La "Carta di Medina".

Aisha muslima

Junior Member
Ho scovato in rete tempo fa questo documento, e mi è parso utile tradurlo (grazie all' indispensabile aiuto della sorella Hanna ) soprattutto perchè contribuisce grandemente ad abbattere dei luoghi comuni che riguardano, in particolare, il trattamento al quale i seguaci della religione ebraica erano sottoposti all' epoca. Contrariamente a ciò che molti pensano, venivano trattati con equità e rispetto nonostante non fossero credenti nell' Islam, convivendo tranquillamente nella stessa città con il Profeta (pace e benedizioni su di lui) e con tutti gli altri musulmani (che, dopo qualche anno dalla Rivelazione del Sacro Corano, emigrarono appunto dalla Mecca a Medina per Volere di Allah swt). Questa "Carta" è stata redatta più di 1400 anni fa, e testimonia la collaborazione reciproca applicata dai due gruppi religiosi e la sensatezza e l' equilibrio della Legge Divina sulla quale si basa.


:bismillah1:


1- Questo è un documento da Mohammed il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui), che governa le relazioni tra i credenti musulmani dei Quraish e Yathrib e coloro che li seguirono e lavorarono duramente con loro. Essi formano una sola nazione – ummah.



2- I Quraish emigranti continueranno a pagare il prezzo del sangue, secondo le loro loro attuali consuetudini.



3- In caso di guerra con chiunque, rilasceranno i loro prigionieri con gentilezza e giustizia comuni fra i credenti (non in accordo alle nazioni pre-islamiche dove i ricchi e i poveri venivano trattati in modi differenti).



4- I Bani Awf (una delle numerose tribù presenti sul territorio, ndt) stabiliranno il prezzo del sangue, fra di loro, in accordo alle loro attuali usanze.



5- In caso di guerra con chiunque, tutte le parti non musulmane rilasceranno i loro prigionieri con gentilezza e giustizia in accordo alle pratiche fra i credenti e non in accordo alle nozioni pre-islamiche.



6- I Bani Saeeda, i Bani Harith, i Bani Jusham e i Bani Najjar saranno governati sulla linea di cui sopra (sui principi di cui sopra).



7- I Bani Amr, i Bani Awf, i Bani Al Nabeet, e i Bani Al Aws saranno governati nella stessa maniera.



8- I credenti non mancheranno di riscattare i loro prigionieri che pagheranno il prezzo del sangue in loro favore. Pagare il prezzo del sangue sarà una responsabilità comune della ummah e non della famiglia dei prigionieri.



9- Il credente non prenderà lo schiavo liberato di un altro credente come suo alleato contro la volontà degli altri credenti.



10- I credenti, che temono Allah, si opporranno ai ribelli e a coloro che incoraggiano l’ ingiustizia o il peccato, o l’ ostilità o la corruzione fra i credenti.



11- Se qualcuno si renderà colpevole di uno qualsiasi fra questi atti, tutti i credenti si opporranno a lui perfino se egli fosse il figlio di qualcuno di loro.



12- Un credente non ucciderà un altro credente per la salvezza di un non credente (anche se il non credente è un suo parente stretto).



13- Nessun credente aiuterà un non credente contro un credente.



14- La protezione (quando è data) in Nome di Allah sarà comune. I più deboli fra i credenti potrebbero dare protezione (nel Nome di Allah) e sarà vincolante su tutti i credenti.



15- I credenti sono tutti amici l’ uno con l’ altro ad esclusione di tutti gli altri.



16- Quegli Ebrei che seguono i credenti saranno aiutati e trattati con equità (equità sociale, legale ed economica è promessa a tutti i cittadini leali dello stato).



17- Nessun Ebreo verrà offeso per il fatto di essere Ebreo.



18- I nemici degli Ebrei che ci seguono non verranno aiutati.



19- La pace dei credenti (dello stato di Medina) non può essere divisa (è o pace o guerra per tutti. Non può essere che una parte della popolazione sia in guerra con gli stranieri e l’ altra parte in stato di pace).



20- Nessuna pace disgiunta sarà fatta da nessuno a Medina quando i credenti stanno combattendo per la causa di Allah.



21- Le condizioni della pace e della guerra e gli agi o le sofferenze che ne conseguono devono essere eque e giuste per tutti i cittadini allo stesso modo.



22- Quando si va fuori per una spedizione un cavaliere deve prendere con sè un suo compagno membro dell’ esercito - condividere il suo mezzo di trasporto.



23- I credenti devono vendicare il sangue di un altro quando combattono sulla via di Allah (questa clausola era per ricordare a coloro in fronte a cui ci poteva essere meno durezza nella lotta che la causa di Allah era comune a tutti. Questo significava anche che anche se ogni battaglia sembrava essere un’ entità separata dalle altre, era in effetti parte della guerra, che colpiva indifferentemente tutti i musulmani).



24- I credenti (perchè temono Allah) sono migliori nel mostrare fermezza, e come risultato ottengono guida da Allah a questo riguardo. Anche gli altri devono aspirare a raggiungere questo livello di fermezza.



25- A nessun non credente sarà permesso di prendere la proprietà dei Quraish (il nemico) sotto la sua tutela. La proprietà del nemico deve essere consegnata allo Stato.



26- Nessun non credente interverrà in favore di un Quraish (perchè i Quraish, avendo dichiarato guerra, sono il nemico).



27- Se un non credente uccide un credente, senza un valido motivo, verrà in cambio ucciso, a meno che la famiglia più prossima sia soddisfatta (dato che potrebbe creare problemi di legge ed ordine ed indebolire la difesa dello stato). Tutti i credenti devono essere contro chi si comporta in una simile maniera errata. A nessun credente sarà permesso di proteggere un uomo di quel tipo.



28- Quando differite su qualcosa (riguardo a questo documento) la questione deve essere indirizzata ad Allah ed a Mohammed (pace e benedizioni su di lui).



29- Gli Ebrei contribuiranno alla guerra quando lotteranno a fianco dei credenti.



30- Gli Ebrei dei Bani Awf verranno trattati come un’ unica comunità con i credenti. Gli Ebrei hanno la loro religione. Ciò verrà applicato anche ai loro schiavi liberati. L’ eccezzione saranno coloro che agiscono ingiustamente o peccaminosamente. Agendo in tal modo, essi fanno torto a sé stessi e alle loro famiglie.



31- Lo stesso si applica agli Ebrei dei Bani Al-Najjar, dei Bani Al Harith, dei Bani Saeeda, dei Bani Jusham, dei Bani Al Aws, dei Thaalba, dei Jaffna (un clan dei Bani Thaalba) e ai Bani Al Shutayba.



32- La lealtà dona protezione contro il tradimento (le persone leali sono protette dai loro amici contro il tradimento. Finchè una persona rimane leale allo Stato, è improbabile che soccomba all’ idea di essere un traditore. Egli protegge sé stesso dalla debolezza).



33- Agli schiavi liberati dei Thaalba verrà concessa la stessa posizione dei Thaalba. Questa posizione è per chiarezza nei rapporti e piena giustizia come per una giusta ed equa responsabilità per il servizio militare.



34- Coloro che sono alleati degli Ebrei riceveranno lo stesso trattamento degli Ebrei.



35- Nessuno (nessuna delle tribù che fanno parte del Patto) dovrà andare in guerra tranne che con il permesso di Mohammed (pace e benedizioni su di lui). Se una qualsiasi ingiustizia è stata commessa ad una qualunque persona o gruppo, potrà essere vendicata.



36- Chiunque uccida un altro senza preavviso (senza giusta causa) conduce sé stesso alla morte e a quella della sua famiglia, a meno che l’ omicidio non sia avvenuto a causa di un torto che gli è stato fatto.



37- Gli Ebrei devono accollarsi le loro spese e i musulmani le loro.



38- Se qualcuno attacca qualcun’ altro che fa parte di questo Patto, l’ altra parte deve andare in suo aiuto.



39- Loro (le parti di questo Patto) devono cercare reciprocamente consigli e consultarsi.



40- La lealtà fornisce protezione contro il tradimento. Coloro che evitano la consultazione reciproca, fanno ciò a causa di mancanza di sincerità e di lealtà.



41- Un uomo non sarà ritenuto responsabile dei crimini del suo alleato.



42- Qualsiasi (ogni individuo o gruppo) sia in errore deve essere aiutato.



43- Gli Ebrei devono pagare (per la guerra) con i musulmani (questa clausola appare essere per occasioni in cui gli Ebrei non prendono parte alla guerra. La clausola n. 37 si occupa delle occasioni in cui essi vi prendono parte).



44- Yatrib sarà un Luogo Sacro per le genti di questo Patto.



45- Uno straniero (individuo) al quale è stata data protezione (da parte di chiunque appartenenga a questo Patto) verrà trattato come un suo ospite (che gli ha dato protezione) fino a che (egli) non compia un danno o commetta un crimine. Coloro a cui è stata data protezione ma indulgono in attività contro lo Stato, saranno soggetti a punizioni.



46- Una donna verrà protetta solo con il consenso della sua famiglia (del suo tutore-una buona precauzione per evitare conflitti intertribali).



47- In caso di qualsiasi disputa o controversia che possa arrecare problemi, la questione deve essere riferita ad Allah ed a Mohammed (che Allah lo benedica e gli dia pace), il Profeta (che Allah lo benedica e gli dia pace) di Allah accetterà qualsiasi parte di questo documento, che è per (portare) compassione e bontà.



48- Ai Quraish ed ai loro alleati non verrà data protezione.



49- Le parti di questo patto sono legate fra loro, sono obbligate ad aiutarsi l’ una con l’ altra in caso di attacco su Yatrib.



50- Se loro (le parti che fanno parte del patto costituite da non musulmani) vengono chiamate per fare e mantenere la pace (all’ interno dello Stato), devono farlo. Se una simile richiesta (di fare e mantenere la pace) è fatta ai musulmani, ciò deve essere fatto, tranne quando i musulmani sono impegnati in un combattimento sulla Via di Allah (in modo che nessun alleato segreto del nemico possa aiutare il nemico richiedendo ai musulmani di mettere fine alle ostilità sulla base di questa clausola).



51- Ognuno (individuo) avrà la sua parte (di trattamento) a seconda del gruppo al quale appartiene. Gli individui potranno beneficiare o soffrire per le buone o cattive azioni del gruppo al quale appartengono. Senza una regola simile, affiliazioni dei gruppi e disciplina non potrebbero essere mantenuti.



52- Gli Ebrei di Al Aws, inclusi i loro liberti (schiavi liberati, ndt), hanno la stessa posizione, come le altre parti del patto, fino a che rimarranno leali al patto. La lealtà è protezione contro il tradimento.



53- Chiunque agisca lealmente o in altro modo, lo fa per il proprio bene (o a proprio discapito).



54- Allah approva questo documento.



55- Questo documento non proteggerà (non sarà impiegato per proteggere) chi è ingiusto o commette un crimine (contro le altre parti del patto).



56- Se un individuo esce per combattere (in accordo con i termini di questo patto) o rimane nella sua casa, sarà salvo a meno che non abbia commesso un crimine o sia un peccatore (nessuno verrà punito per le sue capacità individuali per non essere andato fuori a combattere in accordo con i termini di questo patto).



57- Allah è il Protettore delle buone persone e di coloro che temono Allah, e Mohammed (che Allah lo benedica e gli dia pace) è il Messaggero di Allah (lui garantisce protezione per coloro che sono buoni e temono Allah).

:salam2:
 
Top