Ricordando il Hadith Profetico

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Ricordando il Hadith Profetico​

La Metodologia della Chiamata ad Allah

Da Ibn Abbas, radiyAllahu ‘anhuma, che quando il Messaggero, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, inviò Mu'adh a Yemen, gli disse:

"In verità, stai andando ad un popolo che sono dalla gente del Libro (Ahlul Kitab). Quindi, che sia la prima cosa in cui li chiamerai la testimonianza che nessuno ha diritto di essere adorato tranne Allah (e in un'altra narrazione: che scelgono Allah per il culto). E se ti obbediscono in ciò, allora informali che Allah ha obbligato su loro le cinque preghiere ogni giorno e notte. E se ti obbediscono in ciò, allora informali che Allah ha obbligato su loro lo versamento del Zakat che viene preso dai ricchi e viene dato ai poveri. E se ti obbediscono in ciò, allora evita di prendere il meglio dei loro beni e temi la supplica di una persona oppressa perché non vi è schermo tra la sua supplica ed Allah".
[1]


Il narratore del Hadith:

Il narratore del Hadith è ‘Abdullah Ibn ‘Abbas Ibn Abdul-Mutallib al-Hashimi, il cugino paterno del Messaggero di Allah, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, conosciuto come Al-Hibr (l'inchiostro), Al-Bahr (il mare) dovuto alla sua vasta conoscenza. Egli è stato uno dei più prolifici narratori tra i Sahabah, tra i servi di Allah ('Abadilah) e dai giuristi tra i Compagni. Morì nel 68 H., possa Allah essere soddisfatto con lui.

Il significato del Hadith:

Questo hadith chiarifica i passi necessari che il chiamante ad Allah è obbligato seguire. Quindi, il primo passo obbligatorio con il quale inizia la sua chiamata è il Tawhid, scegliere Allah solo per il culto e stando lontano dal Shirk minore e maggiore. Ciò è stabilita dalla testimonianza "La ilaha il-lAllah, Muhammadan Rasulullah" (nessuno ha diritto di essere adorato tranne Allah e Muhammad è il Messaggero di Allah).

Il significato inteso di questa testimonianza è che il culto, in tutte le sue forme, è un diritto che spetta ad Allah solo, e nessun'altro tranne Lui merita nulla da esso, né un angelo vicino a Lui, né un Profeta inviato, né un uomo giusto, né una pietra, né il sole, né la luna.

Cosicché, non devi supplicare nessun'altro eccetto Allah solo, l'aiuto non deve essere cercato da nessuno eccetto Lui, non devi appoggiarsi, temere e sperare da nessun'altro, tranne che da Allah.

E chiunque dirige questi o altri tipi di culto verso qualcuno oltre ad Allah, allora ha commesso Shirk ad Allah. E chiunque commette Shirk ad Allah, Allah gli ha proibito il Paradiso e la sua dimora è il Fuoco e per gli oppressori (cioè quelli che commettono Shirk) non vi sarà alcun aiutante.

Non è sufficiente semplicemente pronunciare La ilaha il-lAllah. Piuttosto, è necessario conoscere il suo significato, agire conformemente con le sue esigenze ed adempiere le sue condizioni, che sono sette:

1. La Conoscenza, la quale rimuove l' Ignoranza.

2. La Certezza, la quale rimuove il Dubbio.

3. L' Accettazione, la quale rimuove il Rigetto.

4. La Sottomissione, la quale rimuove l' Abbandono.

5. La Sincerità, la quale rimuove il Shirk.

6. La Veridicità, la quale rimuove la Falsità.

7. L' Amore, la quale rimuove ciò che lo contraddice.

Il significato inteso della testimonianza "Muhammad è il Messaggero di Allah" è di avere conoscenza del suo significato ed agire conformemente con le sue esigenze. Allo stesso modo, non è semplicemente pronunciandola, piuttosto essa è credere e testimoniare alla verità di tutto ciò che ci ha informati lui; obbedendoli in qualunque cosa che ci ha ordinati; evitare tutto ciò che ci ha proibito; ed adorare Allah solo con ciò che ha prescritto con la lingua del nobile Messaggero, senza seguire i desideri e le innovazioni.

Dunque, è obbligatorio su ogni musulmano conoscere il significato delle due testimonianze con la corretta comprensione ed agire conformemente con le loro esigenze. Ciò è composto dall' affermazione, la fede e l'azione conformemente a ciò che è venuto il Messaggero, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, con il Libro e la Sunnah, ogni cosa che è legato con il credo, il culto ed i regolamenti in tutti gli aspetti della vita.


I Benefici del Hadith:

1. Il Tawhid è il fondamento dell' Islam.

2. Il pilastro più importante dopo il Tawhid è il compimento della preghiera.

3. Il pilastro più importante dopo la preghiera è lo Zakat, dare una parte dovuto della ricchezza.

4. L' Imam (il dirigente) è la persona che è responsabile della raccolta e la distribuzione del Zakat, lui stesso o tramite un suo rappresentante.

5. Il hadith contiene la prova che è sufficiente pagare lo Zakat a qualunque delle categorie di persone tra quelli che sono autorizzati a riceverlo.

6. Non è ammissibile dare lo Zakat ai ricchi.

7. Il hadith contiene una proibizione per la persona che raccoglie lo Zakat a prendere i beni più preziosi che possiedono le persone.

8. Il hadith contiene un ammonimento da tutti i tipi di oppressione.

9. Il hadith contiene la prova per l'accettazione di un rapporto da una persona dritta nelle questioni del credo e le azioni obbligatorie.

10. Il hadith contiene la prova che il chiamante (da’i) deve iniziare con ciò che è più importante e poi passare a quella che segue nella importanza.


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[1] Trasmesso da Bukhari (Kitabuz-Zakat, nr. 1395 e 1458), Muslim (Kitabul-Iman, nr. 31), an-Nasa’i (Kitabuz-Zakat, vol. 5, p. 3), Ibn Majah (Kitabuz-Zakat, nr. 1873, vol. 1, p. 568), ad-Darimi (Kitabuz-Zakat, nr. 1662, vol. 1, p. 318) e Ahmad (vol. 1, p. 233).

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Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
I Meriti dell' Aqidah di Tawhid

I Meriti dell' Aqidah di Tawhid

Da Ubadah bin Samit, radiyAllahu anhu, il quale ha detto che il Messaggero, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, ha detto:

"Chiunque testimonia che nessuno ha diritto di essere adorato tranne Allah solo, senza partner, e che Muhammad è il Suo servo e il Suo Messaggero; e che 'Isa (Gesù) è servo di Allah e il Suo Messaggero e la Sua Parola che ha pronunciato a Maryam ed un'anima (creata) da Lui, e che il Paradiso è vero e il Fuoco è vero, Allah ammetterà lui in Paradiso in conformità con le sue opere".
[1]

Il narratore del Hadith:

Ubadah bin Samit al-Ansaari era uno dei Sahaba che hanno partecipato nella promessa di 'Aqaba (nella prima e seconda) col Messaggero, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, e ha assistito anche nel resto delle battaglie con lui, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam. Egli è stato un sapiente del Corano in Medina e poi in Sham. È morto in Gerusalemme nell'anno 32 H., possa Allah essere soddisfatto con lui.

Il significato del Hadith:

Questo hadith contiene cinque questioni. Chiunque crede in loro e agisce su ciò che è indicato nel hadith, interiormente (col cuore) ed esteriormente (con parole e azioni), entrerà nel Paradiso.

Il primo: "Chiunque testimonia che nessuno ha diritto di essere adorato tranne Allah solo e senza partner" - significa che il servo crede in Allah con veridicità e certezza, riconoscendo l' Unicità di Allah, l'Altissimo, e si distacca completamente dal culto ad altri oltre a Lui.
Egli agisce su ciò che è indicato dalla testimonianza che nessuno ha diritto di essere adorato tranne Allah, seguendo gli ordini di Allah ed evitando le Sue proibizioni nelle parole e nelle azioni.

Il secondo: La testimonianza che "Muhammad è il Messaggero di Allah" significa che il servo crede fermamente, senza avere alcun dubbio che Muhammad è il Messaggero di Allah. Allah l'ha inviato per le due creature che sono obbligati a praticare l' Islam (al thaqalayn), i jinn e gli uomini, con un messaggio comprensivo e perfetto. Questa testimonianza include credere che egli, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, è il Sigillo dei Profeti, che il suo è il messaggio finale e che è servo dai servi di Allah, che lo ha onorato a trasmettere il Suo messaggio al mondo. Cosicché, il servo deve testimoniare alla verità di tutto ciò che ci ha informati, obbedirli in qualunque cosa che lui ci ha ordinati ed evitare qualunque cosa che lui ha proibito.

Il terzo: Il credo che "'Isa è uno dei servi di Allah e uno dei Suoi messaggeri". È il credo che 'Isa non è figlio venuto dalla fornicazione, come gli ebrei pretendono, e non è Allah o il figlio di Allah o il santo spirito, come i cristiani pretendono. Piuttosto è un servo dai servi di Allah, che lo ha inviato ai Bani Israele (ebrei), chiamarli al culto di Allah solo. E invero Allah creò 'Isa dalla parola "Sii" nella forma delle creature ed è un'anima dalle anime che Allah ha creato:

"In verità, per Allah Gesù è simile ad Adamo che Egli creò dalla polvere, poi disse: "Sii" ed egli fu". [Âl 'Imrân: 59]

Il quarto: "Il Paradiso (Jannah) è vero" - significa il credo che il Jannah che Allah ha creato per i servi ubbidienti dai Suoi servi è un fatto stabilito, esso esiste ed è una realtà di cui non vi è alcun dubbio. È la dimora finale ed eterna per i credenti ed i seguaci del Suo Messaggero.

Il quinto: "Il Fuoco (Jahannam) è vero" - è il credo che il Fuoco che Allah ha promesso ai miscredenti e agli ipocriti è una realtà stabilita di cui non vi è alcun dubbio. Allah l'ha preparato per chiunque non crede in Lui, Lo rifiuta e Lo disubbidisce.

Chiunque crede in queste cinque questioni, ed afferma ed agisce conformemente con le loro esigenze, allora Allah lo ammetterà nel Paradiso, anche se sbaglia ed ha dei peccati, e questo è dovuto al suo Tawhid e alla sincerità di adorare Allah solo.


I Benefici del Hadith:

1. Il hadith indica la suprema eccellenza del Tawhid di Allah e che questo Tawhid è causa per espiare i peccati.

2. L'estensione della munificenza e la misericordia di Allah per i Suoi servi.

3. Il Suo detto su Muhammad "Il Suo servo e il Suo Messaggero" contiene una realizzazione dei diritti che i Profeti, particolarmente Muhammad, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, meritano senza esagerazione e senza negligenza.

4. I peccatori tra i muwahhidin (quelli che adorano Allah solo) non rimarranno nel Fuoco dell' Inferno per sempre.

5. Il hadith indica l'obbligo di credere nel Paradiso e nel Fuoco.


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[1]Trasmesso da Bukhari (Kitabul-Anbiya, nr. 3435), Muslim (Kitabul-Iman, nr. 46 e 47) e Ahmad (Vol. 5, p. 314).

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Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Il Diritto di Allah sui Suoi servi

Il Diritto di Allah sui Suoi servi

Da Mu'adh ibn Jabal, radiyAllahu anhu, che ha detto:

"Passeggiavo col Messaggero di Allah su un asino e mi disse: "Lei conosce il diritto di Allah sui Suoi servi e il diritto del servo su Allah ?"

Io dissi: "Allah e il Suo Messaggero ne sanno di più".

Lui disse: "Il diritto di Allah sui Suoi servi è che dovrebbero adorarLo solo e non associando niente a Lui, e il diritto dei servi su Allah è che Egli non punisca nessuno che non associa niente a Lui".

Io dissi: "O Messaggero di Allah, non dovrei informare le persone ?" Lui disse: "Non li informa perché si appoggeranno su questo".
[1]


Il narratore del Hadith:

Egli è Mu'adh bin Jabal bin Amr bin Aws al-Ansari al-Khazraji, Abu 'Abdur Rahman. È un famoso compagno che ha assistito alla battaglia di Badr e quelle che si sono verificate dopo. Era tra le persone più apprezzati per la conoscenza e le sentenze del Corano. È morto nell'anno 18 H. in Sham durante l'epidemia di Amwas.

Il significato del Hadith:

In questo hadith il Messaggero di Allah, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, ha spiegato lo scopo per cui Allah ha creato le creature, che è scegliere Allah solo per il culto e la sincerità verso Lui. In verità questo è un grande diritto da attribuire solo ad Allah, il Creatore Onnipotente, il Munifico e il Misericordioso. Allo stesso modo, il nobile Messaggero, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, ha spiegato la ricompensa che i servi meriterebbero da Allah se hanno compiuto questo grande obbligo (la sincerità di culto), cioè che li preserverà dalla punizione del Fuoco e li ammetterà nei giardini benedetti del Paradiso.

Un credente è lieto di questa cosa e si rallegra a causa di essa, questo è il motivo per cui Mu'adh chiese l'autorizzazione del Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, dicendo: "Non dovrei informare le persone ?". Tuttavia, il Messaggero l'ha proibito a fare questo per il bene della sua Ummah e dal suo amore per loro di fare buone azioni e quelle cose che li portano più vicini ad Allah, in modo che possono competere fra loro e quindi raggiungere un elevato grado da Allah dovuto a quest'ansia, questa lotta e questa rivalità reciproca.

Al contrario di questo, se si astenessero da fare buone azioni e si fidassero sui simili di questa promessa, allora perderebbero molto di buono e una grande ricompensa.

I Benefici del Hadith:

1. La saggezza del Messaggero di Allah, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, nell'insegnamento, dal momento che ha iniziato il suo insegnamento con una domanda in modo che esso si infilasse nella mente e compreso meglio da colui che imparava.

2. Il hadith mostra l'umiltà del Messaggero di Allah, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, ed i suoi bei modi, perché stava guidando l'asino col suo compagno che era dietro di lui.

3. Il hadith contiene una chiarificazione del più grande dei diritti di Allah sui Suoi servi, che è quello di stabilire il Tawhid e sceglierLo da solo per il culto.

4. Il hadith mostra la grazia di Allah sui Suoi servi, perché assegna la migliore delle ricompense a coloro che compiono questo diritto.

5. Il hadith contiene una raccomandazione di informare il musulmano con ciò che soddisfa Allah.

6. Il hadith contiene timore di affidamento sulla misericordia espansiva di Allah, perché questo affidamento nuoce molti di coloro che sono ignoranti.


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[1] Trasmesso da Bukhari (Kitabul-Libas, nr. 5967), Muslim (Kitabul-Iman, nr. 48-51, 53), Tirmidhi (Kitabul-Iman, n. 2643, vol. 5, p. 26), Ibn Majah (Kitabuz-Zuhd, nr. 4269, vol. 12, p. 1435) e Ahmad (vol. 3, p. 260-261).

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Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Hadith nr. 4

Il divieto di cercare benedizione dagli alberi e cose simili

Da Abu Waqid al-Laythi, radiyAllahu anhu, che ha detto:

"Siamo partiti col Messaggero di Allah a Hunayn e noi avevamo appena lasciato la miscredenza. I mushrikin (politeisti) avevano un albero che consacravano ed appendevano le loro armi su. Loro chiamavano esso "Dhat Anwat". Così siamo passati da un albero ed abbiamo detto: "O Messaggero di Allah, nomina per noi un Dhat Anwat, come essi hanno un Dhat Anwat".

Così, il Messaggero di Allah disse: "Allahu Akbar ! Giuro su Lui, nella Mano del Quale è la mia anima, in verità ciò che avete detto è proprio come i Bani Isra'il dissero a Musa:

«O Mosè, dacci un dio simile ai loro dèi ». Disse: « In verità siete un popolo di ignoranti». [Al-A'râf: 138]

In verità, seguirete le vie di quelli prima di voi".
[1]

Il narratore del Hadith:

Lui è Abu Waqid al-Laythi, il quale discende da Layth bin Abd Manaf. È detto che il suo nome è al-Harith bin Malik, mentre altri dicono Ibn Auf. Molte persone hanno narrato da lui ed ha due hadith nel Sahihul Bukhari e Muslim. È detto che ha partecipato nella battaglia di Badr ed è detto che era tra i musulmani che ha partecipato nella conquista di Mecca. È morto nell'anno 68 H. quando aveva 85 anni.

Il significato del Hadith:

C'erano nell'esercito del Messaggero, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, nella battaglia di Hunayn, anche quelli che erano entrati recentemente in Islam. Non erano ancora saldamente in Islam e non avevano ottenuto la comprensione delle credenze ed i concetti fondamentali della dawah Islamica, dovuto al fatto che avevano lasciato recentemente la Jahiliyah e il Shirk. Quindi, sono passati da persone dai Mushrikin che si dedicavano intorno ad un albero, cercando benedizioni da esso e glorificandolo. E quando quei nuovi musulmani videro loro (i mushrikin) facendo questo, chiesero al Messaggero di Allah di nominare un albero per loro su cui potrebbero appendere le loro armi per cercare delle benedizioni da esso e non per adorarlo. Loro pensarono che l' Islam consentisse questo modo di cercare benedizione e tramite questo potrebbero assicurare la vittoria sui loro nemici.
Il Messaggero di Allah si spaventò da questa richiesta sorprendente così disse questa grande dichiarazione, che è una lezione per l' Ummah affinché prendesse nota fino al Giorno del Giudizio:

"Allahu Akbar! Giuro su Lui, nella Mano del Quale è la mia anima, in verità ciò che avete detto è proprio come i Bani Isra'il dissero a Musa:

«O Mosè, dacci un dio simile ai loro dèi ». Disse: « In verità siete un popolo di ignoranti». [Al-A'râf: 138]

Cos' è più appropriato per i musulmani che fare attenzione a percepire questa lezione ? Cos' è più appropriato, soprattutto per i sapienti, che parlare con questa dichiarazione potente e risuonante in presenza del grande pubblico contro la loro imitazione di quelli che cercano benedizioni dai viventi, dai morti, dagli alberi e le pietre, pensando che questo sia da Islam ?

Tali atti sono abbelliti a loro dagli individui che non temono Allah e non sperano in Lui nell'Ultimo Giorno, gente che sono schiavi della ricchezza e dello status. Essi sfruttano la simpatia degli ignoranti e ingenui e così rigirano le persone sulla falsità e li esortano per lottare la verità e il Tawhid.

I Benefici del Hadith:

1. Il divieto di assomigliare alle persone della Jahiliyah.

2. Il Profeta paragonò la loro richiesta a quella dei Bani Isra'il.

3. Un'azione per cui i Bani Isra'il erano biasimati è anche un'azione per cui questa Ummah è biasimata.

4. Questo hadith chiarifica un principio che indica il divieto di qualcosa apparentemente piccola ma che potrebbe condurre a qualcosa di grave (ad esempio, il Shirk).

5. Contiene uno dei segni della profezia, dovuto all'evento della gente che segue le vie di quelli prima di loro, proprio come informò il Profeta, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam.

6. Contiene il timore dal Shirk e che l'uomo potrebbe abbellire qualcosa pensando che lo avvicina ad Allah sebbene è la cosa più grave che lo allontana dalla Sua misericordia e lo avvicina al Suo dispiacere.



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[1] Trasmesso da Ahmad (vol. 5, p. 228), at-Tirmidhi (Kitabul-Fitan, nr. 2180, vol. 4, p. 475) che l’ha autenticato, Abdur Razaq (vol. 11, nr. 329, p. 20763), Ibn Jarir (vol. 9, p. 45-46), Ibn Mundhar (vedi: ad-Durrul-Manthur, vol. 3, p. 533), Ibn Abi Hatim (ibid), ed at-Tabarani (vol. 3, p. 275, nr. 3290-3294).

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Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Hadith nr. 5

La conseguenza di supplicare altri che Allah, l' Altissimo

Da Ibn Mas'ud, radiyAllahu anhu, che il Messaggero di Allah, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, ha detto:

"Chiunque muore mentre supplica altri che Allah come rivali (a Lui), entrerà nel Fuoco".
[1]

E da Jabir, radiyAllahu anhu, che il Messaggero di Allah, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam, ha detto:

"Chiunque incontra Allah senza associare qualche cosa a Lui entrerà nel Paradiso, e chiunque incontra Allah associando qualche cosa a Lui entrerà nel Fuoco".
[2]

I narratori degli Ahadith:

Abdullah bin Mas'ud bin Ghafil bin Habib al-Hudhayli, Abu Abdur-Rahman, uno dagli as-Sabiqun al-Awalun (tra i primi ed eminenti che abbracciarono l' Islam) ed uno dei sapienti più famosi tra i Compagni. Le sue virtù sono numerose ed Umar l'ha nominato come governatore di Kufah. È morto in Medina nell'anno 32 H.

Jabir bin Abdullah bin Amr bin Hiram, al-Ansari, poi as-Salumi, il quale era Compagno e il figlio di un Compagno. Egli ha combattuto 19 battaglie con il Messaggero di Allah, sal-lAllahu aleyhi wa sal-lam. È morto in Medina nell'età di 70 anni.


Il significato degli Ahadith:

Il hadith spiega lo status della supplica (du'a), e che è dai più grandi tipi di culto e dai più grandi dei diritti di Allah, in modo tale che se lo servo lo dirige ad altri che ad Allah, allora diventa un mushrik (politeista). Egli ha preso un rivale ed uguaglia ad Allah in Uluhiyah e nel Suo diritto di essere adorato solo. E questo è ribellione contro Allah e opposizione e negazione ai Suoi Profeti e Messaggeri, la dawah e il messaggio dei quali interamente concordava sull'obbligo di scegliere Allah solo per il culto, ed il più grande aspetto del culto è la supplica.

Il Messaggero di Allah ha detto: "La supplica è culto (ibadah)".

Ed Allah, l' Altissimo, ha detto:

"Invocate il vostro Signore umilmente e in segreto. Egli, in verità, non ama i trasgressori".
[Al-A'râf: 55]

Ed Egli, l' Altissimo, ha detto:

"Il vostro Signore ha detto: “InvocateMi, vi risponderò". [Al-Ghâfir: 60]

Ed Egli, proibendo la supplica ad altri che Lui, ha detto:

"E non invocare, all'infuori di Allah, chi non ti reca né beneficio, né danno. Se lo facessi, saresti uno degli ingiusti". [Yûnus: 106]

Ed Egli ha detto:

"Non invocare assieme ad Allah un'altra divinità, ché saresti tra i dannati". [Ash-Shu'arâ': 213]

Quindi, supplicando altri che Allah, allora stai riconoscendo l' Uluhiyah a quello supplicato. E in Allah cerchiamo rifugio da questo.

Allah, l' Altissimo, ha detto rimproverando i Mushrikin:

"Questo [avviene] perché quando Allah, l'Unico, era invocato, restavate increduli e quando invece Gli attribuivano associati credevate [in essi]. Il Giudizio appartiene ad Allah, l'Altissimo, il Grande. Egli è Colui Che vi mostra i Suoi segni e vi fa scendere dal cielo una provvidenza. [Ma] se ne ricorda solo chi torna a Lui pentito. Invocate Allah e rendetegli un culto puro, nonostante ciò spiaccia ai miscredenti".
[Al-Ghâfir: 12-14]

Ed Egli, l' Altissimo, ha detto giudicando come sviati e falliti coloro che supplicano altri che Allah:

"E chi è più sviato di colui che invoca, all'infuori di Allah, chi non saprà rispondergli fino al Giorno della Resurrezione? Essi non hanno neppure coscienza dell'invocazione che viene loro rivolta, e quando gli uomini saranno riuniti, saranno loro nemici e rinnegheranno la loro adorazione".
[Al-'Ahqâf: 5-6]

Ed Allah, l' Altissimo, ha detto:

"Questi è Allah, il vostro Signore: appartiene a Lui la sovranità, mentre coloro che invocate all'infuori di Lui non posseggono neppure una pellicola di seme di dattero. Se li invocate non odono la vostra invocazione e se mai la udissero non saprebbero rispondervi. Nel Giorno della Resurrezione, rinnegheranno il vostro associare. Nessuno può informarti come Colui Che è il Ben Informato". [Fâtir: 13-14]

E da questi testi e dai loro simili che si trovano nel Nobile Corano e nella Sunnah purificata: l'importanza della du’a (la supplica) ed il suo status nell' Aqidah Islamica diventa chiaro a colui che Allah gli ha aperto la visione, illuminato il cuore ed allargato il petto.

E dovuto a questo stato, Allah ha promesso che chiunque non si sottomette a Lui tramite la supplica entrerà nel Fuoco, umiliato e disonorato. Egli ha detto:

"Coloro che per superbia non Mi adorano, entreranno presto nell'Inferno, umiliati".
[Al-Ghâfir: 60]

E a colui che supplica altri che Allah è stato promesso il Fuoco, come si verifica nel hadith:

"Chiunque muore mentre supplica altri che Allah come rivali (a Lui), entrerà nel Fuoco".


I Benefici del Hadith:

1. Lo status della supplica nell' Islam e che è il più grande di tutti i tipi di culto ad Allah.

2. La supplica ad altri che Allah è Shirk maggiore e grande trasgressione.

3. Colui che supplica altri che Allah ha come ricompensa solo il Fuoco, se muore in quello stato.



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[1] Trasmesso da Bukhari (Kitabut-Tafsir, nr. 4497)

[2] Trasmesso da Muslim (Kitabul-Iman, nr. 151-152)

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Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
:salam2:

Alhamdulillah, li trovo utilissimi per tutti questi hadith con le relative spiegazioni, ma solo questi 5 ho trovati tradotti in albanese, perciò volevo chiedere se qualche fratello o sorella è disposto - Ramadan permettendo - a tradurre gli altri dall'inglese perché in inglese sono disponibili altri 14 e sono reperibili in questa pagina: http://www.salafipublications.com/sps/ cercando su "Search" la frase Mudhakkirah al-Hadeeth an-Nabawee.

Quindi, se qualcuno/a è disposto allora "alzi la mano" in modo da evitare che più persone traducano le stesse cose, inshaAllah. E la ricompensa nostra e vostra sarà da Allah, Jalla Jalaluhu, Signore dei Mondi.

Wa billahit tawfik

:salam2:
 
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