L'influenza nefasta dei mass media nella loro lotta contro la poligamia

UmmUsama

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بسم الله الرحمان الرحيم

I mass media, in tutto il mondo, non smettono di condurre delle campagne menzognere successive per deturpare l'immagine dell'Islam in generale e quella dei suoi aspetti sociali in particolare, esponendoli al pubblico conditi di molte deformazioni e menzogne.
Vi sono degli uomini che nutrono un odio accanito contro l'Islam, che non lo vedono nella giusta prospettiva, ma piuttosto lo percepiscono come un nemico per l'umanità in generale e per la donna in particolare.
Da cio' derivano le campagne intensive condotte contro la poligamia islamica, accompagnate da quelle contro il tasso di natalità elevato nelle società musulmane, che è considerato - secondo loro - come una catastrofe economica e sociale.

E' in questa prospettiva che nascono le opere artistiche per rafforzare queste campagne menzognere, ispirandosi alla stessa concezione negativa nei confronti dell'Islam.
Cosi', gli artisti hanno rappresentato la donna musulmana come un essere debole, priva della sua volontà e privata dei suoi diritti, un essere perseguitato dall'uomo, il quale possiede diverse mogli e non è equo nei loro confronti. Si sono poi eretti a paladini della libertà e dei diritti della donna, rivendicando l'uguaglianza tra l'uomo e la donna in tutti gli ambiti della vita.
Hanno cosi' attirato la donna, gettandola poi in un labirinto di libertà illusoria, perché si ribellasse contro i legami e le tradizioni sociali, osservandola disfarsi dei lacci della moralità e dell'onore, finché, raggiunto il loro scopo, si sono precipitati su di lei per realizzare un vile profitto a sue spese.
Cosi', hanno colonizzato le forme del suo corpo, perché servissero da mezzi pubblicitari derivanti da un mercantilismo servile, o per provocare i desideri della gente; cosi' come hanno confiscato i simboli della sua purezza, talvolta in nome del piacere e talvolta in nome della libertà e dell'emancipazione.

Se analizziamo cio' che esce dalle case di produzione artistica come film, telenovele e serie televisive, ci rendiamo perfettamente conto del fatto che tutti questi stabilimenti culturali hanno in comune l'ostilità e l'inimicizia nei confronti dell'Islam e la volontà di distruzione dei suoi nobili principi, di cui la poligamia fa parte.
Quest'ultima è costantemente esposta alla deformazione e viene snaturata in modo abietto, e cio' prova in particolar modo la perversità dei responsabili di queste case di produzione, il loro odio occulto contro l'Islam e i loro malvagi obiettivi recanti pregiudizio a questa religione. Essi utilizzano tutti i mezzi e percorrono tutte le possibili vie per realizzare tali obiettivi.
Cosi', possiamo assistere a un film o ad una telenovela che rappresentano delle situazioni di poligamia in cui essa è dipinta come un crimine, un'ingiustizia e un fattore di disgrazia che colpisce la coppia, al punto tale che queste storie si concludono sempre con il fallimento del matrimonio o con una fine miserabile per il povero marito, che conclude la sua vita in un ospedale psichiatrico o che diserta il focolare domestico per non farvi mai più ritorno.
Queste produzioni artistiche veicolano molti principi sovversivi e modelli estranei all'Islam e alla realtà vissuta dai musulmani, ma trovano una via aperta nello spirito di un certo numero di musulmani.
A titolo di esempio, possiamo sentir ripetere spesso in Egitto delle espressioni quali "E' il suo lutto piuttosto che il suo (nuovo) matrimonio" (Ganâzatuh wa lâ gawâzatuh), espressioni che dimostrano quanto gli obiettivi dei nemici dell'Islam siano stati realizzati!!
Nel corso di uno di questi tentativi atti a deformare la tradizione della poligamia, una rivista ha pubblicato - in modo scaltro e perverso - l'articolo di uno scrittore che descriveva il tipo di poligamia praticata da una tribù africana non-musulmana. Scrive: "Spetta al marito offrire una delle sue spose a qualche invitato che dovesse bussare alla porta di notte". L'autore ha pure tentato di trovare una qualche somiglianza tra l'esempio abominevole di questa tribù e la poligamia cosi' com'è concepita nell'Islam!

Il dottor Nâser al-'Umar, riferendosi ad un rapporto dell'UNESCO, dice: "L'ingresso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, in particolare la televisione, nelle società tradizionali, ha condotto ha fatto vacillare i costumi e le pratiche di civiltà radicate da secoli".
Sarebbe stato più benefico per i musulmani approfittare dei moderni mass media per propagare la virtù, spiegare e comunicare i principi dell'Islam, e refutare le presunzioni che si cerca di diffondere nei suoi confronti.

Si potrebbero altresi' organizzare dei forum e delle conferenze allo scopo di dimostrare gli aspetti positivi della poligamia, e operare per educare la donna musulmana, spiegandole la sua religione e svegliando la sua coscienza, perché ella faccia ritorno al suo Dîn e vi ci si attacchi saldamente.
Come riportato dal giornale "Al-Muslimîn": "Per evitare di ritrovarsi con una generazione come la nostra, che si è largamente lasciata influenzare dalle idee proprie alla civiltà occidentale e laica, occorre che noi inculchiamo negli spiriti dei giovani musulmani che la poligamia rappresenta una soluzione adeguata per risolvere certi problemi della vita coniugale, cosi' come la questione del nubilato. Dobbiamo ugualmente evitare di sgomentare le nostre figlie, spiegando invece loro la saggezza e i numerosi lati positivi della poligamia, ben noti, e abituarle a vedervi un'eventuale soluzione per il problema del nubilato" (Al-Muslimîn n° 421, 5/9/1413 H.)

Ramadan 1429 (sett. 2008)

tratto dal libro di Khaled Al-Jeraissy "I Meriti della Poligamia", pubblicato dall'Ufficio per la Predicazione di Rabwah (Riyadh)
Islamhouse.com
 
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