Quattro principi fondamentali riguardanti la Da'wah

um muhammad al-mahdi

لا اله الا الله محمد رسول الله
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Quattro principi fondamentali riguardanti la Da'wah

Scritto in modo semplice e chiaro, questo breve resoconto descrive la metodologia generale che è un obbligo e che deve essere seguita da tutti i Musulmani nella Da'wah ad Allah.


Infatti, è obbligatorio per ogni Musulmano conoscere quattro principi e di agire in base ad essi, e questi sono: Conoscenza; [ii] Agire in base ad essa; [iii] Chiamare/Invitare ad essa; [iv] Essere paziente con le difficoltà riscontrate a causa di essa.

In realta' una incitazione nei confronti di questi quattro elementi è presente in Suratul-'Asr:


"Per il Tempo! Invero l'uomo è in perdita, eccetto coloro che credono e compiono il bene, vicendevolmente si raccomandano la verita' e vicendevolmente si raccomandano la pazienza" [Sooratul-'Asr 103:1-3]


Così, infatti Allah L'Eccelso giura per il tempo, e Allah L'Eccelso può giurare su nulla dalla Sua creazione, contrariamente alla creazione stessa. Quindi non è ammissibile per la creazione giurare, tranne che per Allah L'Eccelso, o per uno dei suoi attributi. E la risposta a questo giuramento è che: "... invero l'uomo (al-Insaan) è in perdita." E 'al' di al-Insaan significa definitività. Vale a dire, tutti gli uomini sono perdenti, ad eccezione di quelli che possono essere descritti con queste quattro caratteristiche. Così questi permettono di uscire dallo stato di perdita, e queste quattro caratteristiche comprendono al-imaan (fede). Non vi è dubbio quindi che questo imaan deve essere costruito sulla conoscenza. E questa conoscenza è il riconoscimento di Allah L'Eccelso attraverso i Suoi attributi, e il riconoscimento del Suo Messaggero (sallallaahu 'alayhi wa sallam), e il riconoscimento della religione dell'Islaam con le sue prove. L'azione quindi deve seguire questa conoscenza attraverso la comunicazione, le opere e la fede. Allah L'Eccelso ha detto:

"Sappi che in verita' non c'è dio all'infuori di Allah e implora perdono per la tua colpa." [Surah Muhammad 47:19]


Infatti Imaam al-Bukhari (d.256H) - rahimahullaah - inseri' un capitolo nel suo libro per illustrare questo, egli disse:

"Capitolo: La conoscenza viene prima della dichiarazione e dell'azione." [2] Allah ha sottolineato la questione con la sua dichiarazione: "... e compiono il bene ..." Quindi la conoscenza senza l'azione è come un corpo senza anima. Pertanto, non ci può essere alcun beneficio in essa, anzi diventa un argomento contro il suo proprietario. Allah L'Eccelso ha detto:


"O credenti, perchè dite quel che non fate? Presso Allah è grandemente odioso che diciate quel che non fate. "[Suratus-Saff 61:2-3]


Quindi l'azione non può essere giusta, tranne quando è fatta puramente per Allah, in conformità alla Shari'ah di Allah. Poi Allah ha sottolineato la terza questione con la sua dichiarazione: "... vicendevolmente si raccomandano la verità ..." Si riferisce alla da'wah (chiamata/invito ad Allah) sulla conoscenza, saggezza e buona predicazione, come Allah L'Eccelso ha detto:


"Di' : "Ecco la mia via: invito ad Allah in tutta chiarezza, io stesso e coloro che mi seguono. Gloria ad Allah, non sono uno dei politeisti". [Surah Yusuf 12:108]


Ha poi sottolineato la quarta questione con la Sua dichiarazione: "... e vicendevolmente si raccomandano la pazienza." Pertanto, è inevitabile che colui che chiama ad Allah deve essere paziente e prendere in considerazione le difficoltà che incontrera' lungo la strada dell'insegnamento e della chiamata ad Allah. Egli deve seguire il percorso dei Profeti e dei Messaggeri ed essere paziente cosi' come essi lo erano, fino a che la chiamata ad Allah è stata trasmessa; nonostante le difficolta' che si incontrano in questo senso.


Dunque, questa è la descrizione accurata di un'enorme illustrazione, chiarire ciò che è obbligatorio per i Musulmani della pratica applicazione di una conoscenza-base dell'Islaam, in un modo che piacera' ad Allah L'Eccelso. Imaam Ash-Shaafi'i (m.204H) - rahimahullaah - disse: "Se Allah non avesse rivelato alcuna prova per la Sua creazione ma solo questa surah, sarebbe stato sufficiente per loro." [3]



Note:

[1] Il testo seguente è tratto dal Mukhkiratun fil-'Aqeedah (p. 57-58) di Shaykh Saalih as-Suhaymee.

[2] Consultare il Sahih di al-Bukhari (1/159).

[3] Correlato da Ibn Kathir nel suo Tafsir (8/500)


Tradotto da Maaz Qureshi
da Troid.org

tradotto in italiano da Um Muhammad Al-Mahdi
 
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