Le nostre responsabilità per quanto riguarda gli attacchi all'Islam

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Le nostre responsabilità per quanto riguarda gli attacchi all'Islam

Il Nobile Sapiente, il Faqih, Imam Muhammad Ibn Salih al-'Uthaymin

Veramente, la lode è per Allah. Lo lodiamo, cerchiamo il Suo aiuto e chiediamo il Suo perdono. Cerchiamo rifugio presso Allah dai mali delle nostre anime e delle nostre azioni peccaminose. Chi è guidato da Allah, non c'è nessuno che possa sviarlo, e chi è sviato da Allah, non c'è nessuno che possa guidarlo. E testimonio che non c'è divinità degna di culto oltre Allah solo senza partner, e testimonio che Muhammad è il Suo servo e il Suo Messaggero - la pace e i saluti abbondanti di Allah siano su di lui, sulla sua famiglia e sui suoi compagni.

Per procedere:

Sono lieto di partecipare ad una giornata didattica - con ciò che è facile per me - per mezzo di lezioni nel Collegio della Shari'ah e della Lingua Araba di al-Qasim. Ciò è dovuto al beneficio che spero di ottenere io, così come coloro che ascolteranno questa mia lezione o la leggeranno, se Allah l'Eccelso vuole. E chiedo ad Allah l'Eccelso di rendere tutte le nostre azioni puramente per il Suo Volto, in accordo con il Suo Piacere.

Tuttavia, vorrei iniziare con poche parole prima di entrare nel centro della lezione, e questo è più opportuno - se Allah vuole. E ciò è - come sapete anche voi fratelli e studiosi - che l'Islam è stato attaccato da diversi punti di vista:

1. dal punto di vista delle ideologie (afkar)
2. dal punto di vista della morale (akhlaq)
3. dal punto di vista delle credenze ('aqa'id)

Quindi per ogni attacco che viene lanciato e diventa forte, allora diventa obbligatorio che ci sia una forza di opposizione per confrontarlo. Piuttosto, la forza di opposizione deve essere ad un livello superiore dell'attacco iniziale. Quindi quando ciò non accade, allora questo significa l'annientamento per l'Islam.

Così questa vicenda è sui colli delle persone della conoscenza e delle persone della Religione. E' obbligatorio per loro sforzarsi duramente tanto quanto sono in grado di evitare queste correnti che ci sono arrivate da ogni direzione, e dentro cui, persino la persona temperata dal temperamento mite è diventata confusa, non sapendo come comportarsi.

Veramente, eravamo soliti ascoltare molti dei nemici dei Musulmani, dire: "In effetti, è obbligatorio per noi concentrarci sul Regno dell'Arabia Saudita, dal momento che è la culla dell'Islam e la Qiblah (la direzione affrontata per la Preghiera) dei musulmani e il loro esempio". Dovuto a questo, li troverete lanciare attacchi crudeli e complotti precisi e concentrare i loro sforzi per fare la guerra contro questo Regno. E se la gente di questo Regno, gli studiosi e le persone sincere non chiudono la porta in faccia a questi nemici, allora risulteranno la fitnah (tormento), male e calamità; essi cercheranno di prendere le terre e troverete cose che voi vi opponete con il più alto grado di opposizione.

Pertanto, ciò che è obbligatorio su di noi in presenza di queste correnti - o fratelli - è quello di:

1. unire la da'wah,
2. unire lo sforzo,
3. non dobbiamo permettere fra noi un posto in cui i nemici possano guadagnare un punto d'appoggio.

Tuttavia, io dico che in realtà tutti noi stiamo lavorando secondo la propria testa. Non troviamo due - fatta eccezione per coloro che Allah vuole - su un unico obiettivo, o in altre parole, su un sentiero solo, anche se l'obiettivo è limitato.

Dovuto a ciò, ritengo che sia obbligatorio sugli studiosi di questo Regno, siano essi in ar-Riyad, o in al-Hijaz, o in al-Qasim, o in altre zone del Regno, di unirsi su una singola parola e di insegnare l'argomento con diligenza, perché è di grande importanza per quanto posso vedere. Devono insegnarlo con uno studio completo, non solo tramite i canali televisivi, o semplicemente per mezzo di strumenti educativi e le metodologie delle scuole ed i loro curriculum, o per mezzo di ciò che si è verificato tra la gente comune, dalla deviazione e dall’allontanamento dalle fondamenta e dalle cose secondarie della Religione.

Troviamo che molti studenti di conoscenza sono interessati ad altro oltre quello con cui essi sono stati incaricati, studiando la vita mondana, interessandosi ad essa e radunandosi intorno ad essa. E in realtà, questo indebolisce la loro chiamata alla bontà; inoltre indebolisce l'accettazione della loro da'wah in presenza della gente, dal momento che le vie che segue il sapiente portano un significato considerevole nell'influenzare coloro che lo circondano. E quando la gente comune non trova nessuno tra le persone della conoscenza, tranne colui che è avido per la vita terrena, proprio come la gentaglia tra la gente comune è avida per la vita terrena, allora non potranno mai avere fiducia nella corretta guida e conoscenza dello studioso.

Allo stesso modo, o fratelli, per quanto riguarda i governanti, è obbligatorio per noi consigliarli. Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "La religione è consiglio sincero" tre volte. Hanno detto: "Per chi, o Messaggero di Allah?" Ha detto: "Per Allah, il Suo libro, il Suo Messaggero e per i leader dei musulmani e la gente in generale". [2]

Così è obbligatorio per noi consigliare i governanti. [3] E non dobbiamo contare su un uomo solo, o due, o tre o quattro per consigliare i governanti. Perciò, quando i governanti hanno molti consiglieri, e vengono a conoscenza della verità da ogni direzione, e il consiglio viene a loro da ogni parte, allora è inevitabile che si inclineranno verso quella e seguiranno il manhaj - esteriormente e interiormente - che chiediamo ad Allah l'Eccelso di concedere loro il successo di seguire. Esso è il manhaj del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam).

Allo stesso modo, per quanto riguarda le persone comuni, con rammarico troviamo che la maggioranza degli Imam in molte moschee sono ignoranti e non diffondono guida, non consigliano e non parlano. E la gente prima di questo attuale periodo, e prima che il mondo fosse stato aperto per loro, anche se il loro Imam non era tra gli studenti della conoscenza, egli prendeva alcuni libri affidabili e li leggeva a quelli che erano venuti per la preghiera e dava loro beneficio con quei libri. Mentre oggi non viene letto nulla nella maggior parte delle moschee, e l'Imam non guida la sua comunità a ciò che gioverà loro. A causa di questo, trovate che molte persone comuni, sono contrarie alle questioni della Religione. E tutto questo è una lacuna delle persone della conoscenza, ed è una lacuna da parte di chi deve dare importanza a questa vicenda. Quindi è obbligatorio su di noi - o fratelli - di raccogliere e unire i nostri sforzi, di consigliare sinceramente i governanti e di impegnarsi duramente nel consigliare sinceramente i musulmani comuni nelle moschee, nelle strade e altrove tanto quanto abbiamo i mezzi per farlo.

C'è un'altra cosa che è molto importante. E ciò è la separazione tra i giovani e gli studiosi. Questa è una separazione che ha portato i giovani coinvolti in essa, a diventare confusi e non guidati. La causa di tutto questo in realtà è una lacuna in coloro che sono più anziani nell'età, ed è dovuto al fatto che alcuni di essi non prestano affatto alcuna attenzione ai giovani, fino al punto che essi non ascoltano i giovani, anche se parlano con una guida. Questo è un errore. Così l'obbligo su di noi è che dobbiamo stare con questi giovani. Dobbiamo guardare in ciò che sono al momento, e noi dobbiamo osservare tutto ciò che è intorno a loro da ciò che li influenza. Dobbiamo scoprire: qual è la causa che impone questa avversione e questo allontanamento dalla preoccupazione per la loro Religione? Ciò deve avvenire fino a quando abbiamo imparato a conoscere la malattia, in modo da essere in grado di dare un rimedio.

Per quanto riguarda quando sentiamo da alcuni di loro qualcosa di non benefico e quindi ci allontaniamo da tutti loro, allora noi li abbandoniamo e li trattiamo così in ogni luogo, senza dare alcuna considerazione al loro affare e guardandoli con un occhio di disprezzo, allora questo porta inevitabilmente un grande male, al punto che i giovani si allontaneranno dagli Studiosi e dalla gente della conoscenza e della Religione, fino al punto in cui i diavoli li condurranno a tutto ciò che desiderano.

Quindi è obbligatorio su di noi - o fratelli - essere interessati a questa vicenda significativa, per essere consapevoli di questo e ad attribuire grande importanza ad essa.

E' dovere per gli insegnanti in particolare, sforzarsi nell'educare gli studenti con un'educazione religiosa e di infondere in loro un desiderio per ciò con cui è venuto il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam), dal Libro di Allah l'Eccelso e la Sunnah del Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam). Essi devono illuminare gli studenti sulla Religione nel suo vero senso e devono svelare loro le sentenze della Shari'ah in modo chiaro, insieme alla spiegazione dei segreti della Shari'ah e della saggezza dietro di essi. Ciò perché io ritengo che l'educazione, per non menzionare quello che si trova al livello collegiale, ha alcuni difetti, questo perché alcuni insegnanti tengono le lezione temendo di non aver chiarito agli studenti la prova per la sentenza in una questione e la saggezza dietro essa. E la realtà del credente è che si sottomette al comando di Allah e al Suo Messaggero, indipendentemente dal fatto che egli conosce la saggezza o meno. Allah l'Eccelso ha detto:

"Quando Allah e il Suo Inviato hanno decretato qualcosa, non è bene che il credente o la credente scelgano a modo loro". [Al-Ahzâb 33:36]

Tuttavia, quando la saggezza è saputa, aumenta nell'uomo la fede, l'applicazione e il desiderio per la Shari'ah. Dovuto a questo, incito i nostri fratelli, gli insegnanti, a trasmettere la conoscenza sostanziosa ed attiva per gli studenti, che muova i cuori, purifichi l'anima, allarghi il petto e dia sicurezza all'anima.


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Note

[1] Tratto dall'introduzione del libro "az-Zawaj" di Muhammad Ibn Salih al-'Uthaymin.
[2] Riferito da Muslim (n. 55).
[3] Per quanto riguarda il significato di consigliare i governanti nel hadith sopraccennato, Imam Abu Zakariyyah Yahya Ibn Sharaf an-Nawawi ha detto:

"È di aiutarli sulla verità, obbedire loro in essa, ordinarli con essa, ricordare e consigliare loro con bontà e dolcezza. È di renderli consapevoli di ciò per cui sono incuranti e negligenti e di aiutarli a soddisfare i diritti dei musulmani che non li hanno raggiunti ancora. Esso (il consiglio) non è ribellarsi contro di loro ma far innamorare i cuori della gente con l'obbedienza a loro.
Ha detto al-Khattabi (m.388H) - rahimahullah: "Dal consiglio sincero per loro vi è di eseguire la preghiera alle loro spalle, fare Jihad insieme a loro, dare il Zakat a loro e non ribellarsi contro di loro con la spada, quando l'ingiustizia o il trattamento crudele risulta da loro. Ed è che non vengono elogiati con lodi false e che la supplica sia fatta per la loro rettifica". Tutto questo si basa sul fatto che ciò che si intende con il leader dei musulmani è il Califfo e altri dai governatori che assumono la direzione degli affari dei musulmani. Al-Khattabi cita anche questo e poi dice: "Ed è stato detto che si riferisce agli Imam che sono i Sapienti della Religione. E che il consiglio sincero per loro comprende: accettare tutto ciò che riferiscono, seguirli per quanto riguarda le sentenze ed avere buoni pensieri su di loro". [Fare riferimento a Sharh Sahih Muslim (2/38) di Imam an-Nawawi]



Preso da: SunnahPublishing.net
 
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