cari, nel senso che gli costano assai...ma per forza non c'era nessuno, in pieno agosto la gente è in vacanza, c'eri tu, con tua madre, tuo marito e i tuoi bimbi giusto perché siete degli alienati! Ah si, hai ragione, sono un'alienata...
Bon , morale della favola: sono un'alienata perché mi vesto come una suora (N.B. la suora si veste come me ma non è alienata, ci tengo a precisarlo) e lo faccio "fisabilillah" (lo so che non piacciono le parole arabe, bisognerebbe dirlo in italiano, ma siccome sono un'alienata permettetemi di dirlo in arabo); non mi metto lo smalto perché non ho la pazienza di toglierlo prima del wudu (abluzioni, se preferite); credo nel mondo dei jinn, tanto che quando entro in casa saluto gli abitanti visibili e invisibili (riconosco che il mio livello di alienazione raggiunge soglie pericolose); non mangio sdraiata e non mangio con la sinistra perché cosi ci ha detto di fare il Profeta quando mi sveglio dico "alhamdulillah, alladhi ahyani ba'da ma amatani wa ilayhi an-nushur" (trad: Lode ad Allah che ci ha riportati alla vita dopo averci fatto morire e a Lui ritorniamo), ci fosse mia madre mi direbbe se mi sono bevuta il cervello a colazione, ma tant'è: sono cosi', alienata, appunto, e contenta di esserlo.
Prevengo quanti abbiano intenzione di seguire i prossimi post miei, inshAllah, di evitare commenti osceni, ingiuriosi o inutili, perché comunque mi arrogo il diritto di censurarli, anche questo fa parte della mia alienazione, ovviamente.
Comunque, tranquilli, non sono pericolosa, tutti quelli che mi conoscono mi vogliono un gran bene... c'è anche del positivo ad essere alienati, no?
di UmmZakaria
In queste ultime settimane è stato scientificamente provato che un'italiana puo' diventare musulmana senza effetti nefasti sulla sua salute mentale a patto di mantenere il suo abituale abbigliamento europeo e il suo stile di vita. Nel caso in cui decidesse di indossare il famigerato "hijab" che lascia scoperto il volto e le mani, sappia che questo è il principale sintomo di una forma di alienazione mentale che potrebbe condurre la stessa addirittura a non mettere più lo smalto o a credere all'esistenza di creature invisibili quali angeli e jinn. Se poi, per disgrazia, decidesse di portare il "niqab", una sorta di "cassetta postale" che copre pure il volto, ebbene si prepari al ricovero alla neuro.
Di fronte alla notizia, la reazione di alcune donne italiane musulmane è stata molto forte, come se la scoperta le avesse ferite profondamente. Ma c'è poco da dire, i risultati della ricerca sono li', davanti ai vostri occhi, non potete negare di essere alienate.
Infatti io non lo nego. Io sono un'alienata. Lo dico con tutta franchezza. E non mi vergogno nemmeno. Già questo basterebbe per confermare la diagnosi.
E vi dico anche perché sono un'alienata:
1) mi sono laureata alla Cattolica, dopo tre esami di teologia cattolica appunto, con una tesi sulla comunità russa ortodossa in Costa Azzurra e sulle relazioni tra la Chiesa ortodossa d'oltre frontiera e la Chiesa ortodossa ufficiale, presentandomi alla commissione di laurea con abbigliamento islamico (il velo, per intenderci) e ottenendo ben 110 e lode. Devo aver dato proprio l'impressione di essere alienata!
2) ora il mio abbigliamento è evoluto (o involuto, a seconda dei punti di vista): porto il jilbab, quella specie di velo che parte dalla testa e arriva fino alle caviglie, lasciando sempre scoperto il volto e le mani, e l'ho fatto senza preoccuparmi minimamente delle conseguenze sulle relazioni interpersonali con musulmani e non musulmani. Ecco perché sono alienata: una non fa mica un passo cosi' senza tener conto delle conseguenze!
3) ho sei figli. "Gesù mio!", ha detto la mia cara zietta di Torino, a cui voglio tanto bene e che mi vuole tanto bene nonostante l'alienazione, "ma come fai a mantenerli tutti????" "Credo nella Provvidenza del mio Signore, zia", "Che il Signore ti aiuti, figlia mia!", eh già cara zia, ne ho proprio bisogno dato il mio livello di alienazione!
4) faccio un sacco di cose che i non musulmani non fanno e non faccio un sacco di cose che i non musulmani fanno. A dire il vero, faccio tantissime cose che anche i non musulmani fanno, ma quando le faccio io è diverso, sento che è diverso, sapete perché? Perché mi sforzo di vivere in prospettiva dell'altra vita. Mangio "in nome di Allah", consapevole che quello che ho davanti viene da Lui; mi addormento e mi sveglio "in nome di Allah", perché so che la mia anima è in viaggio; cerco i Suoi segni nell'universo e nelle persone che mi circondano, musulmani e non; credo nel mondo parallelo dei jinn e credo negli angeli; faccio le cose per Allah e non per gli uomini; aiuto musulmani e non nella misura del possibile sperando nella Sua ricompensa; respiro l'odore dei miei bimbi perchè ho letto che è il profumo del Paradiso; e mi sforzo di prepararmi all'incontro con l'Altissimo, puo' essere tra un attimo o tra cinquant'anni, chi lo sa, e quindi cerco di trasformare ogni istante in un attimo di adorazione. Ho una consapevolezza strana della vita, io, lo so... è per questo che sono un'alienata.
5) non interpreto l'islam a modo mio ma vado a leggere quello che dicono i Sapienti...quelli che l'Islam l'hanno studiato da una vita, perché so di essere ignorante e conosco i miei limiti... e anche questo è un sintomo di alienazione, ovviamente, perché i Sapienti mica sono infallibili, e allora perché ascoltarli? "Ascolta il tuo cuore, c'è già tutto li", sarà ma a me il cuore non parla...ovvio, sono un'alienata. Me lo diceva anche la suora al momento della comunione "Devi sentire che Gesù è dentro di te", e io mi sforzavo, mi sforzavo ma non sentivo niente...
6) ho tradotto diverse risposte di sapienti autorevoli che condannavano il terrorismo e le azioni di al-Qaida, ho fatto anche alcune conferenze con altre sorelle, una sulla Palestina, un'altra sulla donna nell'Islam e una terza su temi vari durata una giornata intera, poi anche li' ero considerata "strana"... si , perché chiedevo che le cose venissero provate con i testi... e poi non mi piaceva parlare dei fatti privati in pubblico....quindi le cose sono morte li, davo fastidio forse? No, ma che dici, semplicemente quello che dicevi non interessava nessuno perché già allora eri un'alienata!
7) mi piace stare in compagnia degli anziani, mi piace ascoltare i loro ricordi, seguire il loro sguardo mentre rivivono il passato... c'è tanto da imparare dagli anziani, eppure domenica quando sono stata al centro per anziani incidentati di Torino a trovare mio zio non c'era una famiglia, ma nemmeno una, in visita ai loro cari... cari, nel senso che gli costano assai...ma per forza non c'era nessuno, in pieno agosto la gente è in vacanza, c'eri tu, con tua madre, tuo marito e i tuoi bimbi giusto perché siete degli alienati! Ah si, hai ragione, sono un'alienata...
Bon , morale della favola: sono un'alienata perché mi vesto come una suora (N.B. la suora si veste come me ma non è alienata, ci tengo a precisarlo) e lo faccio "fisabilillah" (lo so che non piacciono le parole arabe, bisognerebbe dirlo in italiano, ma siccome sono un'alienata permettetemi di dirlo in arabo); non mi metto lo smalto perché non ho la pazienza di toglierlo prima del wudu (abluzioni, se preferite); credo nel mondo dei jinn, tanto che quando entro in casa saluto gli abitanti visibili e invisibili (riconosco che il mio livello di alienazione raggiunge soglie pericolose); non mangio sdraiata e non mangio con la sinistra perché cosi ci ha detto di fare il Profeta quando mi sveglio dico "alhamdulillah, alladhi ahyani ba'da ma amatani wa ilayhi an-nushur" (trad: Lode ad Allah che ci ha riportati alla vita dopo averci fatto morire e a Lui ritorniamo), ci fosse mia madre mi direbbe se mi sono bevuta il cervello a colazione, ma tant'è: sono cosi', alienata, appunto, e contenta di esserlo.
Prevengo quanti abbiano intenzione di seguire i prossimi post miei, inshAllah, di evitare commenti osceni, ingiuriosi o inutili, perché comunque mi arrogo il diritto di censurarli, anche questo fa parte della mia alienazione, ovviamente.
Comunque, tranquilli, non sono pericolosa, tutti quelli che mi conoscono mi vogliono un gran bene... c'è anche del positivo ad essere alienati, no?
di UmmZakaria