Ismail Albani
Tasfiyah wa Tarbiyah
Lo status della donna prima e dopo l'Islam
Autore: Shaykh Salih Al-Fawzan
Fonte: Tanbihat ‘ala Ahkam takhtassu bil-Mu’minat (pag. 6-11)
Autore: Shaykh Salih Al-Fawzan
Fonte: Tanbihat ‘ala Ahkam takhtassu bil-Mu’minat (pag. 6-11)
Lo status della donna prima dell'Islam:
Ciò che si intende qui con "prima dell'Islam" è il periodo noto come Jahiliyyah (giorni dell'ignoranza), in cui vivevano gli arabi specificamente e la gente dell'intero mondo generalmente. Questo è stato quando la gente non aveva alcun messaggero tra di loro ed erano privi di qualsiasi guida. E, come è indicato nel hadith, "Allah guardò loro – sia gli arabi che i non arabi - e li odiò tutti, eccetto alcuni dalla gente della Scrittura (che erano rimasti al vero messaggio)."
Nella maggior parte dei casi, la donna di questo periodo viveva sotto condizioni critiche - in particolare quelle relative alle società arabe, dove odiavano quando nasceva una ragazza. Quindi, tra gli arabi vi erano coloro che seppellivano la propria figlia mentre era ancora viva fino a che non morisse sotto la terra. E tra di essi vi era chi le lasciava vivere solo per scoprire una vita di umiliazione e degradazione. Allah dice: "Quando si annuncia ad uno di loro la nascita di una figlia, il suo volto si adombra e soffoca [in sé la sua ira]. Sfugge alla gente, per via della disgrazia che gli è stata annunciata: deve tenerla nonostante la vergogna o seppellirla nella polvere? Quant'è orribile il loro modo di giudicare." [An-Nahl: 58-59]
E Allah dice: "E quando verrà chiesto alla [neonata] sepolta viva, per quale colpa sia stata uccisa?" [At-Takwîr: 8-9]
Il termine maw'udah si riferisce alla neonata che era sepolta viva e lasciata a morire dentro la terra. E se le risparmiassero il seppellimento da viva e le permettessero di vivere, allora, veramente, si sarebbe trovata a vivere una vita di degradazione. Questo è perché non era permesso di ereditare qualunque porzione di proprietà del suo parente, indipendentemente dalla quantità di denaro posseduta e, indipendentemente dalla povertà e dal bisogno che lei potesse avere. La ragione di questo è dovuto al fatto che rendevano l'eredità specifica per gli uomini ad esclusione delle donne. In realtà, ella era distribuita come parte della proprietà del suo marito defunto, così come i suoi soldi distribuiti in eredità!
A quell'epoca si poteva trovare un certo numero di donne che vivevano sotto un uomo, in quanto non ponevano alcun limite al numero di mogli che si potevano sposare. E non mostravano alcuna preoccupazione rispetto a cio' che accadeva alle donne come conseguenza di tutto quello, come vivere sotto angusti condizioni, disagi ed ingiustizie.
Lo status della donna dopo l'Islam:
Ma quando è venuto l'Islam, esso ha rimosso queste ingiustizie nei confronti della donna e le ha restituito il suo onore e la stima di sé nell'umanità. Allah dice: "O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina". [Al-Hujurât: 13]
Così Allah indica che essa è il partner dell'uomo all'origine dell'umanità e, allo stesso modo, è partner con l'uomo in termini di ricompensa o punizione per le azioni compiute. Allah dice: "Daremo una vita eccellente a chiunque, maschio o femmina, sia credente e compia il bene. Compenseremo quelli che sono stati costanti in ragione delle loro azioni migliori". [An-Nahl: 97]
Allah dice: "[Ed è così affinché] Allah castighi gli ipocriti e le ipocrite, gli associatori e le associatrici". [Al-Ahzâb: 73]
E Allah ha vietato di considerare la donna come un possedimento da poter essere ereditato dalla proprietà del suo marito defunto, come Egli dice: "O voi che credete, non vi è lecito ereditare delle mogli contro la loro volontà." [An-Nisâ: 19]
Così Allah le ha dato indipendenza nella sua individualità, in modo tale che è diventata una [persona] che può ereditare anziché essere oggetto di successione. Ed Allah ha dato alla donna diritto all'eredità della ricchezza dei suoi parenti. Allah dice: "Agli uomini spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti; anche alle donne spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti stretti: piccola o grande che sia, una parte determinata." [An-Nisâ: 7]
E Allah dice: "Ecco quello che Allah vi ordina a proposito dei vostri figli: al maschio la parte di due femmine. Se ci sono solo femmine e sono più di due, a loro [spettano] i due terzi dell'eredità, e se è una figlia sola, [ha diritto al] la metà." [An-Nisâ: 11]
E questo vale anche per gli altri testi che indicano che una donna possa ereditare che sia madre, figlia, sorella o moglie.
In materia di affari coniugali, Allah ha limitato un marito a sposare un massimo di quattro mogli, a condizione che tratti tutte le mogli equamente ed ugualmente secondo le sue capacità. Ha obbligato i mariti a vivere con loro in gentilezza, come Egli ha detto: "E vivete con loro onorevolmente." [An-Nisâ: 19]
Egli ha fatto la sua dote un suo diritto ed ha ordinato che sia dato a lei completamente, tranne ciò che lei permette dalla propria buona volontà. Allah dice: "E date alle vostre spose la loro dote. Se graziosamente esse ve ne cedono una parte, godetevela pure e che vi sia propizia". [An-Nisâ: 4]
Ed Allah l'ha resa il custode che comanda il bene e proibisce il male all'interno della famiglia di suo marito - e il leader dei suoi bambini. Il Profeta, sallAllahu 'alayhi wa sallam, ha detto: "Una donna è la custode della famiglia del marito e lei sarà interrogata (nel Giorno del Giudizio) riguardo a cio' che e' sotto la sua cura." Inoltre, Allah reso obbligatorio per il marito di spendere per lei e vestirla in un modo buono.
Quello che i nemici dell'Islam ed i loro rami desiderano oggi nello spogliare la donna dall'onore ed i suoi diritti:
In verità i nemici dell'Islam - o meglio, i nemici dell'umanità - oggi, i miscredenti, gli ipocriti e coloro che hanno una malattia nei loro cuori sono esasperati da ciò che la donna musulmana ha raggiunto grazie all'onore, la gloria e alla castità nell'Islam. Questo è dovuto al fatto che i nemici dell'Islam dai miscredenti, gli ipocriti e coloro che hanno una malattia nei loro cuori - vogliono che la donna servi da trappola per sedurre e catturare coloro che posseggono iman (fede) debole e coloro che hanno natura perversa, dopo aver soddisfatto attraverso la donna i loro desideri depravati. Allah dice: "Mentre coloro che seguono le passioni vogliono costringervi su una china pericolosa". [An-Nisâ: 27]
E quelli che hanno una malattia nei loro cuori tra i musulmani vogliono che la donna sia una merce a buon mercato, mostrandosi a queste persone con desideri concupiscenti e inclinazioni diaboliche. Vogliono la donna come una merce aperta davanti ai loro occhi in modo che essi possano divertirsi con la sua bella apparenza o forse per fare con lei qualcosa di molto peggio.
Questo è il motivo per cui essi si sforzano tanto nel tentativo di fare uscire la donna dalla sua casa, in modo che possano partecipare con gli uomini nei loro posti di lavoro - lavorando fianco a fianco con loro. O che possa servire ed occuparsi degli uomini come infermiera in ospedale o come assistente di volo su un aereo o un'insegnante o una professoressa nelle scuole miste non segregate, oppure che lei sia un'attrice nei teatri o una cantante, o un'annunciatrice sui vari mezzi di comunicazione - esponendo il suo viso e seducendo gli uomini con la sua voce e il suo aspetto.
E le riviste immorali hanno preso le foto di ragazze che appaiano provocative e nude, come un mezzo per la promozione e la commercializzazione delle loro riviste. E alcuni uomini d'affari e le imprese hanno preso queste immagini come un mezzo per promuovere i loro prodotti, mettendo queste immagini nella loro pubblicità e nelle loro mostre.
Queste azioni diaboliche sono destinate a distrarre la donna dal suo vero e proprio dovere, che è in casa. E questo costringe i mariti ad assumere servi di sesso femminile per crescere i loro figli e prendersi cura degli affari delle loro famiglie, cosa che provoca molta malizia e grande male.
Tuttavia, non limitiamo la donna dal lavoro al di fuori della sua casa, finché si attenga alle seguenti linee di guida:
1. Il suo lavoro deve essere una necessità o la comunità in cui vive le richiede di fare questo lavoro, in modo che non si riesce a trovare un uomo che può fare il lavoro.
2. Deve farlo dopo aver adempiuto al suo lavoro in casa, che è il suo lavoro principale.
3. Questo lavoro deve essere in un ambiente di sole donne, come insegnare [solo] alle donne, o medico o assistente per pazienti di sesso femminile. Ed il suo lavoro deve essere separato dagli uomini.
4. Allo stesso modo, non vi è nulla che lo limita dall'apprendimento degli affari della sua religione - in realtà essa è obbligata a farlo. E non vi è nulla che impedisce il suo insegnamento riguardo agli aspetti della sua religione, finché vi è una necessità ed il suo insegnamento si svolge in un ambiente di (solo) donne. E non c'è nulla di sbagliato se lei frequenta le classi in una moschea e così via, pur essendo in linea con questo e separato dagli uomini. Questo può essere visto dalle donne nell'inizio dell'Islam (cioè le Sahabiyat), in quanto lavoravano, studiavano e frequentavano la moschea.