le Manifestazioni Politiche nell'Islam

mujahidamuslima

Salafi Muslima
bismiLlahi arRahmani arRahim


domanda: qual è la sua opinione riguardo coloro che dicono che le manifestazioni politiche sono permesse al fine di fare pressione sui leader o sui governi?

risposta: queste manifestazioni non sono dalle azioni dei Musulmani. Esse sono estranee all'Islam e non sono mai state conosciute se non attraverso il modo dei paesi occidentali di miscredenza.

[Shaykh 'Abd al-'Aziz Ar-Rajihi - preso dalla rivista "Safīnah al-Najāh" n° 2, Gennaio 1997]




domanda: le manifestazioni sono considerate un mezzo legittimo di Da'wah?

risposta: in effetti il concetto di manifestazioni è una questione nuova, moderna. Non è stata conosciuta al tempo del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam), nè al tempo dei Khulafa ben guidati, nè al tempo di nessuno dei Compagni (radiAllahu 'anhuma).

Inoltre, il caos e il disordine che sono inclusi in essa, la rendono una questione inammissibile tanto che (include atti come) la rottura di vetri, di porte...etc. Risulta, anche all'interno di essa, la mescolanza tra uomini e donne, giovani e anziani, e simile a quello dalla corruzione e dalla cose detestabili.

Per quanto riguarda la questione di mettere pressione al governo; se si tratta di un governo Musulmano, allora è sufficiente come ammonimento il libro di Allah e la Sunnah del Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam). Questo è il meglio di ciò che potrebbe eventualmente essere proposto prima da qualsiasi Musulmano. Se esso (il governo) è miscredente, allora non si preoccuperebbe nemmeno di questi "manifestanti" e si comporterebbe educatamente con loro in apparenza, mentre interiormente rimarrebbero su ciò che era male. Per questo motivo, riteniamo che le manifestazioni siano azioni detestabili.

Come per le loro dichiarazioni che queste manifestazioni sono pacifiche, allora forse sono pacifiche all'inizio o la prima volta ma poi diventano distruttive. Perciò consiglio i giovani di seguire il percorso di coloro che li hanno proceduti, poichè invero Allah ha elogiato i Muhajirin e gli Ansar e ha lodato coloro che li seguono nella giustizia.

[Shaykh Muhammad bin Salih al-'Uthaymin - aj-Jawab al-Abhar li Fu'ad Siraj pag. 75]





domanda: organizzare manifestazioni allo scopo di risolvere i problemi della Ummah Islamica, è un mezzo di Da'wah?

risposta: La nostra religione non è una religione del caos. La nostra religione è una religione di disciplina, una religione di ordine e di calma e di tranquillità. E le manifestazioni non sono dalle azioni dei Musulmani e non sono qualcosa con cui i Musulmani sono familiari.

E la religione dell'Islam è una religione di pace, una religione di misericordia, una religione di disciplina; non di caos e non di disordine e non (una religione) di incitamento alle tentazioni(fitan). E questa è la religione dell'Islam.

E i diritti si ottengono dal domandare per loro nella maniera legiferata dalla Shari'ah e attraverso i modi legiferati dalla Shari'ah. E le manifestazioni provocano spargimento di sangue e la rovina della ricchezza (dei Musulmani). E tali questioni non sono ammissibili.

[Shaykh Salih al-Fawzan - Kitab al-Fatawa Shar'iyah fil Qidaya 'Asriyah]




domanda: le manifestazioni politiche organizzate ed effettuate da uomini e donne contro i governanti e i governi, sono considerati modi legittimi per correggere le persone? Se qualcuno muore nel corso di tali proteste, egli è quindi considerato un martire?

risposta: non credo che le manifestazioni politiche, nè da parte di uomini che di donne, siano un rimedio (per influenzare i leader). Piuttosto, li vedo come modi che conducono ai peccati e alle sofferenze. Esse causano oppressione della gente e violazione dei loro diritti.

Comunque i modi legiferati Islamicamente sono cose come la scrittura, i consigli sinceri, la chiamata a quello che è buono dai mezzi sicuri - i mezzi utilizzati dalla gente della conoscenza, i Compagni del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e coloro che successivamente li seguirono nella giustizia.

Alcuni mezzi legittimi potrebbero essere di scrivere (ai leader e ai governanti), parlare personalmente con loro, chiamarli o consigliarli. Nessuno dovrebbe diffamarli pubblicamente (durante le lezioni nelle moschee) e in altri luoghi dicendo: "Hanno fatto questo e quello!" e "Tutto questo male è causa loro!"

E da Allah cerchiamo aiuto.

[Shaykh 'Abd al-'Aziz Ibn Baz - preso dalla cassetta "Fatawa al-'Ulama' fi Ta'ah Wulat al-Amr"]




Per quanto riguarda ciò che le persone dichiarano che "Il fine giustifica i mezzi" questo è sbagliato e non è dalla nostra legislazione Islamica. Al contrario, nella legislazione, i mezzi hanno specifiche sentenze e con la condizione che essi siano inizialmente ammissibili. Se i mezzi sono vietati, ad esempio una persona che beve alcool per scopi medicinali, allora anche se ci potrebbe essere un rimedio in esso, è ancora vietato. Quindi, tutti i mezzi non possono avere la stessa sentenza, come il risultato finale. Piuttosto, i mezzi devono essere ammissibili in se stessi.

E non è anche sempre il caso che un servo (di Allah) possa accettare che, poichè certi mezzi hanno avuto successo, gli sia quindi consentito di prenderli. Ad esempio, se un largo gruppo di persone viene a dire "Se organizziamo una manifestazione, questa metterà sotto pressione il leader e allora di conseguenza egli dovrà cambiare e correggere la situazione. Il fine giustifica i mezzi." Noi diciamo che questo è completamente falso, poichè i mezzi in se stessi sono proibiti. In queste azioni, anche se l'obiettivo può essere sincero e necessario, l'origine non è ancora ammissibile. E' proprio come una persona che usa una sostanza proibita come cura. Così, ci sono molti mezzi e metodi che l'intelletto di qualcuno può offrire, ma essi non possono essere giustificati dal risultato finale. Allora questo è sicuramente un falso principio.

I mezzi devono essere permessi in origine e quindi la sentenza del risultato finale è loro applicata; se il risultato finale è permesso, i mezzi sono permessi. Se è obbligatorio, allora i mezzi lo sono altrettanto.

[Shaykh Salih Ali-Shaykh - preso dalla cassetta "Fatawa al-'Ulama fi Hukm al-Tafjirat wal-Muzaharat wal-Ightiyalat"]



che Allah ta'Ala perdoni qualsiasi mio errore e/o imprecisione nella traduzione e trascrizione dei testi
 
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