بسم الله الرحمان الرحيم
Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il Clementissimo
Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il Clementissimo
Dal forum Al-Mourabitoune, due storie tratte da un testo in inglese (« From Monogamy to Polygyny, A Way Through ») sul delicato argomento della poliginia (poligamia).
Queste due storie sono state selezionate per il loro contenuto unico e differente. Sono rappresentative della vasta gamma di emozioni e sentimenti che la maggior parte delle donne provano quando si trovano ad affrontare la poliginia.
Gli scenari sono differenti, mettendo cosi’ in evidenza diverse esperienze di donne musulmane nel ruolo di co-spose.
Speriamo che queste storie ispireranno e valorizzeranno degli esempi di sorelle capaci di perseverare con determinazione.
Queste testimonianze sono delle esperienze vissute da donne che hanno raggiunto l’obiettivo di superare i sentimenti negativi causati al primo impatto dalla poliginia.
Per maggiore riservatezza, tutti i nomi sono stati cambiati, cosi’ come qualche fatto non direttamente legato alla sfera emotiva, che ci interessa particolarmente.
LA TESTIMONIANZA DI UMM LAYLA
Lezioni tratte dall’esperienza di Umm Layla
La prima esperienza personale con la poliginia che riporteremo, inshaAllah, è quella della sorella Umm Layla. L’esperienza di questa sorella è unica sotto diversi aspetti, e permette di trarre una lezione importante, che ci piacerebbe mettere in evidenza.
Umm Layla ha vissuto la sua esperienza da sola, senza alcun sostegno da parte delle sue amiche. Sentiva che, se avesse condiviso cio’ che stava vivendo con qualcuno, non ne avrebbe ricavato nulla di positivo, e suo marito sarebbe stato biasimato per il suo agire.
Cosi’, ha lottato contro le sue emozioni e i suoi sentimenti da sola. Si è trattato di una lotta interiore, sempre più difficile da sopportare ; ma, dopo circa un anno di lotta contro se stessa, ha finito per raggiungere lo stadio dell’accettazione del desiderio di suo marito di praticare la poliginia, e la pace si è radicata nel suo cuore attraverso questa accettazione.
L’elemento chiave che vorremmo sottolineare è che la sorella è riuscita a riformarsi radicalmente : ha riformato il suo cuore, i suoi sentimenti e le sue emozioni senza aiuto esterno.
Il cambiamento è possibile per ogni donna musulmana, che abbia o meno il sostegno delle sue amiche, e la storia di Umm Layla ne è una perfetta illustrazione.
Con l’aiuto di Allah (SubhânaHu waTa’ala), ciascuno puo’ rompere con i suoi vecchi sentimenti, le sue emozioni negative, i suoi punti di vista, il suo modo di pensare ad un soggetto particolare. E cio’ è valido anche nel caso della poliginia. Come ogni essere umano, cresciamo e ci evolviamo lungo tutto il corso della nostra vita. In quanto Musulmani, la nostra fede aumenta e diminuisce lungo tutto il corso della nostra vita. Non siamo creature stereotipate. La maggior parte delle donne musulmane vivono dei profondi cambiamenti che sono possibili grazie alla loro pratica dell’Islâm, che permette loro di rompere col vecchio sistema di esistenza, e di instaurarne uno nuovo. Allo stesso modo, in quanto donne, non siamo condannate a provare dei sentimenti negativi nei confronti della poliginia. E’ assolutamente possibile riformare i nostri cuori riguardo tale argomento, attraverso l’accettazione delle nostre vite personali.
Umm Layla è stata capace di superare la sua attitudine, ponendo fiducia in Allah. E’ stata capace di farlo da sola, senza alcun sostegno. Anche se gestire le sue emozioni le è stato estremamente difficile, non ha mai disperato dell’aiuto di Allah, e ha continuato ad avere fiducia in Lui, finché Egli l’ha resa vincente. Allah è certamente il miglior Sostegno, e in Lui dovremmo porre la nostra fiducia.
Quella che segue è la testimonianza di Umm Layla
UMM LAYLA : IL DIARIO DELLA DETERMINAZIONE
La mia storia inizia nel corso del 5° anno di matrimonio. Mi consideravo al riparo dalla poliginia, tanto più che ne avevo discusso precedentemente con mio marito, ed egli mi aveva risposto : « Non sono interessato alla poliginia per il momento ». Lo so, lo so, avrei dovuto accorgermi delle parole « per il momento », ma non l’ho fatto ; e cosi’ ha finito per risposarsi.
Ero profondamente innamorata di mio marito. Mi aveva resa felice facendo di me la sua sposa, la madre dei suoi bambini, la sua amica e il suo sostegno ; ed è stato cosi’ fino al quinto anno di matrimonio… Che cosa era dunque successo ? Mi ha informata che desiderava sposare un’altra donna. Chiedo ad Allah di non dover mai più sopportare un tal genere di dolore in futuro. Cio’ che segue sono le pagine del mio diario durante quel difficile periodo.
21 agosto :
Non sopporto più la mia vita, il mio matrimonio. Non ne voglio più sapere. Perché l’ho sposato ? Non posso continuare. Non mi piace più stare con lui. Non voglio più nemmeno che mi tocchi. Come ha potuto farmi questo, ferirmi cosi’ ? Eravamo amici, eravamo intimi. Perché, perché ? Pensavo che mi amasse. Pensavo che si prendesse cura di me, che volesse trascorrere con me tutto il tempo che avremmo trascorso su questa terra. Ora non sto più bene. Adesso ho l’impressione che voglia allontanarsi da me per amare un’altra donna. Cosa gli ho fatto perché mi facesse questo ? Che cosa faro’ ? Non so come sopravvivere al giorno che arriva. Sono malata. Sono stanca. Non ho più energie. Non ricavo più alcun piacere nel vederlo o nel sentirlo. Perché mi ha fatto questo ? Perché ?
1° settembre
Oggi è venuto a dirmi che non voleva « rovinare » la famiglia. Ma siamo distrutti ! Non vi è più nessuna famiglia ! E’ morto. Il mio amore per lui è morto. Non smetto di piangere. Soffro terribilmente dentro. Sorrido ai miei bambini come se tutto fosse a posto, e gioco con loro come se nulla fosse cambiato. Ma sono sicura che i bambini sanno che la mamma ha qualcosa che non va. Perché ha fatto questo ? Cos’ho fatto di male come moglie, perché abbia bisogno di un’altra ? Puo’ darsi che non sia attratto dal mio corpo… Perché l’ho sposato ? Oh Allah, aiutami ! Non sopporto più il dolore. Un giorno qua, un giorno là, non c’è fine. La cosa non fa che amplificarsi… Cosa potrei fare ? Non sopporto più di guardarlo in faccia. L’ho tanto amato. Perché lui mi odia ? Qual è il mio problema ?
11 ottobre
Sei un diario occasionale. Sono stata talmente depressa da non poter nemmeno tenere la penna in mano per scrivere. Vorrei che tu potessi parlarmi per dirmi che tutto andrà bene, che quest’agonia svanirà. Sono stanca . So che è quello che lui desidera. L’altro giorno, ha preparato la cena, ha messo a letto i bambini e mi ha offerto un dono. Era un anello, composto da tre fedine intrecciate. Ha detto che un anello era per lui, uno per me e il terzo per Allah. Dice che staremo insieme per sempre inshaAllah. Mi sono infilata l’anello al dito, e lui l’ha abbracciato, dicendomi quanto mi amasse e come l’avessi reso felice. Sono scoppiata in lacrime e gli ho risposto che era un bugiardo, che non mi ama e non mi ha mai amata.
19 ottobre
Quanto tempo è passato da quando mi ha detto che voleva risposarsi ? Appena due mesi ? Ed ecco che sto ancora piangengo di dolore per essere stata cosi’ ferita. Mi sento meglio cercando di nasconderlo e continuando a vivere come se niente fosse. Non gli parlo più, e sono sicura che lui pensi che va tutto bene e che sto superando la situazione. Adesso non ho abbastanza energie per discutere con lui. Mi sento svuotata. Mi piacerebbe avere un’amica cui parlare, che capisse cio’ che sto attraversando. La gente, e i loro matrimoni riusciti… Dov’è la mia fede ? Perché dovrei rovinarmi la vita dietro a lui ? Anche se dovesse succedere, e se dovessi restare qui, ho ancora me stessa, i miei bambini, e il matrimonio che mi lega a lui. Ma non basta. Non voglio condividerlo. Io gli do tutta me stessa, e lui non mi dà che il 50% o ancora meno…
21 gennaio
So che è tanto che non ti scrivo. Ci ho pensato, ma avevo paura. Non mi piace più tanto scrivere. Tante volte mi è più causa di sofferenza di quanto non sia d’aiuto. Tuttavia, ho deciso di compiere un vero sforzo nei confronti della mia relazione. La cosa più difficile del mondo, per il momento, è di ammettere che l’amo ancora. Cerco di fare appello alla mia ragione e di dare senso a cio’ che dico. Le mie emozioni mi uccidono lentamente. Devo essere forte e affrontare la realtà, o la verità, qualunque essa sia.
3 febbraio
Oggi, mi ha stretto le mani e ha mormorato nel mio orecchio quanto mi avesse amato ed adulato. Ha detto che non tollererebbe mai che un altro uomo mi tocchi. Dice che l’ho talmente reso felide e soddisfatto come uomo… Ha sollevato il mio viso e mi ha guardata negli occhi, mi ha accarezzato le guance, ci è fatto vicino al mio viso e mi ha detto : « Mi hai plasmato ». Ho pianto a lungo. Come ho potuto lasciare che cio’ mi sfuggisse?
16 febbraio
Costante nei miei sforzi
22 maggio
Oggi abbiamo parlato al telefono. Mi ha chiesto cosa provassi nei confronti della poliginia. Sai?, sono successe tante cose dall’ultima volta che ti ho scritto. Abbiamo passato dei momenti difficili e abbiamo perso la nostra casa. Cosi’ abbiamo traslocato, lui è andato da sua madre e io dalla mia. Sono tre mesi che siamo separati. Penso che questa sia una delle cose migliori che mi potessero accadere. Ho capito che era l’occasione per svuotarmi la testa e per chiarire a me stessa se volessi ancora saperne di lui oppure no. Mi manca tanto. E’ più difficile di quanto immaginassi. Il suo contatto mi manca. E’ cio’ che sarebbe accaduto se avessi divorziato, no ?... Dunque, la domanda è : cosa voglio realmente ? Da quando sono lontana da lui, mi sento divenire più forte, trovando in me stessa la forza di affrontare la mia vita e il mio matrimonio. Non posso cambiarlo. Allah l’ha creato cosi’, e chi sono io per dire che la Sua creazione sarebbe difettosa ? E’ cosi’ che, nelle ultime settimane, la mia unica preoccupazione è stata « il giorno X ». Bisognava che prendessi la decisione finale che avrebbe condotto il mio matrimonio a buon esito.
28 maggio
Caro diario, ho riletto gli ultimi appunti e mi sono messa a ridere. Non ti ho raccontato che ne è stato della conversazione telefonica, vero? Come ti ho scritto, lui mi ha chiesto cosa ne pensassi della poliginia ora. Sai cosa gli ho risposto? “Lasciami ancora un po’ di tempo per saperne di più sull’argomento”. Mi ha presa in giro e ha detto che stavo sfuggendo la domanda. Ma ha concluso: “D’accordo”.
Dunque, mi chiederai a che punto sono ora… Stiamo per trasferirci nel nostro nuovo appartamento e le cose torneranno alla normalità: saro’ di nuovo una “moglie”. Ne sono impaziente. Essere sua moglie mi manca. Puo’ darsi che Allah mi abbia fatto attraversare tutto cio’ per farmi rendere conto che non voglio vivere senza di lui.
Comunque sia, ho deciso di combattere per la riuscita del mio matrimonio. Che ne pensi, libro indiscreto?
30 giugno
Avevo paura di scriverti… Ma ne avevo bisogno, perché mi sembra di girare intorno, nella mia gabbia di insoddisfazione. La mia relazione con mio marito è molto progredita. Ci amiamo maggiormente, e mi sembra che lui mi ami sul serio, ma che non lo esprima, perché lo faccio io. Adesso lo dimostra, è più affettuoso. Penso che questo cambiamento di comportamento sia dovuto alla mia comprensione e all’accettazione del fatto che lui possa risposarsi con più di una donna se lo desidera. Mi sorprendo di me stessa mentre scrivo questa frase senza provare il minimo dolore, mentre cio’ sarebbe stato impensabile un anno fa. Ma ora, mi sembra di aver superato lo stadio dei pianti e della collera. Non compromettero’ il mio biglietto per al-Jannah (il Paradiso), quando mio marito desidera una cosa halâl (lecita).
Proibisco altresi’ a me stessa di vedere crescere i miei bambini senza la presenza del padre. E’ per questo che sono riuscita a cambiare il mio punto di vista su alcuni aspetti. I miei occhi sono stanchi.
9 luglio
Fa notte. Mi sembra che vi sia un vincolo particolare tra me e mio marito. Questo mi fa un po’ paura, perché non voglio che scompaia, ma che si rafforzi. Sono stanca di essere quella che ha costantemente bisogno di essere rassicurata sull’amore. Ho talmente tante cose da gestire nella mia testa che mi sento talvolta depressa. Quasi nulla va come vorrei che andasse, che sia nella mia casa o nella mia testa. Vorrei tanto essere una buona musulmana, ma riesco appena a fare la mia salat (preghiera). Ho cercato tanti metodi nella speranza di instaurare il Tahajjud (preghiera notturna) nella mia vita. Ma sono tutti falliti. Cosa potrei fare d’altro ?
Senza il Tahajjud, non ci riusciro’. Sono stanca.
12 luglio
Oggi è stato un altro giorno in cui ho pulito, lucidato la casa, fatto il bagno ai bambini… In alcuni momenti, questa routine mi pesa, ma mi ci abituo. Niente stress, o – almeno – meno di prima. Rabiah sta piangendo. Devo vedere cosa posso fare per lei.
18 luglio
Oggi ho perso il controllo della mia frustrazione e mi sono sfogata su Hasanah, perché non conosceva il colore giallo. Quando le ho urlato per qualcosa di cosi’ stupido, mi sono sentita piccola e misera. Mi sono scusata con Hasanah e ho continuato a insegnarle i colori. L’incidente mi ha fatto rendere conto del fatto che dovevo controllarmi. So che cio’ si spiega in parte col fatto che dormo spossessata di mio marito, ma cio’ non mi dà il diritto di sfogarmi su mia figlia. Il mio obiettivo è dunque di migliorare la mia pazienza e di far si’ che la collera non faccia più parte della mia vita. Mi sento assolutamente in grado di riuscirci.
Ho già fatto dei progressi significativi, soprattutto riguardo a mio marito. Non abbiamo più litigato, da quando abitava con sua madre. Ho imparato più che mai a controllare la mia lingua.
Non dico più spontaneamente tutto quello che mi passa per la testa, ma mi prendo il tempo di giudicare se valga la pena di essere detto ; se è cosi’, aspetto di essere capace di esprimerlo senza collera e al momento opportuno. Amo la mia famiglia e la mia vita. E’ tempo di dormire.
27 luglio
Cerco un’amica a cui parlare. Ho bisogno di sbarazzarmi di alcuni sentimenti che tendono a provocarmi una ricaduta. Cerco di essere la migliore ad ogni livello, e talvolta cio’ va al di là delle mie capacità. Aiuto ! Comunque sia, ho redatto le mie intenzioni :
Che la collera faccia parte del mio passato e non del mio avvenire
Che la pazienza sia la mia armatura
Che il sacrificio sia la mia forza
Che il dolore sia il mio alleato
Che la conoscenza sia la mia base
Che la parola dolce sia il mio cuscino
Che l’umiltà sia la mia dignità
Il mio avvenire
La mia armatura
La mia forza
Il mio alleato
La mia base
Il mio cuscino
La mia dignità
Le mie intenzioni…
Sono fiduciosa, e penso di essere in grado di rispettarle. Cerco di farlo in maniera attiva ogni giorno. Ogni punto indicato è una debolezza da parte mia. Vi è tanto da fare, che qualche volta mi dico che tanto varrebbe non far nulla.
Come ho detto, vorrei tanto qualcuno con cui confidarmi. Non ho nessun altro argomento in testa. Mi sento sopraffatta. Mio marito mi direbbe: “Mai quanto me!”. Ogni giorno è una battaglia per progredire; ma come fare, se non sai su quale via incamminarti?
7 agosto
Ultimamente, mio marito si è trattenuto fuori. Mi sento disarmata e ferita. Sto zitta e talvolta sento che non dovrei chiedergli niente. Faccio del mio meglio per non interrogarlo quando capisco che non è il momento giusto. Cio’ che più desidero al mondo è di essere la migliore moglie possibile, ma qualche volta è la cosa più difficile da fare. A più tardi.
11 agosto
Mi sento usata. Non è colpa sua. Penso che abbia fatto di tutto per essere onesto e restare con me. Mi sento cosi’ sottosopra. Non ho nessuno con cui parlare, in grado di comprendere. Provo della gelosia, dell’amarezza, della collera, della tristezza, della solitudine, e… la mia fede è debole. E’ là, fuori, che sta cercando altre donne, desideroso di amare un’altra moglie. Una parte di me sente ancora che lui mi ha usata. Ero la ragazzina ingenua che si è innamorata dell’uomo affascinante. Non penso che mi abbia voluta nel suo cuore. Non so che tipo di amore egli provi per me. E’ orribile pensare questo, e scriverlo. Avrebbe voluto sposare qualcuna più grande. Ora, la cerca. Non sopporto più questa « cavolata »… Vorrei tanto che andarmene risolvesse il problema, ma non è cosi’, dunque cerco di mantenere un equilibrio tra l’amore e l’odio. Nessun aiuto, solo sacrificio e dolore, soltanto da parte mia. Come si puo’ comprendere e accettare che l’uomo che si ama desideri amare qualcun’altra ? Non ci arrivo. Cerco di farlo, e fallisco. Rifiuto di piangere. Non merita le mie lacrime. Spero che valga questa sofferenza. Desidererei trovare un sostegno in questa battaglia. La verità è che lui è un uomo sotto la spinta delle sue voglie e dei suoi desideri. Le mie lacrime, il mio dolore, le mie ferite, non possono far nulla per cambiare questo. Ho vissuto la mia vita. Vorrei detestarlo. Sento che sarebbe più semplice. Sono stanca. Voglio reagire. Voglio donarmi interamente a mio marito. Ma non credo di esserne capace. Lui non si donerà a me per intero. Lui offre la sua ragione, cio’ che sembra mancarmi…
14 agosto
La lotta di oggi è stata semplicemente di evitare di andare a fondo. Voglio essere più forte. Voglio prendere le distanze dal mio dolore. Perché devo soffrire tanto ? Non lo voglio più. Sono tanto spaventata, cosi’ spaventata. Cosi’ tormentata. Sono depressa, sola, triste e in collera. Ho bisogno di forza. Da dove posso ricavarla ? Come posso attraversare questa prova senza perdere la mia anima ?
Ho bisogno di risposte, di chiarimenti. Sono stanca di cercare di convincere me stessa. Mi fanno paura i cambiamenti che cio’ potrebbe implicare. Perché lui dovrebbe sposare qualcuna che non pratichi il Dîn, qualcuna che avrei poche possibilità di apprezzare ? Puo’ darsi che per lui sia più semplice sposare una di queste miscredenti, ma quali cambiamentei costei potrebbe produrre su di lui ? Come potrei essere rivale del fascino di queste donne ? Faccio del mio meglio per vestirmi e comportarmi in modo « sexy », ma è forse questa la cosa più importante del mondo ? Per lui, io non sono più altro che una vecchia e scomoda scarpa. Ho sempre sognato di avere una magnifica relazione amorosa. Mi fa male abbandonare questo sogno. So perché è cosi’ difficile : sto combattendo contro me stessa. Se combattessi contro qualcun altro, potrei fuggire. Ma non posso fuggire da me stessa. Ecco, rinfaccio a me stessa di amarlo ancora, di volerlo. Cerchero’ di vivere la cosa giorno per giorno, di gestire ogni pensiero doloroso dopo ogni pensiero doloroso. Sono una donna forte. Sono una persona forte. Questa prova non avrà il sopravvento su di me. Vincero’ questa battaglia. Terro’ le distanze da me stessa quando sarà necessario. Accettero’ di fare esperienza del dolore per meglio assaporare la gioia. Non lo allontanero’, ma mi ci avvicinero’. Non chiudero’ gli occhi voltandomi dall’altra parte, al contrario, guardero’ avanti e camminero’ diritta. Oh Allah, aiutami a nutrire i miei sogni, i miei obiettivi e… me stessa. Trovero’ le risposte in me stessa e in Te.
Vivi come se dovessi morire domani Umm Layla.
Ama come se dovessi morire domani.
16 agosto
Ha detto : « Non dovresti preoccuparti ».
« Perché ? »
« Sono tuo marito. Sono il tuo innamorato » (ricordatelo Umm Layla).
Oggi sto molto meglio, è sicuro. Ho fretta che tutto cio’ finisca. Devo superare la cosa. Forse ho bisogno di più tempo. Ma non posso essere sicura di nulla, finché non l’avrà fatto, e non mi trovero’ dinanzi alla realtà. Aaaahhhhh !!!! Solo due cose possono aiutarmi : il mio amore per Allah e il mio amore per lui. A più tardi.
19 agosto
Scrivo per dirti che sto molto bene. Fare molti du’a mi ha aiutato, cosi’ come il fatto di cercare rifugio in Allah quando comincio a sentirmi negativa. So che la mia evoluzione interiore è ancora fragile, ma fa bene non inquietarsi più come prima. Mi capita ancora, talvolta, di dire a me stessa che non sopporto il peso di questa prova. Ma devo evolvere e accettare le cose come sono nell’Islâm. Non valgo nemmeno la metà di ‘Aisha (radiAllahu ‘anha) ; e lei ebbe delle co-spose. Allora, come potrei immaginare di essere troppo brava per averne ? Continuo a pensare che avrei bisogno di qualcuno a cui parlare quando cedo. Proseguo i miei sforzi per progredire. Quello che ancora non riesco a praticare è il Tahajjud. Vincero’ questa battaglia. Torno subito.
29 agosto
Ho un peso sul cuore che sono condannata a sopportare. Sono stanca. Non voglio più saperne nulla. Sono stanca. Spero di non dover mai più rivivere questo… Soffro ancora, ma sono più forte nella gestione del dolore. Cerco di esserci per lui. E ci sono. Ho paura. Cosa succederà quando sarà risposato e dormiro’ sola ? Cosa accadrà quando mi dirà « ti amo », sapendo che lo dice anche a qualcun’altra ? Tutto cio’ che voglio è sentire il suo amore, sentire la sua presenza. Cerco di non lasciare che i miei timori mi sommergano, ma è difficile. Come posso presumere di non rimettere in causa la mia capacità di piacergli ? Voglio essere dolce e amabile, ma non sopporto i picchi di dolore che mi aggrediscono quando divento più dolce. Cosa accadrà quando lui comincerà ad amare qualcun’altra ? Cosa diventeranno tali sentimenti per me ? Ho commesso talmente tanti errori con lui. Preferirà qualcun’altra a causa di cio’.
4 settembre
Cerco di chiarirmi la visione della mia vita futura, cosi’ come la desidererei. Vorrei tanto perfezionarmi ancora. La mia priorità è di apprendere il mio Dîn e di aumentare le mie ‘ibadât. Vi sono anche delle cose che vorrei fare in casa : mi sono tanto impegnata per gestirla bene. A più tardi.
7 settembre
E’ tardi, mi metto a scrivere solo per esprimere qualche sentimento. Penso di gestire meglio la gelosia. Cerco rifugio presso Allah contro Satana ogni volta che è necessario. Mi sto reinnamorando di mio marito. Più forte. Muoio dalla voglia di stargli vicina, di amarlo ancora di più. Mi ha detto qualcosa, l’altro giorno, che mi ha fatto un gran bene. Ha detto che voleva che questa prova venisse superata in famiglia. Questo mi ha fatto bene, perché ho sentito che si preoccupava della nostra famiglia. Continuo a sperare che sarà in grado di far fronte alle responsabilità che le sue scelte implicano. Ho trovato un certificato di matrimonio che si è procurato, e ho provato tristezza. InshaAllah, saro’ costante negli sforzi intrapresi. Le cose vanno globalmente bene oggi, e cio’ paradossalmente mi inquieta per l’avvenire. Perché, in passato, ogni volta che mi sono sentita bene, è arrivato qualcosa a spezzarmi il cuore. Non dico che accadrà ineluttabilmente… comunque sia saro’ costante nello sforzo. A più tardi.
16 settembre
Voglio scriverti ma non trovo le parole. Emotivamente, mi sento come se avessi percorso una parte di un lungo tunnel nero, o scalato una montagna di dolore. Ma pavento il momento in cui tutti questi sentimenti mi si rivolteranno contro. Sono cosi’ depressa che la sola cosa che mi aiuta a non cedere sono i miei bambini. Ce la metto tutta per essere la migliore, malgrado la situazione e anche se soffro.
Piccolo promemoria per i momenti di ricaduta :
1) La vita non è altro che adattamento. Il dolore iniziale finisce per lenirsi col tempo.
2) Lui ti ama, ti ha amata e ti amerà per sempre inshaAllah.
3) Non è un attacco personale. L’avrebbe fatto a chiunque avesse sposato.
4) Queste azioni non ti definiscono.
5) ‘Aisha (radiAllahu ‘anha) aveva delle co-spose, ed era una moglie 100 volte migliore di te.
6) Gli uomini sono diversi e amano differentemente.
7) Come essere gelosa di una donna che non avrà che una parte di cio’ che tu hai avuto per intero per tanti anni ?
8) Tutto ha una fine.
9) Tieni duro per le tue figlie.
Non lasciare che i dubbi e i timori conducano la tua vita, ti controllino, ti facciano ammalare. Sei una donna Musulmana che vuole fare tutto il possibile per accedere al Jannah.
Dunque, non limitare la tua vita a quest’uomo. Non sei una cosa sola con lui, ma sei parte di un tutto. Non hai bisogno di lui per essere una buona e apprezzabile persona. Lui ti rende migliore, ma non ti è indispensabile. Cerca di costruire te stessa in quanto donna e in quanto madre. Per volontà di Allah, tutto cambierà. Il fatto che tuo marito segua un istinto che Allah ha posto in lui prova semplicemente che siamo costituiti differentemente e che non sempre possiamo coglierne le sfumature. Cio’ che ferisce oggi non ferirà domani. Nessuno puo’ impedirti di essere una bella persona, una buona madre e anche una buona moglie. Tu sei la nemica di stessa in questo senso. Non lasciare che nessuno ti ordini come comportarti. Quando soffri, ricordati che col tempo il dolore si placherà. La perfezione non esiste in questo mondo, e tu non la raggiungerai nel tuo matrimonio. Abbandona i tuoi sogni illusori. Lascia gli stereotipi fuori dalla tua vita. Sii una donna che vive la sua vita adorando Allah, e accettando la verità. Combatti le false idee che ti confinano nell’oscurità. Respira le rose là done non ve ne sono. Ama fortemente, quanto sei capace di odiare. Tu sei te stessa. Nessuno puo’ definirti. Tu sei tu.
Epilogo
Sono sposata da 9 anni. Ho fatto del mio meglio, all’epoca, per combattere le mie emozioni. Come avete potuto leggere, ho spesso desiderato avere un’amica per sfogarmi e liberarmi dei miei sentimenti.
Ma sentivo che le sorelle che mi stavano intorno non avrebbero capito cio’ che stavo attraversando e mi avrebbero guardata con accondiscendenza, dicendomi che è harâm reagire in quel modo e nutrire pensieri negativi nei confronti della poliginia. Dunque ho preferito tenermi tutto dentro, e confesso di averne ricavato una grande lezione. La nostra volontà è molto forte. Spesso dubitiamo di noi stessi e pensiamo che non riusciremo mai a superare una prova. Ma oggi so che posso controllare la mia volontà. Decido dei miei sentimenti, delle mie emozioni, dei miei pensieri. Posso decidere di cambiare.
La situazione di ogni donna è diversa, ma proviamo in generale tutte le stesse emozioni dinanzi alla poliginia. Nutri dei sentimenti di tradimento, ti senti ferita, in collera, nutri gelosia e perdita di fiducia. La domanda « Perché ? » riecheggia nella tua testa costantemente. Non potrei dire ad alcuna donna cio’ che è meglio per lei. Ho sentito dire che alcune donne non sono portate per la poliginia. Io credo che la poliginia, come ogni altra cosa, sia quello che tu ne fai. E con l’aiuto di Allah, puoi superare i momenti difficili e rendere la tua vita sana e felice. Io voglio morire Musulmana e il mio obiettivo è al-Jannah, dunque devo accettare questa prova e farne il mio passaporto per il Paradiso. InshaAllah ci riusciro’.
La mia relazione con mio marito oggi è meravigliosa.
Ogni giorno, ogni mese, ogni anno ci sentiamo più vicini. Adesso vedo chiaramente cio’ che lui prova per me. Ho approfittato di questa prova per studiare la poliginia e la fitrah (natura) dell’uomo. Commetto ancora degli errori, ma posso affermare che non percepisco più il fatto di essere una co-sposa come un insulto, alhamdulillah !
Dunque, per finire, amo sempre profondamente mio marito. Sono sempre molto contenta di essere sua moglie, la madre dei suoi figli, la sua amica e il suo sostegno.
9 anni di matrimonio…
Umm Layla
Speriamo che la lettura di questa testimonianza sia stata proficua tanto per le sorelle quanto per i fratelli inshaAllah…
E inshaAllah ci ritroveremo presto per scoprire insieme la testimonianza di Umm Aisha...
traduzione italiana a cura di http://ummusama.blogspot.com :ma: