ESSERE CONTENTO/SODDISFATTO DEL PREDESTINO

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ESSERE CONTENTO/SODDISFATTO DEL PREDESTINO (QADAR) DI ALLAH​

Abdullah ibn Mas’ud (rahimahullah) ha detto:
“Amerei di più il morso al carbone finché si raffreddi che dire sul predestino di Allah: Se non fosse successo questo.” (A-Zuhd di Abu Dawud, pag. 136)

Abu Mas’ud al-Balkhi (rahimahullah) ha detto:
“Chiunque viene colpito da una disgrazia e strappa i sui vestiti oppure picchia il suo petto, questo sarebbe come prendere una lancia con lo scopo di combattere il suo Signore Maestoso.” (Faydul-Qadiir 3/230)

Wahb ibn Munabbih (rahimahullah) ha detto:
“Colui che viene colpito da una disgrazia, Allah lo ha messo nella strada dei Profeti.” (Al-Hilyah 4/56)

Abu Hafs al-Falaas (rahimahullah) ha detto:
“Dissi a Yahya ibn Sa’d durante la sua malattia: ‘Che Allah ti dia bontà.’ Egli rispose: ‘Tutto ciò che è amato da Allah, anch'io lo amo.’” (As-Siyar 9/182)

Abdul Wahab ibn Ziyaad (rahimahullah) ha detto:
“Non penso che ci sia un opera più valida rispetto alla pazienza, tranne l’essere contento (del qadar di Allah), e non conosco qualche grado più elevato e più nobile che l’essere contento/soddisfatto (del qadar di Allah), questa è la testa dell’amore per Allah.” (Al-Hilyah 6/163)

Sufyan ath-Thawri (rahimahullah) ha detto:
“Tre qualità vengono dalla perseveranza (sabr)
- Quella di non parlare della tua disgrazia,
- (di non parlare) del tuo dolore,
- di non lodarti.”
(Al-Hilyah 6/389)

Ibn Abi Rawaad (rahimahullah) ha detto:
“Tempo fa, vidi l’ulcera nella mano di Muhammad ibn Waassi e mi è sembrato che egli osservò il mio dispiacere, cosicché mi chiese: ‘Sai del bene di Allah su di me riguardo questa (l’ulcera)?’ Io rimasi in silenzio. Egli continuò dicendo: ‘Egli non l’ha messa nel mio occhio, sulla punta della mia lingua oppure sul mio pene.’ Cosi, il suo ulcera fu facile da portare.” (As-Sabr, pag. 184)

‘Umar ibn AbdulAziz (rahimahullah) ha detto:
“Allah non benedice mai un servo con un favore per prenderglielo e ricompensarlo con la pazienza, tranne che ciò con cui viene ricompensato (dalla pazienza) sia migliore di ciò che gli prende.” (Iddatus-Sabiriin, pag 24)

Fonte: www.mburoja.net
Traduttore dall'albanese: Besmiralalbani
 
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