La dichiarazione del Gran Mufti sulla crisi in Palestina

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
La dichiarazione del Gran Mufti dell’Arabia Saudita sulla crisi in Palestina

Tutte le lode sono per Allah, il Signore di tutto ciò che esiste. La pace e le Sue benedizioni siano sul migliore dei profeti e messaggeri, il nostro Profeta Muhammad, nonché sulla sua famiglia, sui suoi compagni e su coloro che lo seguono nel bene fino all'Ultimo Giorno.

Per procedere:

Il Comitato Permanente per le Ricerche Islamiche ed i Verdetti nel Regno dell'Arabia Saudita ha seguito con dispiacere e grande dolore ciò che è avvenuto ed è tuttora in corso contro i nostri fratelli musulmani in Palestina - e in particolare a Gaza: gli atti di oppressione e l'uccisione dei bambini, le donne e gli anziani! Questo è trasgressione di ciò che è sacro, è distruzione delle infrastrutture e delle istituzioni e terrorismo della gente innocenti. E non vi è alcun dubbio che questo è un crimine e oppressione sui diritti del popolo palestinese.
Ed a quest'avvenimento triste, è un obbligo sui musulmani di essere con i loro fratelli palestinesi, di aiutarli e di assisterli, e di fare uno sforzo per sollevare l'oppressione contro di loro - attraverso qualsiasi mezzo che è della loro portata - per attuare il vincolo Islamico e i legami della fede (che hanno coi loro fratelli).

Allah, l'Altissimo, ha detto:

"In verità i credenti sono fratelli". [Al-Hujurât: 10]

E Allah ‘Azza wa Jall, ha dichiarato:

"I credenti e le credenti sono Awliyâ' (aiutanti, sostenitori, amici, protettori) gli uni degli altri...". [Al-Tawba: 71]

E il Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, ha detto: "Il credente per un altro credente è come la struttura [come un muro]; ogni parte rafforza l'altro", poi lui unì le sue dita". [Bukhari e Muslim]

Ed egli, sallAllahu alayhi wa sallam, inoltre ha detto: "L'esempio dei credenti nel rapporto, l'amore e la misericordia che hanno tra loro è come l'esempio di una parte del corpo per il resto del corpo, se una parte è influenzata, allora tutto il corpo si lamenta di febbre e di dolore". [Bukhari e Muslim]

Ed egli, sallAllahu alayhi wa sallam, ha detto anche: "Il musulmano è fratello del musulmano, egli non lo opprime, né lo inganna, né lo dà al nemico, né lo guarda dall’alto". [Narrato da Muslim]

L'aiuto qui comprende molte cose - secondo la capacità, e in funzione delle situazioni - sia essa intellettualmente che fisica, o sia dai musulmani in generale attraverso la ricchezza, il cibo, la medicina, l'abbigliamento, e le altre cose. O sia dalle nazioni arabe islamiche attraverso ciò che rende più facile e possibile il raggiungimento degli aiuti, e prendendo una posizione sincera per quanto riguarda la loro questione, e sostenendo il loro caso in incontri e seminari e le conferenze internazionali. Tutte queste sono maniere di cooperazione in carità e pietà - che è qualcosa che è ordinato nella dichiarazione di Allah, l'Altissimo:

"Aiutatevi l'un l'altro in carità e pietà ...". [Al-Mâ'ida: 2]

Ed inoltre da quelli modi è il consiglio sincero diretto a loro [i musulmani in Palestina] e dirigerli verso quello che è di buono e di beneficio per loro. E dai più grandi di questi è quello di fare du'a per loro in ogni momento - in modo che la loro fitnah finisca, la loro afflizione sia alzata, la loro situazione si rettifica e che le loro dichiarazioni e le azioni migliorano.

Su questo, consigliamo inoltre i nostri fratelli musulmani in Palestina di temere Allah, l'Altissimo, e ritornare a Lui, così come consigliamo loro di essere uniti nella verità, e mettere da parte le separazioni e le divisioni, e non dare possibilità al nemico, che ha approfittato di esso (nello stato in cui vi trovate) per continuare ad utilizzarlo nell'ostilità e nell'oppressione.
Ed inoltre incoraggiamo e sottolineiamo ai nostri fratelli di prendere le cause che condurranno ad alzare l'oppressione diretta alla loro terra - pur avendo sincerità completa verso Allah, l'Altissimo, - in tutte le loro azioni e di cercare il Suo piacere, e di cercare il Suo aiuto - attraverso azioni giusti, preghiere, e alla consultazione degli studiosi e le persone di saggezza, in tutte le questioni - che è veramente un modo di facilitazione [a quello che è buono] e di stabilimento.

Così come chiediamo agli intellettuali nel mondo e alle riunioni internazionali di avere uno sguardo aperto a questa catastrofe - con uno sguardo di comprensione, di intelletto e di uguaglianza - in modo che alla comunità palestinese vengano dati i suoi diritti. Ed in modo da alzare l'oppressione da essi, tale che essi vivano una vita dignitosa. Ed allo stesso tempo ringraziamo tutte le nazioni e gli individui che hanno iniziato ad aiutare ed assistere loro.

Chiediamo ad Allah dai Suoi Bei Nomi ed i Suoi Attributi Elevati che solleva la disperazione su questa Ummah, e che Egli rafforzi la Sua religione, alzi la Sua Parola, aiuti i Suoi amici, e di umiliare i Suoi nemici e di restituire i loro complotti contro loro stessi e di salvare i musulmani dal loro male. In verità Egli è il Patrono, e Colui che è capace di tutto ciò. La pace e le Sue benedizioni siano sul nostro Profeta Muhammad, nonché sulla sua famiglia, sui suoi compagni e su coloro che lo seguono nel bene fino all'Ultimo Giorno.

Sua Eminenza, il Gran Mufti dell' Arabia Saudita,
Presidente del Consiglio dei Grandi Sapienti,
Shaykh ‘Abdul-’Aziz Ibn ‘Abdullah Aal ash-Shaykh.
Membro del Comitato Permanente per le Ricerche Islamiche ed i Verdetti.

5 Muharram 1429.


Fonte: La Gazzetta al-Madina
 
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