La Da'wah e i suoi pilastri

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Questa è la prefazione di Shaykh Salih al Fawzan fatta al libro :"La metodologia dei Profeti nel chiamare ad Allah - La Via della Saggezza e della Sapienza" di Shaykh Rabi ibn 'Hadi al-Madkhali, scritto il 13/06/1413 H.



Tutte le lode spettano ad Allah, il Signore dei mondi, Colui che ci ordinò di seguire il Suo Messaggero, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, e di chiamare nella Sua via; e la pace e la benedizioni siano sul Profeta Muhammad, sulla sua famiglia, sui suoi compagni, e su coloro che lo seguono con verità fino al Giorno del Giudizio. Procedendo:

Chiamare ad Allah (ad-Dawah ilAllah) è la via del Messaggero, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, e dei suoi seguaci, così come Allah, l'Altissimo, dice:


Di': “Ecco la mia via: invito ad Allah in tutta chiarezza, io stesso e coloro che mi seguono. Gloria ad Allah, non sono uno dei politeisti” [Yûsuf:108]


Difatti chiamare ad Allah è stata la missione di tutti i messaggeri e dei loro seguaci, al fine di portare la gente fuori dalle tenebre alla luce e, dal miscredenza (kufr) alla vera fede (iman), dal shirk al tawhid, e dal Fuoco al Paradiso. Questa chiamata ad Allah poggia su pilastri ben solidi, ed è stabilita su basi che sono assolutamente essenziali. Se uno di questi pilastri scompare, la da'wah non sarà corretta e non produrrà i risultati auspicati - anche se si spende molta energia e tempo - e questa è la realtà che vediamo negli chiamanti (da'i) dei giorni d'oggi, che non hanno costruito la chiamata su questi pilastri e su queste basi. Questi pilastri che sostengono la corretta da'wah sono indicati chiaramente nel Libro (Corano) e nella Sunnah, e possono essere riassunte come segue:

1. Conoscere ciò che stai chiamando,

Dato che l' ignorante non è adatto ad essere un chiamante (da'i). Allah, l'Altissimo, disse al suo Profeta:


Di': “Ecco la mia via: invito ad Allah in tutta chiarezza (basirah), io stesso e coloro che mi seguono. Gloria ad Allah, non sono uno dei politeisti” [Yûsuf:108]

'Basirah' in questo versetto è la conoscenza. Sicché il chiamante sia sicuro nel confrontare coloro che sono sapienti fuorvianti, e loro lo attaccheranno con dei dubbi e falsi argomenti per confutare la verità. Allah, l'Altissimo, dice:


"e discuti con loro nella maniera migliore."[An-Nahl:125]

Inoltre, il Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, disse a Mu'adh, radiyAllahu 'anhu: "Stai andando dalle persone che sono dalla gente del Libro (Ahlil Kitab)". Quindi, se il chiamante non è armato con una sufficiente conoscenza per affrontare ogni dubbio che sostengono gli avversari, allora egli sarà sconfitto nel primo incontro e il suo percorso verrà interrotto già dall'inizio.

2. Agire in conformità con ciò che chiama,

In modo tale che egli sia un buon esempio, le sue opere attestino le sue parole, e non lasciando scusa agli oppositori della Verità. Allah, l'Altissimo, ha detto a proposito del suo Profeta Shu'ayb che disse al suo popolo:


"Non voglio fare diversamente da quello che vi proibisco, voglio solo correggervi per quanto posso".[Hùd:88]

Allah, l'Altissimo, disse al suo Profeta Muhammad:

Di': « In verità la mia orazione e il mio rito, la mia vita e la mia morte appartengono ad Allah Signore dei mondi. Non ha associati. Questo mi è stato comandato e sono il primo a sottomettermi».[Al-An'âm:162,163]

Allah, l'Altissimo, ha detto:

Chi mai proferisce parola migliore di colui che invita ad Allah, e compie il bene e dice: “Sì, io sono uno dei Musulmani”? [Fussilat:33]

3. Purezza dell' intenzione (al-ikhlas),

In modo che la chiamata sia fatta puramente e sinceramente per cercare il Volto di Allah e la Sua ricompensa, e non per mostrarsi, o per onorabilità, o per status, o per potere, né desiderando guadagni di questo mondo - perché se adotti uno di questi obiettivi la chiamata non sarà per Allah, ma sarà una chiamata per sé o per la realizzazione degli obiettivi di questo mondo. Allah ci informa su cosa dissero i Suoi Profeti ai loro popoli:

"Non vi chiedo compenso per questo". [Al-An'âm:90]

"non vi chiedo alcun compenso".[Hùd:29]


4. Cominciare da ciò che è di primaria importanza, poi con quella che viene dopo di essa, e così via,

Così egli chiama in primo luogo alla correzione dell'aqidah (credo) - ordinando che il culto sia fatto solo per Allah, e vietando il shirk. Dopo ordinando di compiere la preghiera, il pagamento del Zakah, e di compiere gli obblighi religiosi e di allontanarsi dalle cose vietate. Questa è stata la via seguita da tutti i Profeti, come Allah, l'Altissimo, dice:

Ad ogni comunità inviammo un profeta [che dicesse]: “Adorate Allah e fuggite gli idoli!”. [An-Nahl:36]

Allah, l'Altissimo, dice:


Non inviammo prima di te nessun messaggero senza rivelargli: “Non c'è altro dio che Me. AdorateMi!”. [Al-Anbiyâ':25]

Inoltre, quando il Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, inviò Mu'adh al Yemen, gli disse: "In effetti stai andando dalle persone che sono dalla gente del Libro - Quindi sia la prima cosa in cui li chiami: la testimonianza che nessuno ha il diritto di essere adorato tranne Allah. Se accettano questo, allora li informi che Allah ha obbligato le cinque preghiere durante il giorno e la notte ... "

Il migliore esempio nel fare da'wah si trova nella metodologia del Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam- è la più perfetta e completa metodologia - durante la quale egli rimase a Mecca per tredici anni, invitando la gente al tawhid e fermarsi dal shirk, prima di ordinarli la preghiera, Zakat, il digiuno e il Hajj, e prima di vietare a loro l'usura (riba), la fornicazione (zina), il furto e l'omicidio.

5. Essere paziente difronte alle difficoltà incontrate chiamando ad Allah, e difronte ai danni da parte delle persone,


Il percorso della da'wah non è disseminato di rose, ma è coperto con difficoltà e pericoli. Il miglior esempio su questo è il caso dei Messaggeri, la pace e la benedizioni di Allah sia su di loro, per quanto riguarda il danno e la beffa che hanno subito dai loro popoli. Come Allah, l'Altissimo, ha detto al Suo Messaggero:

Anche i messaggeri che vennero prima di te furono oggetto di scherno. Quello di cui si burlavano, oggi li avvolge. [Al-An'âm:10]

Egli, l'Altissimo, ha detto:

"Già i messaggeri che ti hanno preceduto furono tacciati di menzogna. Sopportarono con pazienza accuse e persecuzioni, finché non venne loro il Nostro soccorso". [Al-An'âm:34]


Allo stesso modo i seguaci dei profeti subiscono difficoltà e danni in proporzione al loro impegno nel chiamare ad Allah, seguendo l'esempio dei nobili Messaggeri - la pace e la benedizioni di Allah sia su di loro.

6. Il chiamante deve essere una persona di buone maniere,


Egli deve usare la saggezza nella sua chiamata, dal momento che questo sarà un motivo importante per l'accettazione della sua chiamata. Così come Allah ordinò i Suoi due nobili Profeti, Musa e Harun, e questo è stato il modo in cui essi hanno incontrato il peggior miscredente sulla terra - Fir'awn (Faraone) - il quale sosteneva di essere Dio. Allah, l'Unico, libero dalle imperfezioni, ha detto:

Parlategli con dolcezza. Forse ricorderà o temerà [Allah]”. [Tâ-Hâ:44]

Allah, l'Altissimo, disse a Musa, 'alayhis-salatu was-salam:

“Va' da Faraone, invero è divenuto un ribelle!”. E digli: Sei disposto a purificarti, sicché io ti guidi verso il tuo Signore e tu [Lo] tema?". [An-Nâzi'ât:17-19]

Allah, l'Altissimo, riguardo al Profeta Muhammad, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, ha detto:


"E' per misericordia di Allah che sei dolce nei loro confronti! Se fossi stato duro di cuore, si sarebbero allontanati da te.[Âl 'Imrân:159]

Allah, l'Altissimo, dice:

"e in verità di un'immensa grandezza è il tuo carattere". [Al-Qalam:4]

Egli, l'Altissimo, dice:

"Chiama al sentiero del tuo Signore con la saggezza e la buona parola e discuti con loro nella maniera migliore". [An-Nahl:125]

7. Il chiamante deve rimanere fermo nella sua attesa e di sperare per il bene,

Egli non si deve disperare dall'efficacia della sua chiamata, o della guida della gente. Né si deve disperare circa l'aiuto di Allah, anche se passa un lungo tempo, egli ha il miglior esempio nei Messaggeri di Allah. Il Profeta Nuh, 'alayhis-salatu was-salam, è rimasto tra il suo popolo per novecentocinquanta anni, chiamandogli ad Allah.
Anche quando i danni e i mali dei miscredenti si aspreggiarono contro il Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, e venne l'angelo delle montagne chiedendogli se voleva che li schiacciasse tra le due montagne (il popolo di Taif), egli, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, disse,
"No, voglio avere pazienza con loro, spero che Allah genererà nella loro discendenza coloro che adoreranno Allah da solo, non associando alcun partner a Lui ".[Bukhari nr.454; Muslim nr.4425]
Se il chiamante non possiede questo attributo di pazienza, allora egli si fermerà all'inizio del percorso e si sentirà scoraggiato e frustrato.

Qualsiasi chiamata che non si costruisce su queste basi, e qualunque sia la metodologia se non quella utilizzata dai messaggeri - allora fallirà e faticherà senza alcun beneficio. La prova più evidente su ciò sono i gruppi di oggi (jama'at), che hanno definito una metodologia e un programma per loro stessi e per la loro da'wah che è diversa della metodologia dei messaggeri. Questi gruppi hanno trascurato l'importanza dell'aqidah - eccezion fatta per pochissimi di loro - e invece chiamano per la correzione dei problemi secondari.
Così un gruppo chiede la correzione dello Stato e della politica, e chiede di inserire le punizioni della Shari'a, e che la legge islamica giudichi tra le persone, e questo è davvero qualcosa di molta importanza, ma non è ciò che è più importante - dal momento che come si può cercare di stabilire e applicare la sentenza di Allah sul ladro e sul fornicatore, prima di applicare la sentenza di Allah sul mushrik, colui che associa altri ad Allah nelle adorazioni ?!
Come si può pretendere che la sentenza di Allah sia applicata tra due uomini che si contestano per una pecora o per un cammello prima di chiedere che la sentenza di Allah sia applicata per quelli che adorano idoli e tombe, o coloro che negano o hanno delle pareri eretici per quanto riguarda i Nomi e i Attributi di Allah, alterando il loro vero significato, o dando altri significati ?! Non sono questi le persone-criminali maggiori rispetto a quelli che fornicano, bevono vino e rubano ?! Questi sono crimini contro l'umanità, invece il shirk, la negazione dei Nomi e Attributi di Allah, sono crimini contro il Creatore, Colui che è libero da tutte le imperfezioni, e il diritto del Creatore ha precedenza sui diritti delle creature.

Shaykhul-Islam Ibn Taymiyah dice nel suo libro, al-Istiqamah (1 / 466): "Così questi peccati assieme al tawhid corretto sono meglio del tawhid corrotto in assenza di questi peccati".

Poi un altra jama'ah che descrivono se stessi con la da'wah, tranne che anche la loro metodologia è in contrasto con la metodologia dei Messaggeri. Essi non danno alcuna importanza a correggere l'aqidah, piuttosto danno importanza al culto e di praticare alcuni dhikr (ricordo di Allah) nel modo dei Sufi. Loro si concentrano nell' uscire (khuruj) e nel turismo nei diversi paesi, e ciò che è importante per loro è che essi riescono ad attrarre le persone ad unirsi a loro, senza preoccuparsi delle convinzioni e il loro credo ('aqidah). Tutti questi sono modi innovativi, prendono come punto di partenza le questioni che erano ultime nella chiamata dei messaggeri. Questo è esattamente come il caso di colui che cerca di curare un organismo la cui testa è stata tagliata, in quanto il posto dell'aqidah nella religione è come la testa per quanto riguarda il corpo.
Così è necessario che questi gruppi correggono le proprie idee e di rinviare la comprensione nel Libro (Corano) e nella Sunnah, al fine di conoscere la metodologia dei Messaggeri nel chiamare ad Allah, Colui che è libero da tutte le imperfezioni, informandogli che la sovranità corretta, che è la parte centrale della chiamata delle Jama'ah di cui abbiamo accennato, non possono essere realizzati, tranne dopo la correzione dell'aqidah tale che tutto il culto sia per Allah, l'Unico, e il culto di tutto il resto sia abbandonato. Allah, l'Altissimo, dice:


"Allah ha promesso a coloro che credono e compiono il bene di farne [Suoi] vicari sulla terra, come già fu per quelli che li precedettero, di rafforzarli nella religione che Gli piacque dar loro e di trasformare in sicurezza il loro timore. Mi adoreranno senza associarMi alcunché. Quanto a colui che dopo di ciò, ancora sarà miscredente... Ecco quelli che sono iniqui!" [An-Nûr:55]


Così queste persone desiderano avere il Stato Islamico prima di purificare le terre dalle credenze idolatrie, che hanno preso forma del culto dei morti, e la devozione delle tombe, come ad esempio non è diversa del culto di al-Lat, al-'Uzza e il terzo di essi Manat, ma è peggio. Nel modo che stanno cercando ciò che è impossibile.
Infatti il stabilimento e l' applicazione della Shari'a e le punizioni della legge, la creazione dello Stato islamico, fermare ciò che è vietato e il raggiungimento di ciò che è obbligatorio - tutte queste fanno parte dei diritti del tawhid e sono questioni che lo perfezionano e sono parte di esso. Però come si può prestare attenzione a ciò che è secondaria mentre trascurare ciò che è di primaria importanza?

E' il mio parere che il fatto che questi gruppi sono in contrasto con la metodologia dei messaggeri nel chiamare ad Allah è il risultato della loro ignoranza e che non conoscono la metodologia dei messaggeri, e la persona ignorante non è adatto ad essere un chiamante, dal momento che uno dei condizioni più importanti per la da'wah è la conoscenza, come Allah, l'Altissimo, dice a proposito del suo Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam:


Di': “Ecco la mia via: invito ad Allah in tutta chiarezza, io stesso e coloro che mi seguono. Gloria ad Allah, non sono uno dei politeisti”. [Yûsuf:108]

Così uno dei più importanti condizioni per un chiamante è la conoscenza. Poi vediamo che questi gruppi (Jama'at) che attribuiscono a se stessi la da'wah sono in contrasto gli uni con gli altri. Ogni gruppo prevede un programma diverso dal programma del altro e segue una metodologia diversa dai altri. Questa è l’inevitabile conseguenza delle contraddizioni della metodologia del Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, dal momento che il modo e la metodologia del Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, è un unico modo, senza divisione, né divergenze, come Allah, l'Altissimo, dice:

Di': “Ecco la mia via: invito ad Allah in tutta chiarezza, io stesso e coloro che mi seguono. Gloria ad Allah, non sono uno dei politeisti”. [Yûsuf:108]

Così i seguaci del Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, sono in questo unico modo e non sono divisi, né spaccati. Piuttosto coloro che contraddicono questo modo sono coloro che si dividono tra di loro, come Allah, l'Altissimo, dice:

« In verità questa è la Mia retta via: seguitela e non seguite i sentieri che vi allontanerebbero dal Suo sentiero. » [Al-An'âm:153]

Così questi gruppi sono una minaccia per l'Islam perché possono ostacolare, o impedire alle persone ad aderire in esso, allora questo è qualcosa che deve essere adeguatamente spiegato e deve essere chiaro che si tratta di qualcosa che non è da Islam, assolutamente. Allah, l'Altissimo, dice:

"Tu non sei responsabile di coloro che hanno fatto scismi nella loro religione e hanno formato delle sette". [Al-An'âm:159]

Quindi, poiché la spiegazione di tale disposizione è obbligatoria ed è vincolante per mettere in chiaro, un gruppo di sapienti che hanno sincera preoccupazione per l'Islam e il livello richiesto della conoscenza e della ricerca ha assunto il compito di indicare gli errori di questi gruppi e spiegando, ove sono a varianza nella da'wah con la metodologia dei Profeti, in modo che possano tornare a ciò che è corretto. Invero che il musulmano cerca sempre la verità, e in modo tale che coloro che non sanno i loro errori non possono essere ingannati da loro.
Tra questi sapienti che hanno preso questo grande dovere di praticare il detto del Profeta sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam:
"La religione è sincera consulenza, la religione è sincera consulenza, la religione è sincera consulenza." Abbiamo detto , "Per chi, o Messaggero di Allah?" Egli ha detto, "Per Allah, il Suo libro, il Suo Messaggero, ai governanti dei musulmani ed ai musulmani comuni" - da coloro che hanno spiegato la questione e che ha dato sincera consulenza su di esso è il nobile Shaykh, Dr. Rabi ibn 'Hadi al-Madkhali nel suo libro intitolato:"La metodologia dei Profeti nel chiamare ad Allah - La Via della Saggezza e della Sapienza". Ed egli spiega - possa Allah concedere a lui il successo e lo ricompensi con il bene - la metodologia dei messaggeri nel chiamare ad Allah, così come indicato nel Libro di Allah e la Sunnah del Suo Messaggero sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam. Presenta le metodologie dei gruppi varianti alla luce di questo, al fine di indicare chiaramente la differenza tra la metodologia dei messaggeri e queste diverse e contrastanti metodologie che sono in contrasto con essa. Egli discute queste metodologie in modo accademico e con chiarezza, pur citando esempi e testimonianze di ciò che dice. Così il suo libro - e tutti le lode e il ringraziamento spetta ad Allah - realizzi l'obiettivo, ed è pienamente sufficiente per coloro che desiderano la verità, ed è una prova su coloro che sono testardi e ostinati opposti di ciò che è corretto.

Perciò chiediamo ad Allah di ricompensare lui per il suo lavoro, e di fare il libro profittevole, e possa Allah inviare la pace e la benedizione su Muhammad, sulla sua famiglia e i suoi seguaci, e sui suoi compagni.

Scritto da:
Salih al Fawzan
Insegnante nella Università Islamica Imam Muhammad ibn Sa’ud
 

mujahidamuslima

Salafi Muslima
bismiAllahi arRahmani arRahim

As salamu aleikum wa rahmatuAllahi Ta'ala wa barakatuhu!

Io avrei un'osservazione...subhana Allah wa al hamduLillahi wa la ilaha illa Allah wa Allahu akbar!!!

Baraka Allahu fik akhi!

:wasalam::blackhijab:
 
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