Ribellarsi contro il governante che commette kufr? - Ibn Baz

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Domanda: E' ammissibile ribellarsi contro il governante?
Ci sono persone che pensano che perché alcuni governanti commettono atti di kufr e peccati, siano costretti a ribellarsi contro di essi nel tentativo di cambiare le cose anche se ciò provoca danni ai musulmani di quel paese, in un momento in cui ci sono molti problemi nel mondo musulmano. Qual è la vostra opinione?

Risposta: Lode ad Allah.

Il principio fondamentale e comprensivo della Shari'ah è che non sia consentito rimuovere un male per mezzo di un male maggiore. Il male deve essere respinto da cio' che lo rimuoverà o lo ridurrà. Allontanare il male per mezzo di un male maggiore non è consentito secondo il consenso (ijmaa') dei musulmani.
Se questo gruppo che vuole sbarazzarsi di questo governante che commette apertamente kufr, può farlo e può portare un leader buono e giusto, senza che questo conduca a gravi difficoltà per i musulmani o ad un male più grande del male di questo governante, allora va bene.
Ma se il risultato della ribellione porta ad una maggiore difficoltà e conduce al caos, all'oppressione ed all'assassinio della gente che non merita di essere assassinata, e altre forme di male maggiore, allora ciò non è permesso.
Piuttosto è essenziale avere pazienza e ascoltare ed obbedire nelle questioni del bene, e dare un consiglio sincero alle autorità, e pregare affinché possano essere guidati al bene, e cercare di ridurre il male e aumentare il bene. Questo è il modo corretto che dovrebbe essere seguito, perché è nell'interesse generale dei musulmani, e perché ridurrà il male e aumenterà il bene, e perché questo manterrà la pace e proteggerà i musulmani da un male maggiore.



Tratto da: Majmu’ul-Fatawa wa Maqalatul-Mutanawwi‘ah li Shaykh Ibn Baz (8/202)
 

besmiralalbani

Think for yourself
La Ribellione contro il Governatore Miscredente (Kafir)

La Ribellione contro il Governatore Miscredente (Kafir)

Tutti i studiosi concordano che l’Imamato (il Potere) di un Kafir (Miscredente) non è giusto sin dall'inizio.
Un Kafir non deve possedere il potere/freni delle vicende/questioni del Mussulmani.
Se lui diventa miscredente (era prima credente poi diventa miscredente), è un obbligo rimuoverlo, se c’è la possibilità di poterlo fare.
Altrimenti, i Mussulmani si devono ribellare contro di lui, se hanno la possibilità di poterlo fare.

Ibn Mundhir1 – rahimahullah: che Allah abbia misericordia di lui - ha detto:
“Tutti i studiosi dai quali ho studiato, concordano sul fatto che un Kafir non deve avere il potere sui Mussulmani in nessuna circostanza.”2

Qadi abu Yala3 – rahimahullah - ha detto:
“Se lui commette kufr (nega) dopo aver creduto, deve lasciare la posizione del governante. Non c’è un doppio significato per quanto riguarda questo punto, siccome lui esce dall'Islam è un obbligo che lui venga punito con la morte.”4

Qadhi Ayad – rahimahullah - ha detto:
“I studiosi sono dello stesso parere che l’Imamato (il potere) non si deve lasciare nella mano di un kafir. Se in lui viene il kufr (la miscredenza), oppure un cambiamento nella legge (di Allah), oppure un eresia (di kufr), lui non è più un governatore. Il suo ascolto si interrompe ed è un obbligo per i Mussulmani di opporsi a lui e di rimuoverlo dall'incarico. (Poi, al suo posto) Loro devono mettere un governatore giusto, se hanno la possibilità di farlo. Se ciò non accade, è un obbligo per loro alzarsi e rimuovere il kafir.”5

Ibn Hajar – rahimahullah - ha detto:
“C’è 'ijma (consenso tra i studiosi) che lui si deve rimuovere, a causa del kufr (miscredenza). È un obbligo per ogni Mussulmano di alzarsi contro di lui a questo punto. Chiunque si sforza (contribuisce) per questo, verrà ricompensato. E, chiunque non abbia la possibilità (di rimuoverlo), deve migrare da quel posto/paese.”6

Molti testi dal Corano e dalla Sunnah appoggiano la loro posizione:

1) Allah l’Onnipotente dice:
“O voi che credete, obbedite ad Allah e al Messaggero e a coloro di voi che hanno l'autorità. Se siete discordi in qualcosa, fate riferimento ad Allah e al Messaggero, se credete in Allah e nell'Ultimo Giorno. È la cosa migliore e l'interpretazione più sicura.” (An Nisa 4: 59)

La frase “...di voi...” significa: Che viene dai credenti. Chiunque, che non sia dai credenti, non ha il diritto di essere ascoltato.

2) Ubadah ibn as-Samit – radiAllahu ‘anhu – ha detto:
“Noi abbiamo giurato al Messaggero di Allah – sallAllahu ‘alayhi wa sallam – che ascolteremo e obbediremo, sia quando saremo forti che deboli; in tempi difficili e nella quiete, anche quando verrà data la priorità agli altri e non a noi, e di combattere il governatore solo se vediamo il kufr (miscredenza) chiaro, per il quale c’è testimonianza da Allah.”7

Ibn Bataal – rahimahullah – ha chiarito ciò che i studiosi dicono:
“Se nel/il governatore si vede/fa il kufr chiaro, non è permissibile ascoltarlo. Infatti, è obbligatorio combattere contro di lui, per colui che ha la possibilità di farlo. Questo hadith, supporta la loro posizione.”8

Per questo c’è un numero di trasmissioni. In una di queste viene detto:
“... tranne nella disobbedienza chiara verso Allah.”9

In un altro viene detto:
“... per i tempo in cui lui (il governatore) non vi ordina di fare peccati chiari.”10

Nella spiegazione di queste trasmissioni, An-Nawawi – rahimahullah – ha detto:
“Quello che viene inteso come kufr nelle trasmissioni di Bukhari, è il peccato. Lui dice:
‘Il significato del kufr qui è il peccato...’

Il significato del hadith è: Non combattete contro i governatori per quanto riguarda i suoi ordini/comandi e non rimproveratelo tranne quando vedete un peccato chiaro in lui, cosa che si può verificare con gli insegnamenti dell’Islam. Se vedete questo, contrastatelo e ditte la verità, ovunque siate. Però, per quanto riguarda la ribellione e il suo combattimento, secondo il consenso dei Mussulmani, questo è proibito, anche se loro sono dhalimuun (ingiusti) e tiranni.”11

Altrettanto, è stato raccontato che il significato del peccato e della disobbedienza in questo caso è il kufr. Cioè, l’individuo deve combattere contro il governatore solo se vede in lui il kufr chiaro.

Al-Kirmaniy – rahimahullah - dice che il significato di: “solo se vediamo il kufr (miscredenza) chiaro” è: Kufr secondo il significato chiaro del kufr.12

In tutto ciò abbiamo visto opinioni diverse (non contraddizioni), siccome ogni trasmissione potrebbe applicarsi in occasioni particolari.

Ibn Hajar – rahimahullah – ha detto:
“Ciò che è chiaro, è il fatto che la trasmissione che menziona il kufr (la miscredenza) si deve applicare nel caso in cui il disaccordo è per quanto riguarda il potere stesso. In altre parole, non è permissibile contraddire e combattere/ribellarsi contro il potere in modo tale da danneggiarlo, tranne nel caso del kufr chiaro.
La trasmissione che menziona il peccato si capisce che si riferisce ad un disaccordo che non ha a che fare con il potere. Se viene commesso un peccato e non si danneggia il governo (peccato che non è kufr), questo peccato si deve rifiutare con morbidezza, con lo scopo/l’intenzione che a lui (governatore) venga confermata la verità senza alcun forma di violenza.”13

Questi studiosi, a fra tempo, non si sono distinti nella loro interpretazione, quando si tratta del permesso della ribellione contro il governatore kafir. La loro differenza d’opinione, riguarda solo il significato della parola kufr nel hadith, siccome in altre trasmissioni menzionano il peccato oppure la disobbedienza ad Allah.14

Questo hadith evidenzia chiaramente che il kufr che rende permissibile la ribellione, e che il kufr deve essere chiaro, kufr bawaah (in cui non ci sono dubbi, e che non viene messo in discussione). Nella spiegazione della parola ‘bawaah’, al-Khatabi dice:

“(Significa) Chiaro/evidente, molto chiaro. Una persona dice: Yabuh bihi, buhaan e buhawaahaan, quando qualcosa si manifesta o diventa pubblica.”15

Quindi, si deve avere/vedere/stabilire la testimonianza che questo, in verità, è kufr.
Ibn Hajar – rahimahullah -, per quanto riguarda le parole:
“...per il quale c’è testimonianza da Allah.”, dice:
“Cioè, un versetto chiaro oppure una trasmissione autentica, che non è discutibile.”
16

3) Umm Salamah17 ha trasmesso che il Profeta – sallAllahu ‘alayhi wa sallam – ha detto:
“ ‘A voi verranno posti dei governatori. Voi accetterete qualcosa da quello che loro operano e rifiuterete altre. A colui che non piace (questa situazione), non sarà colpevole (di peccato). Colui che lo rimprovera, sarà sicuro (nella sua religione). Mentre colui che si accontenterà e lo segue (avrà dei peccati).’ Dissero: ‘O Messaggero di Allah, li combattiamo?’ Disse: ‘No, fin-quando fanno la preghiera.’ ”18

4) Auf ibn Malik19 – radiAllahu ‘anhu - trasmette che il Messaggero di Allah – sallAllahu ‘alayhi wa sallam -, ha detto:

“ ‘I governatori migliori sono coloro che voi amate e loro amano voi, voi pregate (Allah) per loro e loro pregano (Allah) per voi. I governatori peggiori sono coloro che voi odiate e loro odiano voi, coloro che voi maledite e loro maledicono voi.’ Dissero: ‘O Messaggero di Allah, li combattiamo e li contrastiamo per questa cosa?’ Lui rispose: ‘No, finché pregano il salah (la preghiera) in mezzo a voi. No, finché pregano il salah in mezzo a voi. Se qualcuno viene incaricato su un’altra persona e lui vede qualche atto di disobbedienza ad Allah in esso, lui lo deve odiare per la disobbedienza ad Allah, ma non deve rinunciare dall'obbedienza nei suoi confronti.’ ”20

Questi hadith chiariscono che la ribellione contro il governatore si può fare, quando loro lasciano la preghiera oppure non la fanno tra la gente. Nel commento delle parole:
“...No, finché pregano il salah (la preghiera) in mezzo a voi...”, ash-Shaukani – rahimahullah – ha detto:
Questo dimostra che non è permissibile combattere contro i governatori con la spada, finché loro fanno il salah.”21

L’abbandono del salah è un tipo di kufr per Allah, come ha detto il Profeta – sallAllahu ‘alayhi wa sallam:

“Il pegno/garanzia tra noi e loro (miscredenti-kafir) è il salah (la preghiera). Chi l’abbandona, ha fatto kufr (miscredenza).”22

Qadhi Ayad – rahimahullah – ha detto:

“I studiosi concordano sul fatto che il comando non debba essere assegnato ad un miscredente, e se il dirigente dà prova di kufr oppure cambia la legge (di Allah) oppure fa eresia (di kufr), lui non è più un governatore. Cosi è anche la vicenda di colui che lascia il salah e chiama (la gente) in questo.”23

Anche secondo l’opinione che l’abbandono del salah (della preghiera) dalla disattenzione non è kufr; se il governatore non prega tra i Mussulmani, questo dimostra che lui sta negando l’obbligo del salah. Quindi, la questione non è il fatto di non pregare il salah, in modo tale da dichiararsi semplicemente disattento, ma la questione è quella che lui non permetta di fare preghiera. Non è possibile che questo accada dalla disattenzione. Quindi, questo significa che lui sta negando l’obbligo della sua posizione.24

Questo è un riassunto dei testi che mostrano il permesso di ribellarsi contro un governatore kafir e i hadith che hanno a che fare con (l’ordine) dell’obbedienza e disobbedienza nei confronti di Allah.

Per quanto riguarda il detto del Profeta – sallAllahu ‘alayhi wa sallam:

“Ascoltate ed obbedite anche se uno schiavo Etiope con la testa come l’uva secca viene messo al vostro commando, fintanto che egli agisce secondo i precetti del libro di Allah”25

Questo non indica la proibizione della ribellione contro un governatore tirano/dhalim. L’hadith indica che non c’è disobbedienza al governatore fin-quando non disobbedisce Allah.

Se appare qualche disobbedienza a parte ciò che Allah ha rivelato, la ribellione contro di lui non è permissibile.
Invece se fa kufr, allora la ribellione contro di lui è permissibile, come hanno mostrato le testimonianze precedenti, tenendo in considerazione i parametri della Shari’ah (dei danni e dei benefici).


E, Allah conosce meglio.

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1 Lui era Imam Abu Bakr Muhammad ibn Ibrahim ibn al-Mundhir – rahimahullah -, un mujtahid (studioso che può commentare/interpretare le fonti originali il Corano e la Sunnah) e protettore della conoscenza. Lui venne chiamato Shaykh al-Haram. Lui ha scritto molte opere, compreso al-Mabsut, che ha a che fare con il Fikh (Legislazione Islamica) e l’Ijma (consesur degli studiosi). Adh-Dhahabi – rahimahullah -, ha detto: ‘Ibn al-Mundhir è l’autore di libri esemplari (unici nel loro genere).’ E’ morto nell’anno 319H, Siyar Alam al-Nabalaa, vol.14, pag. 490; al-Alaam, vol. 5, pag. 294.
2 Citato da Ibn al Qayyim – rahimahullah -, Ahkam Ahl al-Dhimmah, pag 237. Non si trova in Al-Ijma di ibn al-Mundhir. Anche, Al-Safakasi, menziona questo consenso, Irshad As-Sari; vol. 10; pag. 217.
3 Lui era Abu Yala Muhammad ibn al-Husayn ibn Muhammad ibn Khelf, studioso di quel tempo nella Teoria dell’Orazione e nel Fikh. Lui era di Baghdad. Aveva autorità durante il regno dei Khalifa Abasidi al-Kadir e al-Kaim. Al-Kaim l’ha incaricato come suo Giudice. Ha fatto alcuni scritti, compreso Al-Ahkam al-Sultaniyah. E’ morto nell’anno 458H; Siyar Alaam an-Nubalaa, vol. 18, pag. 89; al-Alaam, vol.6, pag. 100.
4 Al-Mutamad fi usul ad-Din, pag. 243.
5 Citato da An-Nawawi – rahimahullah-, Sharh Sahih, Muslim, vol. 12, pag. 229
6 Ibn Hajar – rahimahullah -, Fat’h al-Bari, vol. 13, pag. 123.
7 Bukhari e Muslim
8 Citato da Ibn Hajar – rahimahullah -, Fat’h al Bari, vol. 13, pag. 7.
9 Citato da Ibn Hajar – rahimahullah -, Fat’h al Bari, vol. 13, pag. 8.
10 Nota di Ahmad – rahiamhullah. Vedi Ibn Hajar – rahimahullah -, Fat’h al Bari, vol. 13, pag. 8.
11 An-Nawawi – rahimahullah-, Sharh Sahih Muslim, vol 12, pag. 229.
12 Sharh Sahih al-Bukhari, vol. 24, pag. 148. Vedi anche Ibn Hajar, Fat’h al bari, vol. 13, pag. 8.
13 Sharh Sahih al-Bukhari, vol. 24, pag. 148. Vedi anche Ibn Hajar, Fat’h al bari, vol. 13, pag. 8.
14 Questo è stato evidenziato, a causa dei malintesi che alcuni hanno in quanto pensano che questo mostra il permesso della ribellione contro il governatore peccatore.
15 Citato da Ibn Hajar – rahimahullah -, Fat’h al-Bari, vol 13, pag. 8.
16 Ibn Hajar – rahimahullah -, Fat’h al-Bari, vol 13, pag. 8.
17 Lei era la Madre dei credenti Hind bint Suhayl, una della mogli del Profeta – sallAllahu ‘alayhi wa sallam. Lui si sposò con lei nel quarto anno dal Hijra. Lei era uno degli individui più intelligenti e più gentili. Lei ha avuto un opinione che ha influenzato il Profeta – sallAllahu ‘alayhi wa sallam -, nel giorno del Hudaybiya, mostrando cosi la sua intelligenza. Lei è morta a Madinah. Ci sono diverse opinioni sulla data della sua morte, ma è certo che lei ha vissuto a lungo, Al-Isabah, vol. 3, pag. 221; Al-Alaam, vol. 8, pag. 97-98.
18 Muslim
19 Lui era Auf bin Malik al-Ashja’i al-Gatifan, uno dei Sahaba – radiAllahu ‘anhu. La prima battaglia in cui ha partecipato era Haybar. Lui manteneva la bandiera della tribù Ashja nell’occupazione di Mecca. Ha vissuto a Hims per un po di tempo e poi si è stabilito a Damasco. È morto nell’anno 73H. Da lui sono stati trasmessi 67 hadith; Siyar Alaam an-Nabalaa, vol. 2, pag. 487: Al-Isabah, vol. 7, pag. 179; Al-Alaam, vol. 5, pag. 96.
20 Segnalato da Muslim, Ahmad, ad-Darimi, Ibn abi Aasim e al-Bayhaki.
21 Ash-Shaukan, Nail al-Autar, vol. 7, pag. 197.
22 Segnalato da al-Tirmidhi, Ibn Majah e Ahmad. Al-Hakim lo ha segnalato e lo ha classificato come autentico. Anche Adh-Dhahabi è d’accordo.
23 Citato da An-Nawawi – rahimahullah – vedi: Sharh Sahih Muslim, vol. 12, pag. 229.
24 Per approfondire di più la questione della miscredenza e di colui che abbandona la preghiera, vedi: Ibn al-Qayyim, Kitab al-Salaat.
25 Segnalato da al-Bukhari, Muslim, Ibn Majah, an-Nasai e Ahmad.

Tradotto dall'Albanese: Besmiralalbani
Fonte: http://mburoja.net/PDF_files/cbb7b8aa-a198-4570-aafb-b596c3ed6127.pdf
 
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