Prepararsi al Ramadhan

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
L'uso delle gocce per gli occhi durante Ramadan

Domanda:

È consentito l'uso delle gocce per gli occhi di giorno durante il Ramadan?

Risposta:

Sì, è ammissibile e non annulla il digiuno secondo la piu' corretta delle due opinioni.

E con Allah e' tutto il successo e possa Allah inviare le preghiere e i saluti sul nostro Profeta Muhammad, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, e la sua famiglia ed i suoi compagni.


Il Comitato Permanente per le Ricerche Islamiche ed i Verdetti

Preside: Shaykh Abdul Aziz Ibn Abdullah Ibn Baz
Vicepreside: Shaykh Abdur-Razzaq Afìfì
Membro: Shaykh Abdullah Ibn Ghudayyan
Membro: Shaykh Abdullah Ibn Qu'ud

Fatawa Ramadan, vol. 2, pag. 509, fatwa nr. 470
Fatawa al-Lajnatil Da’imah lil-Buhuthil I'lmiyyah wal-Ifta, fatwa nr.7351
 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Pregare solo nel mese di Ramadan

Domanda:

Notiamo che alcuni Musulmani trascurano le loro preghiere durante i mesi dell'anno e quando arriva il Ramadan si affrettano (ad eseguire) la preghiera e il digiuno e a recitare il Corano, quindi come è il loro digiuno (qual è il verdetto), e qual è il suo consiglio per loro?

Risposta:

Il loro digiuno è corretto, dal momento che non è associato a qualcosa che lo annulli. Tuttavia, il mio consiglio per loro è di temere Allah, Subhanahu wa Ta'ala, per quanto riguarda se stessi, ed adorare Allah, Subhanahu wa Ta'ala, in base a ciò che è stato legiferato per loro in tutti i tempi, con tutte le loro capacità. La persona non sa quando improvvisamente la morte lo colpirà, ed è possibile che aspetti l'arrivo del mese di Ramadan e non lo possa vivere. Allah, Subhanahu wa Ta'ala, non ha (specificato) per i suoi servi alcun limite tranne la morte, cosi come Egli, Subhanahu wa Ta'ala, dice:

"Ed adora il tuo Signore fin che non ti giunga l'ultima certezza". [Al-Hijr: 99]

Cioè fino a quando ti giunga la morte, che è una certezza.

Shaykh Ibnul Uthaymin

Fatawa Ramadan, vol.2, pag.752, fatwa nr. 764
Fatawa libni Uthaymin - Kitab ad-Da'wah, vol. 1, pag. 187
 

mujahidamuslima

Salafi Muslima
Le Azioni Da Evitare Durante Il Digiuno

bismiLlahi arRahmani arRahim

Dal libro: “Digiunare a Ramadan come osservato dal Profeta”

Di Salim al-Hilali e ‘Ali Hasan ‘Ali ‘Abdul, p.47-49

Le azioni da evitare durante il digiuno

Sapendo che la persona che digiuna è uno i cui arti si trattengono dai peccati, la sua lingua dalle bugie, dai discorsi volgari e dalle falsità, il suo stomaco dal cibo e dalle bevande e le sue parti private dai rapporti sessuali. Quindi se egli parla, dice ciò che non danneggia il suo digiuno e se agisce, commette azioni che non rovinano il suo digiuno – così il suo discorso è buono e le sue azioni rette. Questo è il digiuno che è prescritto – non semplicemente astenersi dal cibo, dalle bevande e dai desideri. Così come il mangiare e il bere lo rende nullo, ugualmente i peccati interrompono la sua ricompensa, rovinando i suoi frutti e rendendolo come una persona che non ha digiunato.
Il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) incoraggiava al digiuno il Musulmano, per mostrare le nobili maniere e per stare lontani dai discorsi e dalle azioni sleali, e dal parlare maleducato e osceno.
Al Musulmano è ordinato di stare lontano da quelle cattive caratteristiche tutto il tempo e la proibizione è anche più forte mentre sta applicando l’obbligo del digiuno. Perciò il Musulmano che sta digiunando deve evitare quelle azioni che danneggiano il suo digiuno, così che possa ottenere beneficio dal suo digiuno e raggiungere la Taqwa che Allah ha menzionato:

“O voi che credete! Il digiuno è prescritto per voi come è stato prescritto per quelli prima di voi, che possiate diventare al-Muttaqun.” [Sura Al-Baqara, 183]

Il digiuno è un mezzo per ottenere Taqwa, poiché esso impedisce alcuni peccati verso cui una persona è incline, come egli (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto:
“Il digiuno è uno scudo.” Sahih, riportato da Ahmad, al-Bukhari e Muslim come ha preceduto.
Questo è stato spiegato nel capitolo sulle Virtù del Digiuno e qui, o fratello Musulmano, noi menzioneremo quelle cattive azioni da cui bisogna guardarsi allo scopo di sapere che esse sono cattive e per non caderci, ed è stato Allah che ha dato a qualcuno la saggezza per dire: “Io ho informato me stesso su ciò che è male e che non lo è, ma per evitarlo, e chiunque non conosca bene il male, invero vi cadrà.”


Falsità

Da Abu Huraira (radiAllahu ‘anhu) che disse: egli (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto “Chiunque non abbandona la falsità nella parola e nell’azione, allora Allah il Potente e il Maestoso non ha bisogno che egli lasci il cibo e il bere.” [riportato da al-Bukhari – nota del traduttore: il significato è che un tale digiuno non è accettato da Allah, come si trova in Fathul-Bari (4/117) e Faidul-Qadir (6/223-224)

L’ignorante e il discorso indecente

Da Abu Huraira (radiAllahu’anhu) che disse: egli (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto “Il digiuno non è (semplicemente astenersi) dal mangiare e dal bere, piuttosto è (astenersi) dall’ignorante e dal discorso indecente, così se qualcuno ti insulta e si comporta ignorantemente con te, allora digli “Sto digiunando, sto digiunando.” [riportato da Ibn Khuzaimah (n°1996) e altri. Il suo isnad è sahih]
Comunque un severo ammonimento è arrivato dal Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) per qualcuno che commette questi atti, quindi il sincero e fedele Messaggero che non parla per il proprio desiderio, ha detto: “Potrebbe essere che una persona che digiuna non ottenga nulla se non la fame e la sete dal suo digiuno.” [Riportato da Ibn Majah (1/539), Ad-Darimi (2/211), Ahmad (2/441, 373) e Al-Baihaqi (4/270). Il suo isnad è sahih]

Il motivo di ciò è che uno che fa queste cose non capisce le realtà del digiuno che Allah ha reso obbligatorio su di noi, perciò Allah lo punisce rifiutandogli la ricompensa. [vedere al-Lù-Lù Wa Marjan Fimattafaqa ‘Alaihish-Shaikhan (n°707) e Riyadus-Salihin (n°1215). Poiché di questo i nostri Pii Predecessori (as-Salafus-Salih) facevano una distinzione tra il proibito, dovuto a qualcosa direttamente relazionato al culto (mangiare e bere) che lo rende futile e quelle cose non relazionate ad esso direttamente (falsità), che non lo rendono futile. (riferimento a Jami’ ul-Ulum was-Hikam (p.58) di Ibn Rajab)]


Preso dal libro “Ramadan Fatawa”, volume 1, pag.90-92:

“Essere ingiuriosi mentre si digiuna”

domanda: alcune persone, mentre guidano le loro auto e stanno digiunando, fanno uso di un brutto linguaggio che induce all’insulto degli altri quando il traffico diventa attivo. Quindi, qual è il responso riguardo il loro digiuno?

risposta: per quanto riguarda il digiuno, allora è corretto poiché le affermazioni e le azioni inammissibili non invalidano il digiuno. Comunque, senza dubbio queste riducono la ricompensa e fanno perdere i suoi benefici e i suoi frutti. Da ciò che è inteso per il digiuno, è il timore di Allah (Taqwa) così come Lui (subhanahu wa Ta’ala) ha detto:
“O voi che credete! Il digiuno è prescritto per voi come è stato prescritto per quelli prima di voi, che possiate diventare al-Muttaqun (i timorati).” [Sura al-Baqara, 183]
Quindi, Allah ha spiegato la saggezza dietro l’obbligo del digiuno su di noi e cioè conseguire il timore di Allah (subhanahu wa Ta’ala). Il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto: “Uno che non abbandona il male del parlare e delle azioni, allora Allah non ha bisogno del suo abbandono del mangiare e del bere (del suo digiuno).”. Piuttosto, il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) ordinò ad uno che stava digiunando che, se qualcuno lo avesse maledetto o avesse tentato di ucciderlo, avrebbe dovuto dire: “Sto digiunando” in modo che colui che stava imprecando e insultando, fosse scoraggiato. Per questo, egli avrebbe conosciuto che uno che sta digiunando non ha risposto non per una qualsiasi debolezza, ma piuttosto per la pietà ed il timore di Allah, poiché sta digiunando. Ciò che è obbligatorio sulla persona che sta digiunando è di essere paziente e perseverante, non permettendo che questi discorsi conflittuali lo influenzino nonostante ciò che egli sente dentro. E’ confermato dal Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) che un uomo disse: “O Messaggero di Allah, consigliami.” Ed egli (sallAllahu alayhi wa sallam) rispose: “Non arrabbiarti” ed egli (sallAllahu alayhi wa sallam) ripetè questo un certo numero di volte: “Non arrabbiarti.” Perciò, quante persone sentono rimorso per quello che hanno fatto mentre erano in collera e desiderano non aver detto o fatto tali cose mentre erano arrabbiati. Ma quello che è passato non è possibile farlo tornare indietro.


Shaykh Ibn Fawzan

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“Il pettegolezzo e la maldicenza mentre si digiuna”

domanda: il pettegolezzo e la maldicenza durante il giorno nel Ramadan, rompono il digiuno?

risposta: il pettegolezzo e la maldicenza non rompono il digiuno. Ad ogni modo riducono l’effetto del digiuno. Allah (subhanahu wa Ta’ala) dice:
“O voi che credete! Il digiuno è prescritto per voi come per quelli prima di voi, che possiate diventare al-Muttaqun.” [Sura al-Baqara, 183]
Inoltre il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto: “Uno che non abbandona il male del parlare e delle azioni, allora Allah non ha bisogno del suo abbandono del cibo e del bere (mentre digiuna).”


Shaykh Ibn al-'Uthaymin

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"Cattivi discorsi durante il Mese di Ramadan"

domanda: il discorso non permesso (haram) durante il giorno in Ramadan, annulla il digiuno?

risposta: se noi leggiamo ciò che ha detto Allah (subhanahu wa Ta’ala), “O voi che credete! Il digiuno è prescritto per voi come per quelli prima di voi, che possiate diventare al-Muttaqun.” [Sura al-Baqara, 183]
Noi troviamo che la saggezza dietro l’obbligo di digiunare è raggiunger il timore di Allah (Taqwa) e l’adorazione di Allah. Taqwa è per abbandonare tutto quello che è haram e comprende tutto quello che è ordinato, consigliando tutto quello da cui bisogna guardarsi.
Il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto: “Uno che non abbandona il male del parlare e delle azioni, allora Allah non ha bisogno del suo abbandono del cibo e del bere (del suo digiuno).” Basandosi su questo, è confermato (per uno che sta digiunando) di abbandonare tutto ciò che è haram del discorso e delle azioni, quindi non spettegolare, non mentire, non dire maldicenze o cadere nel haram. Quindi, tenersi lontano dal haram e se una persona lo facesse durante tutto il mese (di Ramadan), lo troverebbe giusto per il resto dell’anno. Purtroppo, però, molte persone che digiunano non distinguono tra il tempo in cui digiunano e quello in cui non digiunano e diventa una cosa normale indugiare nel discorso haram, nelle bugie, nell’inganno e così via. Essi non sentono la pace e tranquillità del digiuno. Quelle azioni (del cattivo discorso etc.) non vanificano il digiuno ma diminuiscono la ricompensa e, possibilmente, sviano completamente la ricompensa per il digiuno.


Shaykh Ibn al-'Uthaymin
 

um muhammad al-mahdi

لا اله الا الله محمد رسول الله
Staff member
Leggere il Corano durante il Ramadhan

di Abdullah bin Salih Al-Fawzan

“Ahadith As-Siyam: Ahkam wa Adab” pag.63-65​

Abu Umamah (radiAllahu ‘anhu) riportò che il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) disse: “Recitate il Qur’an perché invero esso sarà nel Giorno del Giudizio come un intercessore per i suoi Ashab (coloro che lo leggono, lo memorizzano e lo mettono in atto).”1

Questo hadith indica le virtù della recitazione del Qur’an, la più grande delle sue ricompense e che esso intercederà per i suoi sostenitori nel Giorno del Giudizio riguardo la loro entrata nel Paradiso.

An-Nawas Ibn Sama’an (radiAllahu ‘anhu) riportò: “Ho sentito il messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) dire: Il Qur’an verrà portato il Giorno del Giudizio come anche le persone che agivano su di esso. Surat-ul-Baqara e Ali ‘Imran allora li avvicineranno.” Il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) li paragonò facendo tre esempi, che io non ho dimenticato in seguito. Egli (sallAllahu alayhi wa sallam) disse: Come se esse (le due sure) fossero due nuvole o due tettoie nere scure con la luce tra di loro o come due stormi di uccelli che stendono le loro ali in aria implorando per colui che le ha recitate.”2

Abdullah Ibn ‘Amr (radiAllahu ‘anhu) riportò che il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) disse: “Il digiuno e il Qur’an saranno intercessori per i servi nel Giorno del Giudizio. Il digiuno dirà: O mio Signore, l’ho limitato nel cibo e nel bere, perciò permettimi di intercedere per lui. E il Qur’an dirà: L’ho ostacolato dal dormire la notte, perciò permettimi di intercedere per lui. Così essi saranno accettati per intercedere.”3

Quindi è essenziale per una persona che digiuna recitare maggiormente il Qur’an durante questi giorni benedetti e notti onorate. Per davvero, c’è una speciale virtù per l’abbondanza della recitazione in questi giorni, che non si trova in nessun altro mese. Egli dovrebbe trarre vantaggio dalla nobiltà del tempo durante questo mese, nel quale Allah rivelò il Qur’an.

C’è uno speciale merito nel recitare il Qur’an nelle notti di Ramadan. Per davvero, la notte porta una fine alle indaffarate faccende quotidiane, l’entusiasmo viene risvegliato e il cuore e la lingua aumentano nella riflessione. E Allah è Colui in Cui cerchiamo assistenza.

E’ riportato che Jibril era solito incontrarsi con il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) durante ogni notte del Ramadan e studiavano il Qur’an insieme.4 Quindi se fare dhikr (ricordo di Allah) fosse meglio del Qur’an o uguale ad esso (in queste notti), loro avrebbero fatto questo tutto il tempo o in determinati momenti insieme riunendosi costantemente per quell’occasione.

Così, questo hadith illustra la precedenza dello studio del Qur’an durante Ramadan e riunirsi insieme per questa occasione oltre che rivolgersi ad uno che sia più spiccato nella sua memorizzazione.

I predecessori di questa ummah recitavano il Qur’an costantemente durante Ramadan. E quando digiunavano, si sedevano nella masajid e dicevano: “Custodiremo il nostro digiuno e non calunnieremo nessuno.”

Essi recitavano il Qur’an nelle loro preghiera e al di fuori di essa. ‘Uthman (radiAllahu ‘anhu) completava la recitazione dell’intero Qur’an una volta al giorno. Ed alcuni dei Salaf lo completavano durante le loro qiyam in Ramadan ogni tre notti. Alcuni di loro lo facevano ogni sette giorni e altri ogni dieci.

Ash-Shafi’i completava il Qur’an sessanta volte durante Ramadan, recitandolo al di fuori della preghiera.

Al-Aswad recitava il Qur’an intero ogni due notti di Ramadan.

Qatadah completava sempre il Qur’an ogni sette giorni. Egli lo faceva ogni tre giorni durante Ramadan e negli ultimi dieci giorni lo faceva ogni notte.

La loro fama riguardo ciò è nota (celebre)

Al-Hafidh Ibn Rajab (rahimahuLlah) disse: “La proibizione di recitare il Qur’an in meno di tre giorni (come affermato in un hadith) è stata menzionata soltanto in relazione all’essere fatto su una base normale. Come per gli specifici tempi che sono virtuosi, come il mese di Ramadan e specialmente le notti in cui viene cercata la notte di Al-Qadr. O quei posti che sono virtuosi, come la Makkah per uno che vi entra senza risiedervi, allora è raccomandato di recitare molto il Qur’an in quei tempi e in quei luoghi, cercando i meriti connessi al loro tempo e luogo. Questa è l’opinione di Ahmad, Abu Ishaq e altri studiosi. E le azioni degli altri indicano come è stato affermato in precedenza.”5

La persona che recita il Qur’an deve osservare la corretta etica della recitazione. Alcune di esse sono che: egli faccia la propria intenzione sinceramente per Allah, che egli reciti mentre è in uno stato di purità, che egli usi il Siwak e che lo reciti mentre riflette sul suo significato e osservando una totale consapevolezza. Allah dice:

“Un Libro, che vi abbiamo rivelato in modo che i suoi versi possano essere meditati, così che la gente dell’intelletto possa essere ricordata.”

Inoltre, dalle etichette della recitazione c’è che uno non fermi la sua recitazione per parlare con qualcun’altro. Invero, quando alcune persona siedono per recitare il Qur’an, e ci sono persone sedute accanto a loro, una maggior parte del tempo essi interromponoo la loro recitazione e parlano coi i loro vicini. Questo non è corretto in quanto ci si allontana dalla recitazione senza una valida ragione.

Ed è su quello che recita agire sul Qur’an, rendendo ammissibile il suo Halal e proibendone il suo Haram, così che il Qur’an possa essere un prova per lui nel Giorno del Giudizio ed intercedere per lui per entrare nei Giardini della delizia.


[1] Sahih Muslim

[2] Riportato da Muslim, 804

[3] Sahih Muslim, 804

[4] Al-Bukhari 1/30, Muslim 2308

[5] Lata'if-ul-Ma'arif, pag.102-103

tradotto da mujahidamuslima [possa Allah, subhanahu wa Ta'ala, perdonare i miei eventuali errori di traduzione e trascrizione]
:jazaak:
 

um muhammad al-mahdi

لا اله الا الله محمد رسول الله
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link

:salam2:

per chi fosse interessato,c'è un articolo interessante nella sezione in inglese riguardo al cibo consigliato per Suhoor ed Iftar, insomma per il Ramadhan, insh'Allah!

Eccovi il link (è il secondo post):

Spirituality and Food
 

um muhammad al-mahdi

لا اله الا الله محمد رسول الله
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:bismillah:




إِنَّا أَنزَلْنَـهُ فِى لَيْلَةِ الْقَدْرِ - وَمَآ أَدْرَاكَ مَا لَيْلَةُ الْقَدْرِ - لَيْلَةُ الْقَدْرِ خَيْرٌ مِّنْ أَلْفِ شَهْرٍ - تَنَزَّلُ الْمَلَـئِكَةُ وَالرُّوحُ فِيهَا بِإِذْنِ رَبِّهِم مِّن كُلِّ أَمْرٍ - سَلَـمٌ هِىَ حَتَّى مَطْلَعِ الْفَجْرِ



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Bismillahi-rrahmani-rrahim

1) inna anzalnahu fi laylatil-qadr

2) uama adraka ma laylatul-qadr

3) laylatul-qadri khayru-mmin alfi shahr

4) tanazzalul-mala-ikatu wa-rruhu fiha

bi idhni rabbihi-mmin kulli amr

5) salamun hiya hatta matla'il-fajr

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Nel nome di Allah il Compassionevole il Misericordioso

In verità l'abbiamo fatta scendere nella notte di Al-Qadr

E cosa ti farà comprendere cos'è la notte di Al-Qadr?

La notte di Al-Qadr è meglio di mille mesi

In essa discendono gli angeli e lo Spirito

col permesso del loro Signore per fissare ogni decreto

Essa è Pace fino al levarsi dell'alba
 

um muhammad al-mahdi

لا اله الا الله محمد رسول الله
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La Notte del Qad'r

La Notte di Al-Qadr avviene nelle ultime dieci notti di Ramadan, durante le notti dispari (21esima, 23esima, 25esima, 27esima, 29esima). Comunque gli studiosi discordano sul fatto che sia fissa in una di queste notti dispari ogni anno o che cambi ogni anno in una diversa notte dispari. Sotto ci sono le affermazioni di due grandi studiosi, Muhammad Ibn Salih Al-‘Uthaymin e Muhammad Nasir-ud-Din Al-Albani (possa Allah avere misericordia di entrambi).


La notte di Al-Qadr ha una data fissa
La migliore notte in Ramadan è la Notte di Al-Qadr, basandosi sul detto del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam): “Chiunque esegua la preghiera della notte nella Notte di Al-Qadr con fede salda e cercando ricompensa, i suoi peccati passati saranno perdonati.”1
Essa è la ventisettesima notte di Ramadan in accordo con le più sostenute opinioni. Una maggioranza dei ahadith lo conferma, incluso il hadith di Zurr Ibn Hubaysh che disse: “Ho sentito Ubay Bin Ka’ab (radiAllahu ‘anhu) dire quando gli venne detto che ‘Abdullah Ibn Mas’ud (radiAllahu ‘anhu) disse: “Chiunque esegua la preghiera della notte nella Notte di Al-Qadr con fede salda e cercando ricompensa, i suoi peccati passati saranno perdonati.” Egli (Ubay Bin Ka’ab) disse: “Possa Allah avere misericordia di lui, la sua intenzione era che la gente non diventasse pigra e si affidasse soltanto su una notte. Per Colui per il Quale nessuna divinità è degna di culto oltre a Lui, essa è davvero in Ramadan. E per Allah io so in quale notte è. E’ nella notte in cui il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) ci ordinò di eseguire la Preghiera della Notte. Essa è nella ventisettesima notte. Il suo segno è che il sole sorge nel suo giorno seguente, illuminando senza raggi.”
In una narrazione questo è dichiarato essere un detto del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam).2
[Shaykh Al-Albani, “Qiyyam Ramadan”, pag.18-19]

La notte di Al-Qadr deve essere cercata
La Notte di Al-Qadr è nelle ultime dieci notti di Ramadan, basandosi sul detto del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam): “Cercate la Notte di Al-Qadr nelle ultime dieci notti di Ramadan.” [Al-Bukhari, Muslim]
Ed essa cade in una delle notti dispari più probabilmente che nelle notti pari, basandosi sul detto del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam): “Cercate la Notte di Al-Qadr nelle notti dispari delle ultime dieci notti di Ramadan.” [Al-Bukhari]
E si avvicina alle ultime sette notti, basandosi su un hadith di Ibn ‘Umar (radiAllahu ‘anhuma) che: “Alcuni uomini tra i Compagni del Messaggero di Allah videro la Notte di Al-Qadr in un sogno durante le ultime sette notti di Ramadan. Allora il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) disse: “Vedo che tutti i vostri sogni sono in accordo (sul fatto) che essa (la Notte di Al-Qadr) sia nelle ultime sette notti. Allora chiunque voglia cercarla, la cerchi nelle ultime sette notti.” [Al-Bukhari, Muslim]
Ed è anche basato su un hadith in Muslim, da Ibn ‘Umar, che il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) disse: “Cercatela nelle ultime dieci notti, ma se uno di voi diventa debole e incapace, allora non lasci che le rimanenti (ultime) sette notti lo prevalgano.”
Tra le notti dispari, nelle ultime sette notti, essa si avvicina alla ventisettesima notte a causa del hadith di Ubay Bin Ka’ab (radiAllahu ‘anhu) che disse: “Per Allah, io so quale notte è. E’ nella notte in cui il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) ci ordinò di eseguire la Preghiera della Notte. Essa è nella ventisettesima notte.” [Muslim]
La Notte di Al-Qadr non è specificata essere in una notte fissa tutti gli anni. Piuttosto, cambia costantemente. Quindi un anno potrebbe accadere nella ventisettesima notte, ad esempio, ed un altro anno potrebbe accadere nella venticinquesima notte secondo il volere e il giudizio di Allah. Ciò che ci porta a questo è il detto del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam): “Cercatela (la Notte di Al-Qadr) quando rimangono nove notti, quando ne rimangono sette, o quando ne rimangono cinque.”
Al-Hafidh Ibn Hajr in “Fath-ul-Bari”: l’opinione più forte è che è in una notte dispari nelle ultime dieci notti e che costantemente cambia.
Allah ha nascosto la conoscenza della sua avvenuta per i Suoi servi per misericordia nei loro confronti, così che aumentino le loro azioni alla ricerca di essa durante queste onorabili notti, con la preghiera e facendo dhikr e invocazioni. Così essi accrescono ed aumentano la vicinanza ad Allah e la Sua ricompensa.
Ed Egli l’ha tenuta loro nascosta anche per una prova, per distinguere chi tra loro lotta e fa fatica per trovarla e chi invece è pigro e negligente. Questo è poiché chiunque costantemente si sforza per qualcosa, si applicherà nella sua ricerca e si preoccuperà per trovarla e conseguirla.
E forse Allah rivela il tempo della sua avvenuta ad alcuni dei Suoi servi attraverso segni e segnali, che uno sia in grado di vedere, proprio come il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) vide il suo segno che si sarebbe prostrato nel fango la mattina seguente. Così piovve quella notte ed egli pregò la mattina seguente (Fajr) nel fango.
[Shaykh Muhammad Ibn Salih Al-‘Uthaymin, “Majalis Shahr Ramadan, pag.106-107]


[1] riportato da Al-Bukhari, Muslim e altri dalla narrazione di Abu Hurayra (radiAllahu ‘anhu) e da Ahmad (5/318) dalla narrazione di ‘Ubadah Ibn As-Samit (radiAllahu ‘anhu).
[2] riportato da Muslim ed è citato in Sahih Abe Dawud (1247).


tradotto da mujahidamuslima[possa Allah, subhanahu wa Ta'ala, perdonare qualsiasi errore io abbia commesso nella traduzione e nella trascrizione del testo, inshaAllah] :jazaak:
 

um muhammad al-mahdi

لا اله الا الله محمد رسول الله
Staff member
Promemoria

Du’à per la rottura del digiuno:

"Dhahaba azh-zhama’u, wa-btallati al-`urooqu, wa thabata al-ajru in shaa’ Allah"
"La sete è arrivata e le vene sono inumidite e la ricompensa è confermata, se Allah vuole"

[Abu Dawud 2/306 e altri. Vedere “Sahih al-Jami" 4/209]

"Allaahumma, inni as’aluka birahmatika al-lati wasi`at kulli shay’in an taghfira li"
"O Allah, io chiedo per mezzo della Tua misericordia che avvolge ogni cosa, che Tu mi perdoni"

[Ibn Majah, 1/557]

Du’à per la rottura del digiuno presso la casa di qualcun altro:


"Aftara `indakum as-saa’imoona wa akala ta`aamakumu al-abraaru, wa sallat `alaykumu al-malaa’ikah"
"Possano i digiunatori rompere il loro digiuno nella vostra casa e possano i pii e i devoti mangiare il vostro cibo e possano gli angeli pregare su di voi"

[Abu Dawud 3/367 e Al-Albani lo dichiara autentico in “al-Kalim at-Tayyib”, pag.103]

Du'à per Laylatul Qadr


"Allahumma innaka 'afùwwun tuhibbu-l-'àfwa fà'fu 'annii"
"O Allah! Tu sei Colui che perdona e ami il perdono, allora perdonami"

[Ahmad, Ibn Majah, at-Tirmidhi.]
 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Gli imam prolungano la loro supplica​

Domanda:

Alcuni imam nel masajid (moschee), in Ramadan, prolungano la loro supplica, ed alcuni di loro lo accorciano. Quindi qual è il corretto ?

Risposta:

Ciò che è corretto è che essa non deve essere eccessiva e non deve essere breve. Dunque l'allungamento che è difficile sulle persone è vietato. Quando la notizia ha raggiunto il Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, che Mu'adh Ibn Jabal, radiyAllahu anhu, allungava la preghiera quando pregava con la sua gente, il Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, si arrabbiò così tanto che mai prima era stato arrabbiato in un'esortazione simile ad esso. E disse a Mu'adh, radiyAllahu anhu:

“Siete un ammaliatore, o Mu'adh ?"

Quindi, ciò che conviene è accorciare (la supplica) a ciò che è stato riferito (dal Profeta sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam), o aumentarlo perché non vi è dubbio che l'allungamento è difficile per le persone dato che li esaurisce particolarmente i più deboli tra loro. Tra le persone ci sono quelli che sono intorno a lui che non vogliono lasciare fino prima dell'imam, per cui diventa difficile per loro rimanere dietro con l'imam. Quindi il mio consiglio ai miei fratelli imam è (equilibrare) tra ciò che è lungo e ciò che è breve. Proprio come conviene lasciare a volte la supplica in modo tale che la massa generale non pensino che la supplica è obbligatoria.


Shaykh Ibnul Uthaymin

Fatawa Ramadan, vol. 2, pag. 832, fatwa nr. 829
al-Fatawa libni Uthaymin, Kitab ad-Da'wah, vol. 1, pag. 198-199
 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Pregare venti rak'ah per la preghiera di tarawih

Domanda:

È considerata contrapposizione alla Sunnah la preghiera di venti rak'ah per tarawih ?

Risposta:

Se preghiamo venti rak'ah per la preghiera di tarawih, allora ciò è considerata contrapposizione alla Sunnah. Questo perché sappiamo che la Sunnah non è così. Quanto a colui che pensa che la preghiera di tarawih sia di venti rak'ah, allora gli diciamo che si è opposto alla Sunnah.


Shaykh al-Albani

al-Hawi min Fatawa ash-Shaykh al-Albani – pag. 278
 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Una persona che non digiuna è considerata miscredente ?

Domanda:

Colui che non digiuna, anche se non è malato o altro, è considerato kafir (miscredente), nonostante il fatto che egli esegua le preghiere obbligatorie ?

Risposta:

Colui che non digiuna perché rifiuta l'obbligo è un kafir secondo il consenso. Quanto a chi non digiuna per pigrizia e negligenza allora no, però egli è in grande pericolo dato che tralascia uno dei pilastri dell'Islam, l'obbligo del quale è stato concordato.

E con Allah è tutto il successo e possa Allah inviare le preghiere e i saluti sul nostro Profeta Muhammad, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, e la sua famiglia ed i suoi compagni.



Il Comitato Permanente per le Ricerche Islamiche ed i Verdetti

Preside: Shaykh Abdul Aziz Ibn Abdullah Ibn Baz
Vicepreside: Shaykh Abdur-Razzaq Afìfì
Membro: Shaykh Abdullah Ibn Ghudayyan
Membro: Shaykh Abdullah Ibn Qu'ud

Fatawa Ramadan, vol. 2, pag. 748, fatwa nr. 759
Fatawa al-Lajnatil Da’imah lil-Buhuthil I'lmiyyah wal-Ifta, fatwa nr. 6060
 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
La superiorità delle ultime dieci notti di Ramadan e i primi dieci giorni di Dhul-Hijjah​

Domanda:

Per quanto riguarda i (primi) dieci (giorni e notti) di Dhul-Hijjah ed i (ultimi) dieci (giorni e notti) di Ramadan, quali dei due sono superiori ?

Risposta:

I (primi) dieci giorni di Dhul-Hijjah sono superiori ai (ultimi) dieci giorni di Ramadan e le ultime dieci notti di Ramadan sono superiori alle (prime) dieci notti di Dhul-Hijjah. Per quanto riguarda le (ultime) dieci notti di Ramadan allora esse sono notti di attività (nel culto), che il Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, li passava sveglio (nel culto). E all'interno di esse è Laylatul-Qadr (la Notte del Potere), che è migliore di mille mesi. Dunque chiunque risponde con diverso da questa spiegazione, allora non è possibile che egli ha fornito la prova corretta.



Shaykhul Islam Ibn Taymiyyah

Fatawa Ramadan - vol. 2, pag. 763, fatwa nr. 776
Majmu'tul Fatawa Shaykhul Islam Ibn Taymiyyah - vol. 25, pag. 287
 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
I segni di Laylatul-Qadar

Domanda:

Quali sono i segni di Laylatul-Qadar (la Notte del Decreto) ?

Risposta:

Tra i segni di Laylatul-Qadar è che è una notte calma ed il cuore del credente è felice e in pace con esso, ed egli diventa attivo nell'eseguire le buone azioni, ed il mattino successivo il sole sorge chiaramente senza nessun raggio.

Shaykh Ibnul Uthaymin

Fatawa Ramadan, vol. 2, pag. 852, fatwa nr. 841
Fatawa ash-Shaykh Muhammad as-Salih al-Uthaymin - vol. 1, pag. 563
 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Distinguere una notte particolare col culto

Domanda:

Alcune persone cercano il Laylatul-Qadar in modo che diventano attivi eseguendo le loro preghiere e le altre forme di culto sebbene non fanno altrettanto sulle altre notti in Ramadan. Per cui questo è in conformità con ciò che è corretto ?

Risposta:

No! Non è conformemente a ciò che è corretto, perché certamente il Laylatul-Qadr cambia. In modo che potrebbe essere la notte del ventisettesima, e potrebbe essere su qualunque altra notte come è stato indicato in molti ahadith. È stato confermato che il Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, ha detto: "In quell'anno il Laylatul-Qadr è stato rivelato la notte del ventunesimo". Quindi non conviene ad una persona specificare la sua posizione (nella preghiera) in una notte particolare o distinguere una notte che egli presume che sia il Laylatul-Qadr. Piuttosto, sforzarsi in tutte le ultime dieci notti proviene dalla guida del Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, perché quando le ultime dieci notti arrivavano, lui stringeva la sua cintura e svegliava la sua famiglia e trascorreva tutte esse sveglio (nel culto). Quindi, ciò che conviene per il credente prudente è sforzarsi in tutte le ultime dieci notti in modo tale che la ricompensa non lo sfugge.


Shaykh Ibnul Uthaymin

Fatawa Ramadan, vol. 2, pag. 855, fatwa nr. 844
Fiq'hul-'Ibadat libni Uthaymin, pag. 207
 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Il significato di I'tikaf

Domanda:

Vorremmo sapere cosa si intende I'tikaf ?

Risposta:

L' I'tikaf è che una persona si limita [a rimanere] nel masjid (moschea) in obbedienza ad Allah, Subhanuhu wa Ta'ala, in modo da separare se stesso dalle persone e liberarsi (dei lavori quotidiani) per impegnarsi ad adorare Allah. Ciò può avvenire in qualsiasi masjid, se si tratta di un masjid in cui la gente si riunisce per la preghiera del Jumu'ah o meno. Tuttavia, è meglio [eseguire I'tikaf) in un masjid in cui le persone si riuniscono per la preghiera del Jumu'ah, in modo che colui che sta effettuando I'tikaf non sia costretto a lasciare il masjid (in cui egli sta effettuando il I'tikaf ) per recarsi in un altro masjid per la preghiera del Jumu'ah.



Shaykh Ibnul Uthaymin

Fatawa Ramadan, vol. 2, pag. 861, fatwa nr. 846
Fiq'hul-'Ibadat, pag. 208
 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Le condizioni dell’ I'tikaf

Domanda:

Quali sono le condizioni dell’ I'tikaf, e il digiuno è uno di loro ? È ammissibile per la persona nell’ I'tikaf visitare una persona malata, rispondere ad un invito, soddisfare alcuni bisogni della famiglia, o andare al lavoro ?

Risposta:

L' I'tikaf è prescritto in un masjid in cui la preghiera congregazionale è stabilita. Se la persona in I'tikaf è da quelli su cui le preghiere di venerdì sono obbligatorie e la lunghezza del suo I'tikaf include un venerdì, allora è meglio essere in un masjid in cui le preghiere di venerdì sono stabilite. Il digiuno non è necessario (parte di esso). La Sunnah è che lui non visiti i malati durante il suo I'tikaf e che egli non risponde all'invito, né soddisfa i bisogni della sua famiglia. Egli non dovrebbe accompagnare il funerale (seguendolo) e non dovrebbe andare a lavorare fuori dal masjid. Questo è dovuto a ciò che è stato autenticato sotto l'autorità di Aishah, radiyAllahu anha, che ha detto: "La Sunnah per colui che è in I'tikaf è che egli non visita i malati né accompagna un funerale, né tocca una donna (sua moglie), né avere relazione con lei, né di allontanarsi a soddisfare un bisogno eccetto ciò che è necessario".

E con Allah sta tutto il successo e possa Allah inviare le preghiere e i saluti sul nostro profeta Muhammad, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, e la sua famiglia ed i suoi compagni.



Il Comitato Permanente per le Ricerche Islamiche ed i Verdetti

Preside: Shaykh Abdul Aziz Ibn Abdullah Ibn Baz
Vicepreside: Shaykh Abdur-Razzaq Afìfì
Membro: Shaykh Abdullah Ibn Ghudayyan
Membro: Shaykh Abdullah Ibn Qu'ud

Fatawa Ramadan, vol. 2, pag. 862, fatwa nr. 848
Fatawa al-Lajnatil Da’imah lil-Buhuthil I'lmiyyah wal-Ifta, fatwa nr. 6718

 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Lasciare il masjid per andare a mangiare o bere durante l' I'tikaf

Domanda:

È ammissibile per uno in stato dell’ I'tikaf lasciare il Haram (cioè al-Masjid al-Haram in Mecca o al-Masjid an-Nabawi in Medina) per andare a mangiare o bere ? Ed è ammissibile per lui ascendere al tetto del masjid per ascoltare le conferenze ?

Risposta:

Sì, è ammissibile per uno in stato dell’ I'tikaf in al-Masjid al-Haram (in Mecca) o diverso da esso, lasciare il masjid per andare a mangiare o bere, se egli non è in grado di portare queste forniture al masjid. Ciò perché questo è qualcosa che è necessario, proprio come avrebbe bisogno di lasciare a rispondere alla chiamata della natura e, allo stesso modo, dovrebbe andare per effettuare il ghusl se è nella condizione di janabah (come nel caso della persona che ha un sogno bagnato).
Per quanto riguarda l'ascensione al tetto del masjid, allora anche questo non influisce (il suo I'tikaf) perché lasciare il masjid da qualunque delle porte di uscita, intendendo da esso ritornare al masjid procedendo al tetto è soltanto una questione di pochi passi. Quindi, non vi è danno in questo.


Shaykh Ibnul Uthaymin

Fatawa Ramadan, vol. 2, pag. 879, fatwa nr. 867
al-Fatawa libni-Uthaymin, Kitab ad-Da'wah - vol. 1, pag. 205-206
 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Quando una persona in I'tikaf finisce il suo I'tikaf

Domanda:

Per una persona in I'tikaf quando finisce il suo I'tikaf, dopo il tramonto della notte prima dell’Eid o dopo il Fajr del giorno di 'Eid ?

Risposta:

La persona in I'tikaf finisce il suo I'tikaf una volta finito il Ramadan ed esso finisce col tramonto del sole nella notte prima dell’ 'Eid. Egli entra in stato di I'tikaf al tramonto che precede il ventesimo giorno di Ramadan. Questo dato che le ultime dieci notti di Ramadan iniziano dal tramonto della notte prima del ventesimo giorno di Ramadan e terminano al tramonto della notte prima di 'Eid.

Shaykh Ibnul Uthaymin

Fatawa Ramadan, vol. 2, pag. 872, fatwa nr. 859
Fatawa ash-Shaykh Muhammad as-Salih al-Uthaymin - vol. 1, pag. 551
 

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
La sentenza per la negazione del Zakatul-Fitr

Domanda:

Qual è la sentenza per la negazione del Zakatul-Fitr, e come il negatore deve essere trattato ?

Risposta:

La sua negazione non è ammissibile (muharram)! Perché è uscita da ciò che il Messaggero di Allah, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, ha legiferato, come ha appena preceduto il hadith di Ibn Umar, radiyAllahu anhuma: "Il Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, ha legiferato Zakatul-Fitr...", ed è noto che andando fuori da ciò che è obbligatorio non è ammissibile (haram), e facendo così è peccato e disubbidienza.



Shaykh Ibnul Uthaymin

Fatawa Ramadan, vol. 2, pag. 903, fatwa nr. 887
Fatawa ash-Shaykh Muhammad as-Salih al-Uthaymin - vol. 1, pag. 213
 
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