Punti di beneficio che riguardano gli ahadith del Messaggero

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Punti di beneficio che riguardano gli ahadith del Messaggero (sallAllahu aleyhi wa sallam)
Da Shaykh ‘Abdul-‘Aziz ar-Rajihi [1]

La metodologia dei muhadithin (gli studiosi degli ahadith)

I quattro Sunan (Abu Dawud, At-Tirmidhi, An-Nasa'i, e Ibn Majah), il Musnad di Imam Ahmad, e il Sunan di Ad-Darimi, tutti questi contengono ahadith che sono Sahih (autentici), Hasan (buoni), e Da'if (deboli). Perché loro non l'hanno reso una condizione che i loro libri contenessero soltanto ahadith che sono Sahih come hanno fatto Al-Bukhari e Muslim. Piuttosto, il loro intento era quello di raccogliere tutti gli ahadith che riguardavano una questione particolare. Allo stesso modo sono quelli altri quali il Musnad di At-Taylasi e i tre Ma'ajim di at-Tabarani. Per quanto riguarda la Muwatta di Imam Malik, contiene ahadith che sono Sahih, Hasan, e Da'if.

Pregare con le scarpe

- "Pregate con le vostre scarpe". [2] Il comando in questo caso non è un obbligo, ma piuttosto è una raccomandazione (istihbab). Ciò che indica che non è un obbligo è il fatto che: "Il Profeta (sallAllahu aleyhi wa sallam) pregava a piedi nudi e anche con le scarpe." [3]

Fare il bagno (ghusl) quando si entra in Islam

-Il hadith di Qays (ibn ‘Asim) è Sahih [4] e indica che è consigliabile per il miscredente di fare un bagno quando entra in Islam, tuttavia non è obbligatorio, perché molte persone hanno accettato l'Islam il giorno quando venne conquistata Mecca e il Profeta (sallAllahu aleyhi wa sallam) non comandò loro di fare il bagno. Quindi, questo dimostra che non è wajib (obbligatorio).

Perfezionare il proprio Islam

-Il hadith: "Chi fa il bene in Islam non sarà ritenuto responsabile per le opere che ha fatto nella jahiliyyah (cioè prima di diventare musulmano). E chi fa il male in Islam sarà ritenuto responsabile per i suoi peccati passati e presenti". [5] Fare il bene in Islam significa che si è pentito dello Shirk e dei peccati, e fare del male in Islam significa che si è pentito dello Shirk, ma non dei peccati, e in questo caso questo pentimento cancella lo Shirk. Quanto ai peccati che una persona non si è pentita e continua a commetterli dopo aver accettato l'Islam, allora lui sarà ritenuto responsabile per questi peccati che ha commesso essendo musulmano e prima della sua accettazione dell'Islam.

Il motivo per cui gli studiosi menzionano a volte ahadith deboli nei loro libri

-Al-Hafidh Ibn Kathir, Ibn Qayyim e diversi da loro hanno menzionato a volte ahadith senza prestare molta attenzione alla loro autenticità, e forse questo è dovuto al fatto di una delle due ragioni:

1. Ci sono altri ahadith che rafforzano quel hadith o
2. Si tratta di un hadith che incoraggia verso il bene o ammonisce contro il male, e c'è quindi un certo margine di manovra che può essere preso per quanto riguarda loro.

Lo stato di un musulmano che combatte un altro musulmano

-Il disaccordo apparente tra il hadith che afferma: "Ogni volta che le spade di due musulmani si incontrano, allora l'assassino e chi è stato ucciso sono entrambi nel Fuoco", [6] e il versetto: "Se due gruppi di credenti combattono tra loro, riconciliateli", [7] può essere conciliato comprendendo che il versetto descrive chi lotta basandosi sull'ijtihad, come ciò che si è verificato tra 'Ali e Mu'awiyyah, che Allah sia soddisfatto di entrambi. Mentre il hadith fa riferimento a coloro che hanno combattuto a causa della partigianeria cieca, il nazionalismo/tribalismo o i desideri.

La correzione del male

-Ci sono due questioni che riguardano il hadith di Abu Sa'ìd: "Colui che vede un male, lo deve cambiare con la sua mano, e se non può, lo deve cambiare con la sua lingua, e se non può, lo deve odiare nel suo cuore, e questo è il più debole iman". [8]

1. Chi non odia il male nel suo cuore non significa che egli è un kafir, piuttosto ciò significa che questa persona è peccaminosa.

2. La frase 'il più debole iman' si riferisce alla sua obiezione a quel male particolare, non che in generale questa persona ha iman debole. In realtà, questa persona potrebbe avere iman forte perché era contrario a questo male nel suo cuore mentre egli non poteva correggerlo con la sua mano o la sua lingua, e in questo caso ha adempiuto ciò che è wajib su di lui, quindi lui non è una persona di iman debole.

Il morto non può sentire, tranne in tre casi:

-Il morto non può sentire, Allah l'Altissimo dice:

"In verità, non puoi far sentire i morti...", [9]

e

"Mentre tu non puoi far sentire coloro che sono nelle tombe". [10]

Tuttavia, ci sono tre casi (in cui il morto può sentire) basati sugli ahadith che fanno un'eccezione per questa regola:

1. Quando il Profeta (sallAllahu aleyhi wa sallam) ha chiamato i mushrikin con i loro nomi, quelli che erano stati uccisi durante la battaglia di Badr. Così egli (sallAllahu aleyhi wa sallam) disse ai Sahabah: "Mi sentono come mi sentite voi tutti, ma è solo che non possono rispondere." [11]

2. Quando una persona è sepolto e sente i passi di coloro che hanno partecipato al suo funerale, come si narra nel hadith: "Veramente sentono il fruscio delle vostre scarpe." [12]

3. Quando la persona è interrogata nella sua tomba dai due angeli: Chi è il suo Signore, qual è la sua Religione, e chi è il suo Profeta? In questo caso l'anima ritorna al corpo in modo da poter ascoltare e rispondere.


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Note

[1] Shaykh ‘Abdul-‘Aziz ar-Rajihi (nato nel 1360H) è stato uno dei più illustri studenti di Shaykh Ibn Baz. Attualmente vive e insegna a Riad. Adattato dal suo sito: www.sh-rajhi.com
[2] Sahihul-Jami’ (n. 3790)
[3] Sahih Ibn Majah (n. 850)
[4] Si allude al hadith che è narrato in Sunan Abu Dawud (n. 550) in cui si afferma che quando Qays ha accettato l'Islam, il Profeta (sallAllahu aleyhi wa sallam) gli ordinò di fare un bagno (ghusl).
[5] Muslim (n. 120)
[6] Al-Bukhari (n. 31)
[7] Suratul-Hujarât, 49:9
[8] Muslim (n. 49)
[9] Suratun-Naml, 27:80
[10] Surah Fâtir, 35:22
[11] Muslim (n. 2873)
[12] Al-Bukhari (n. 1338)


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