Il valore della fame per i Salaf (Predecessori)

besmiralalbani

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Il valore della fame per i Salaf (Predecessori)
Viene trasmesso da Ibn Sirin che un uomo disse ad Ibn ‘Umar (radiAllahi anhu):
- Vuoi che ti dia del jawarish?
- Che cos’è il jawarish? – chiese ibn ‘Umar
- Aiuta la digestione nel caso in cui ti sazi.
- È da quattro mesi che non mi sazio. Non perché non ho avuto la possibilità di trovare del cibo, ma ho vissuto con persone che a volte si saziavano e a volte rimanevano affamati.
(Abu Daud, Az-Zuhd, 325)

Viene trasmesso che Hasan al Basri ha detto:
“Giuro in Colui nella Mano del Quale si trova la mia anima, io ho vissuto tra la gente che non chiedevano mai che gli venisse preparato da mangiare. Se a qualcuno di loro gli venisse preparato (il cibo) mangiava, altrimenti stava in silenzio, e non era un problema per loro se (il cibo) era caldo o freddo.”
(Abu Nuaym, Hiylat al-Awliya, 6: 270)

Inoltre, viene trasmesso che egli (Al Hasan) ha detto:
“Giuro in Allah, ho vissuto tra persone che quando mangiavano il pranzo ed erano quasi sazi, non mangiavano più.”
(Stessa fonte di prima)

Viene trasmesso che Al-Fudayl ibn Ayyad ha detto:
“Due cose induriscono il cuore: parlare molto e mangiare molto.”
(Ibn Hibban al Busti, Rawdatu al-Ukal, pag. 45; Matba’ah al-Sunnah al-Muhammadiyah 1949)

Viene trasmesso che Malik ibn Dinar ha detto:
“Non è consono per un Musulmano che il suo stomaco sia la maggiore preoccupazione oppure che i suoi desideri lo colgano.”
(Ibn abi ad-Dunya, al-Ju (I libro sulla fame), 105)

Inoltre viene trasmesso che egli ha detto:
“Chi controlla il suo stomaco controlla tutte le opere buone.”
(Stessa fonte)

Viene trasmesso che il Tabiin (la generazione dopo i compagni del Profeta sallAllahu alayhi wa sallam) Ukbah ibn Wasaj in una occasione si trovò in un matrimonio, dove avevano offerto diversi tipi di cibo, e coloro che stavano li, iniziarono ad assaggiare piatto dopo piatto. Egli iniziò a piangere e disse: “Ho pianto perché la prima parte di questa comunità temevano per se stessi tutto questo.”, cosi egli mangiò un solo piatto.
(Stessa fonte)

Viene trasmesso che Muhammad ibn Sirin ha detto:
“Un uomo dai Sahaba (Compagni - radiAllahu anhum) del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) a volte rimaneva per tre giorni senza mangiare, cosi, egli coceva al fuoco la pelle dell’animale e lo mangiava. Se non trovava niente (per mangiare), egli legava una pietra nel corpo (attorno alla pancia) per raddrizzare la schiena.”
(Stessa fonte)

(Nota mia (Besmiralalbani): Se il mondo di oggi mangiasse solo quello che serve allo stomaco e non si spreccase il cibo giornaliero, molte persone in questo mondo non soffrirebbero la fame, e questa religione insegna anche come riuscire ad avere un equilibrio anche per quanto riguarda il cibo. Questa è la vera sostenibilità, la vera coerenza, la vera trasparenza, il vero altruismo nei confronti di coloro che non hanno avuto la stessa fortuna che noi abbiamo.)

Fonte: www.mburoja.net
Tradotto dall'albanese: Besmiralalbani
 
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