Il Terzo Diritto - Il diritto dei genitori

besmiralalbani

Think for yourself
Bismilahi Err-Rrahman Err-Rrahim
(In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso)
Tratto dal libro: I Diritti Essenziali di Sheykh Muhammad Salih Al’Uthaymeen Libro che si può trovare presso il sito islamway sezione Inglese

Nessuna persona, in uno stato mentale buono, crede nella negazione dei diritti dei genitori sui propri figli. I genitori, infatti, sono la ragione stessa dell'esistenza del loro figlio. Entrambi i genitori sono intitolati di grandi diritti sui loro figli in conformità con l'Islam, e con tutti gli altri sani principi. Ma, esaminiamo più attentamente il diritto dei genitori sui loro figli secondo l'Islam.


I genitori fanno crescere i propri figli e si prendono cura di loro durante la loro infanzia. Entrambi soffrono molto per il comfort, il piacere, la felicità, la salute e la soddisfazione dei loro figli. Si svegliano e rimangono svegli, finché il loro bambino non dorma di nuovo. Soffrono tutti i tipi di mal di testa, affaticamento e stanchezza per la soddisfazione dei loro figli, soprattutto quando sono bambini.

Una madre porta il figlio nel suo ventre per nove mesi lunari, nella maggior parte delle gravidanze normali. Dà al suo feto dal suo cibo e sostentamento sopportando tutti i cambiamenti biologici, chimici e fisici con i quali viene gravata, con una sensazione piacevole, con grandi speranze e belle aspettative per il suo amato bambino. Tutte queste difficoltà incontrate da una madre, pur causandole stanchezza, debolezza e molti altri problemi, non sono altro che, il piacere della maggior parte delle madri incinte che sono innamorate dei loro figli nei loro ventri. Allah, subhana wa taala, ha dichiarato nel glorioso Corano:

Noi abbiamo ordinato l’uomo (ad essere buono) con i suoi genitori, perché sua madre lo ha portato di travaglio in travaglio e lo ha svezzato dopo due anni. “Sii riconoscente a Me e ai tuoi genitori, perché solo da Me è il vostro ritorno”. (Luqman 31:14)

Nel corso della vita del bambino, sua madre si prende cura del bambino indipendentemente da quanto faticoso questo processo sia, quanto esigente possa essere, quanto difficile potrebbe diventare a volte, ma ancora, le madri sacrificano tutto per i loro amati figli. Le madri normali volentieri, felicemente e con gioia fanno questo per i loro figli, in generale per due anni o anche di più, senza lamenti, oneri o addirittura esitazioni, giorno e notte, estate e inverno, occupata o non occupata, stanca o riposata, felice o triste, in quanto le madri assumono particolare interesse nei loro bambini.

Si tratta, dunque, per questi motivi, insieme a molti altri, che vedremo più avanti, che Allah, subhana wa taala, ha costituito tale diritto enorme sull'uomo verso i suoi genitori.

I sacrifici delle madri in particolare sono più distinti, unici ed un atto che si distingue per i propri meriti.

I padri, tuttavia, sono in seguito in ordine d'importanza per il bambino che è nella fase iniziale della sua vita, quando questo bambino non può prendersi cura di se stesso, difendersi o guadagnare per sé.

Le madri, portano avanti le loro emozioni, sentimenti, amore e preoccupazioni per i propri figli per periodi molto più lunghi nella vita. Infatti, alcune madri anche se sono vicino alla morte, mentre i figli sono grandi di età o sono diventati genitori, li considerano ancora "bambini", come se non avessero mai lasciato l’infanzia e quello stato bisognoso di aiuto.

Per tale motivo, Allah, subhana wa taala, ha dichiarato nel glorioso Corano:

Il tuo Signore ha decretato di non adorare altri che Lui e di trattare bene i vostri genitori. Se uno di loro, o entrambi, dovessero invecchiare presso di te, non dir loro “uff!” e non li rimproverare; ma parla loro con rispetto, e inclina con bontà, verso di loro, l'ala della tenerezza; e di': “O Signore, sii misericordioso nei loro confronti, come essi lo sono stati nei miei, allevandomi quando ero piccolo” (Al Isra17:23-24)

Il diritto fondamentale dei genitori sui loro figli, maschio e femmina, è quello di essere più gentile, disponibile, rispettoso, premuroso, attento, dolce e desideroso di loro. Il figlio deve esercitare ogni sforzo, capacità finanziaria e capacità fisica; deve essere gentile, buono, utile, protettivo e servire loro in qualsiasi momento della loro vita.

Un figlio deve, in ogni momento della sua vita, obbedire ai loro ordini e seguire le loro richieste e istruzioni, finché tali istruzioni e comandi non contraddicano, entrino in conflitto, oppure non rispettino il comando di Allah, subhana wa taala, o causino qualche danno fisico o mentale al figlio.

Il figlio deve essere gentile con le parole, il trattamento e le azioni verso i suoi genitori. È un diritto dei genitori sui propri figli che essi siano piacevoli in loro presenza e che servino con piacere e senza lamenti, nascosti o apparenti. È loro diritto ad essere serviti dai figli quando sono anziani, in caso di malattie e quando sono molto deboli, senza alcun lamento, critica o risentimento. Un figlio, molto probabilmente, soffre delle stesse cose dei suoi genitori, soffre dell’invecchiamento e della debolezza e può essere nello stato di senilità (problemi mentali). Un figlio in circostanze normali, potrebbe lui stesso diventare un genitore, e potrebbe diventare un genitore indesiderato o non voluto nella casa dei suoi figli, se Allah, subhana wa taala, avesse voluto per questa persona questa situazione.

Un genitore anziano ha bisogno di aiuto, cura e assistenza da parte dei suoi figli. Questa è la vita normale, come trattare gli altri, e soprattutto i tuoi genitori, Allah, subhana wa taala, vi fornirà figli che vi tratteranno allo stesso modo. Pertanto, se un figlio è cresciuto essendo gentile con i suoi genitori anziani, quando essi avevano bisogno di cure, servizi ed assistenza, sia sicuro che Allah, subhana wa taala, farà sì che anche i suoi figli siano cosi buoni, o, al contrario, cattivi, come lo è stato lui con i suoi genitori. In realtà, cosi come tu tratti i tuoi genitori, i tuoi figli tratteranno te.


Inoltre, Allah, subhane ue teala, ha collocato i genitori in una posizione cosi alta in conformità con l'Islam, la sua religione pura, innata e una pratica strada nella vita.
I diritti dei genitori, come conservati in Islam da Allah, subhane ue teala, sono così immensi che Egli, subhane ue teala, ha collocato i loro diritti sui loro figli subito dopo il Suo diritto sull’uomo, il quale (l’uomo), Egli subhane ue teala, ha creato, sostenuto e supportato. Allah ha dichiarato nel glorioso Corano:

"Adorate Allah e non associateGli alcunché (nessuno). Siate buoni con i genitori,…". (An Nisa 4:36)

Il Messaggero di Allah, -salallahu alejhi ue selam-, ha posto la gentilezza per i genitori in una posizione più elevata rispetto al jihad, gli sforzi e la lotta per la causa di Allah, subhane ue teala.

Ibn Masoud, radiallahu anhu, compagno del Messaggero di Allah, -salallahu alejhi ue selam-, narra che:
"Ho chiesto al Messaggero di Allah, -salallahu alejhi ue selam-: 'Che cos' è l’opera (azione) più amata al cospetto di Allah, subhane ue teala?" Egli, salallahu alejhi ue selam, ha detto: "Eseguire il Salah (preghiera) nel suo tempo dovuto e prescritto. " Ho poi chiesto: "Qual è il prossimo"? Lui,-salallahu alejhi ue selam, ha detto: "Gentilezza verso i propri genitori." Io, ho chiesto di nuovo: "Qual’è il prossimo?" Egli, salallahu alejhi ue selam-, ha detto: "Jihad per la causa di Allah, subhane ue teala."
(Questo Hadith del Messaggero di Allah, -salallahu alejhi ue selam-, è riportato da entrambi Bukhari e Muslim.)


Questo Hadith, senza dubbio, dimostra l'importanza dei diritti dei genitori sui propri figli.
È una situazione molto spiacevole notare, che al giorno d'oggi, molte persone senza distinzione di fede, credo, posizione geografica o nazionale, status sociale o economico, stiano mostrando in modo evidente, l’umiliazione, l’incuranza, l'indifferenza o addirittura negano i propri genitori.

A volte, la cosa migliore che una persona fa, è quella di inviare un regalo, una cartolina o un messaggio con qualcuno, una telefonata o un telegramma o un anche un fax ai suoi genitori augurando loro un felice anno, un felice compleanno, un felice anniversario o qualsiasi altra circostanza.

Si dimentica tutto lo sforzo che essi hanno fatto fisicamente, biologicamente, socialmente, economicamente, emotivamente e spiritualmente per vedere il proprio amato figlio crescere fino a diventare ciò che egli/ella è.

Nove volte su dieci, se chiedete ad una persona cresciuta in occidente, anche se potesse essere un Musulmano, su che cosa farebbe con i propri genitori quando diventano anziani, scontroso e forse incapace di prendersi cura dei loro affari (problemi), la risposta viene spontanea:

"Voglio organizzarli in una casa di riposo molto bella, pulita e piacevole!!!!"
Figlio proprio “premuroso”!


Egli dimentica tutto ciò che i suoi genitori hanno fatto per lui, quando era piccolo! Quanto hanno sofferto e lottato per lui. Quanto hanno sacrificato per la sua sicurezza, piacere, salute e felicità. Questa è storia. Egli, non può fare uno sforzo in più per prendersi cura di loro quando hanno veramente bisogno di cure e della sua compagnia come un rimborso, per mettere poi termini e condizioni!!!

Inoltre, si nota, al giorno d'oggi, che alcuni genitori molto sfortunati sono trattati con crudeltà dai loro stessi figli. Ci sono anche altri figli che non ammettono alcun diritto per i loro genitori, ma piuttosto tendono a metterli in ridicolo (li prendono in giro), li insultano, li umiliano o addirittura usano la violenza in privato, o, a volte in pubblico chiamandoli rimbambiti, vecchio, vecchia, ed altri nomi.

Questi giovani avranno il loro premio dovuto e giusto in questa vita, prima dell’aldilà, Allah, subhane ue teala, sa meglio.

L’Islam insiste sui diritti dei genitori a causa della propria (reale) natura dei sentimenti umani, dei bisogni umani, della razza umana e della società. Ciò che noi, Musulmani crediamo è una sorta di dedizione che Allah, subhane ue teala, ha posto nel cuore delle giovani generazioni di Musulmani. Così la Società Musulmana diventa distinta e unica per i suoi meriti.
Allah, subhane ue teala, ha dichiarato nel glorioso Corano:

"… Sii riconoscente a Me e ai tuoi genitori …". (Luqman 31:14)

Questo è il criterio dell’Islam per il diritto dei genitori.

Questo non è altro che umanità, trattando con onore e rispetto i genitori che hanno fatto di noi la loro stessa esistenza, che ci hanno dedicato la loro vita, gli sforzi, le ricchezze e tutto ciò che si potevano permettere per vederci cosi come siamo.

Coloro che sono rimasti svegli durante la notte quando avevamo dolori, si sono privati degli abiti nuovi per vedere noi indossare abiti nuovi, hanno sofferto quando noi abbiamo sofferto, hanno celebrato il nostro primo passo, si sono sentiti felici e orgogliosi quando abbiamo raggiunto degli obiettivi, si sono sentiti tristi e infelici, quando abbiamo fallito.

Per questo motivo dovremmo onorarli alla loro vecchiaia. Questo diritto naturale per i genitori è conservato, onorato, rispettato e praticato dai Musulmani che veramente si impegnano, giovani e vecchi, in qualsiasi parte del mondo islamico.

Questo è anche il motivo per cui chiediamo a tutti, Musulmani o non Musulmani di conoscere la bellezza dell’Islam come modo completo e integrale della vita. È infatti la religione della pura e innata natura dell’uomo, che non si scontra e non contraddice le questioni corrette e naturali di questa vita.



Che Allah ci guidi a compiere al meglio i nostri doveri.
 

hayat84

I'm not what you believe
DIPENDE

:salam2: fratello,
ho letto ciò che hai scritto.Mi pare che una normale gravidanza duri 10 mesi lunari e non 9!io sono incinta di 8 mesi e mezzo ma sono entrata nella decima luna...va bè.
come madre di due figlie posso condividre al 100% le tue parole,in quanto l'affetto e l'attenzione che metto nei loro confronti non può essere ripagata con nessun tipo di moneta.nonstante le mie crisi di pianto e disturbi mentali,mi sono sempre prodigata per loro,spero che un domani non mi diano il ben servito!come donna realizzata nell'Islam,ho appreso in maniera più forte le regole di questa splendida religione,perciò mi è più facile educare le mie figlie con una metodologia a prima vista più severa,in quanto se le buone basi non le acquisicono adesso,magari tra qualche anno le trovo talmente cambiate in peggio,che non potrei fare più niente;perciò adatto il mio modo di vestire composto anche in casa,parlo spesso del Corano e accendo dei canali tv che parlino la lingua araba e non abbiano scene disdicevoli.Cerco di instillare l'Islam nei miei figli sin da ora,cerco di far capire loro che nella vita bisogna contentarsi e che non è sempre rose e fiori.chi non mi conosce potrebbe pensare che sono una madre troppo severa:ci sono persone che possono testimoniare che le mie figlie sono molto più educate e sveglie di molti altri,che magari già all'età di 2 anni dicono le parolacce.Come madre non mi aspetto dai miei figli un "grazie",quando saranno grandi,spero solo di aver fatto la cosa giusta,poichè Dio lo sa quanto voglio loro bene,potrei morire per loro.
Ma ora fratello Besmiralbany ti parlo come figlia:figlia di genitori che l'Islam non lo hanno mai accettato nè lo hanno insegnato a me.tutto l'affetto che avrei dovuto ricevere dai miei genitori,non l'ho mai conosciuto.mia madre mi ha fatto pesare quanto ha sofferto per farmi nascere,ma non mi ha insegnato che nella vita si fanno i figli per amarli e curarli.ho un fratello malato di epilessia da quando aveva un anno e mezzo.invece di ricevere le cure e le attenzioni di due genitori amorevoli,mio padre si divertiva a maltrattarlo gratuitamente,lo massacrava di botte e io,piccola e spaventata com'ero,non potevo fare niente per difenderlo.E dov'era mia mamma quando ci doveva difendere?io come figlia sono cresciuta nel terrore della figura paterna e nella poca affidabilità dell'aiuto di mia mamma.ancora oggi soffro questa mancanza e inconsciamente rivivo quei brutti momenti vedendoli negli occhi di mio marito quando la mia testa collega la figura maschile a quella di un padre padrone,mentre invece non è così,poichè solo mio marito mi ha dato l'affetto di cui necessitavo,lo ringrazio ogni giorno per avermi conosciuto e sposato.nella mia vita non ho mai provato rispetto per mio padre.Del resto non si può obbligare una persona a volerle bene dopo il male che ti ha fatto.Sono muslima,credo in Allah,Lo amo a tal punto,che mi dimentico di tutto il resto.Ma se penso ai miei genitori,il mio cuore piange e non riesco a perdonarli per il male che mi hanno fatto soffrire ingiustamente.Non sono affettuosa con loro come con le mie figlie e la mia nuova famiglia.Con quest'ultima mi sento ben voluta e capita,mentre con chi mi ha partorito e chi mi ha bastonato provo un senso di distacco tale che anche pochi kilometri di distanza sembrano anni luce.è giusto,bisogna essere gentili con i propri genitori,ma perdonami,non si può obbligare i figli a voler loro bene se per tutta la vita ti hanno trattato come un cane.Se io mi comportassi male con i miei figli ingiustamente,me lo meriterei se un domani loro non volessero più saperne di me.Come donna,figlia musulmana ho speso molte parole sul mio Credo,ho parlato ai miei genitori con calma e giustizia,ma tutt'ora mia mamma quando esce da sola si mette il trucco e si profuma i vestiti,mentre mio padre,se così posso chiamarlo,da quando ha avuto un incidente che gli ha spezza le gambe,lo ha ridotto n coma per tre giorni,lo ha reso immobile per dei mesi,ma che è ancora sano e salvo,non ammette che Allah gli ha dato una seconda possibilità:piuttosto,lui dice che ha deciso di vivere perchè il suo tempo non è ancora scaduto...Dimmi su che base posso io rispettare tutto questo?a tutt'oggi mi trovo a piangere da sola,perchè mi sento sola,ma al tempo stesso non ho la volontà di vedere chi mi ha cresciuto.mi limito a sentirli per telefono giusto per i convenevoli.Vorrei solo dimenticare tutto e ricominciare da capo,spero Dio mi capirà quando Gli spiegherò perchè non andavo a trovare i miei genitori.spero anche in questo forum di trovare la forza per sentirmi pronta.:shymuslima1:
 

besmiralalbani

Think for yourself
salam alaykum

Sorella io ho letto un pò i tuoi post sulla sezione italiana di turntoislam, quindi hoavuto il modo di imparare qualcosa su di te e più in generale sulle difficoltà che si hanno in italia, sia per te che sei mamma che per me che ancora sto studiando. Le cose in questo paese non sono facili, e lo notiamo molto nel momento in cui tu hai bisogno di una sorella mussulmana su cui appoggiarti anche per una semplice chiacchierata e soprattutto un posto dove ci si può unire e imparare qualcosa dell'Islam, ciò vale anche per me che sono uomo. Ci sono le moschee, però in molte non c'è a volte un programma per poter imparare l'Islam e in generale anche gli Imam che ci sono non hanno scienza, non hanno studiato l'Islam (parlo sempre in generale da quello che ho notato).

Elhamdulilah,un fratello mi ha consigliato questo forum, e vedo che è l'unico in italiano che ha dei articoli autentici, cioè da Sapienti dell'Islam che hanno cercato e cercano (quelli di adesso) di fare le cose a seconda del Corano e della Sunnah, che è l'unica via per stare sulla verità.

Dico questo, un pò fuori tema da ciò che tu hai scritto, perchè per me, e lo spero per tutti noi che leggiamo e contribuiamo in questo forum, sia un posto che ci raggruppi e ci faccia imparare l'Islam nel modo corretto, e che lo facciamo soprattutto con sincerità verso Allah l'Onnièotente, cercando il Suo piacere nel modo in cui Allah vuole. Quello che Allah vuole è l'applicazione del Corano e della Sunnah, per questo Allah subhana wa ta'ala ha mandato a Rasool -salallahu alayhi wa sallam- come guida per tutta l'umanità:

Non ti mandammo (te o Muhammad) se non come misericordia per il 'Aalameen (l'umanità, uomini e jinn).

...E chiunque è malato o in viaggio assolva [in seguito] altrettanti giorni. Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio, affinché completiate il numero dei giorni e proclamiate la grandezza di Allah Che vi ha guidato. Forse sarete riconoscenti! (Al Baqara 2: 185)

Allah l'Onnipotente vuole che siamo sulla retta via, che applichiamo l'Islam e per questo ci facilità le cose dopo le prove che abbiamo superato sempre grazie al Suo aiuto. Tu sorella hai sofferto molto, e si vede da quello che scrivi e il modo in cui lo scrivi. Elhamdulilah, Allah l'Onnipotente ti ha dato la luce, cioè ti ha dato l'Iman. L'Iman è quello che mantiene il nostro cuore nella retta via e l'Iman guida il nostro corpo a non fare atti che vanno contro l'Islam e quindi si riflette nelle nostre azioni e in ciò che diciamo. Però, l'Iman aumenta e diminuisce, per mantenerlo il più possibile in alto questo Iman, dobbiamo fare tutto ciò che Allah vuole che noi facciamo.

Quindi per quanto possa essere difficile con i tuoi genitori, secondo me devi cercare di trasmettere sempre l'Islam, se non lo fai con i consigli almeno lo devi (dobbiamo tutti) farlo con le nostre azioni, con il nostro comportamento.A noi tocca sempre il dovere di trasmettere il messaggio, anche se ci hanno fatto del male, per quanto possiamo, perchè dobbiamo anche avere attenzione a salvaguardare noi-stessi. Poi noi Mussulmani, abbiamo un arma molto forte,cioè fare DU'A ... la dobbiamo fare sempre perchè il DU'A è una forma di adorazione per Allah, sperando che Allah guidi i nostri parenti, persone che conosciamo, noi stessi, le nostre famiglie, cercando tutto ciò solo da Allah, l'Onnipotente, il Creatore, perché solo Lui può aprire i nostri cuori e solo Lui ci può aiutare.
Il du'a non è una forma di debolezza, ma anzi una cosa che ci fa avvicinare ad Allah, perchè è Allah che adoriamo e da Allah chiediamo aiuto. E Allah ci dice spesso nel Corano come gli altri Profeti ed altre persone guidate nella retta via, facevano i du'a solo ad Allah.

Anch'io devo parlare, fare dawa, ai miei genitori ed altri parenti, non è facile però la cosa che mi da forza sempre, è che cercando di fare ciò che è giusto, ciò che Allah l'Onnipotente vuole, perché è per il bene anche dell'uomo, questa cosa mi fa stare bene, perché il cuore si sente veramente in pace se ho fatto le cose come Allah vuole, anche se agli altri non piace. Spero di acquisire saggezza e sapienza per fare il meglio possibile tutto ciò.

Elhamdulilah, adesso che hai e che abbiamo questa luce, cerca di stare più serena con te-stessa e sopratutto, inshaAllah trasmetti come stai facendo il meglio possibile l'Islam ai tuoi figli.

Quindi spero che con i nostri contributi, di essere di aiuto gli uni agli altri, per quanto possibile, e aiutarci cosi come Allah ci ha descritti nel Surah Al Asr

Per il Tempo! (1) Invero l’uomo è in perdita, (2) eccetto coloro che credono e compiono il bene, vicendevolmente si raccomandano la verità e vicendevolmente si raccomandano la pazienza.(3) (Al Asr 103: 1-3)

Poi noi ci auguriamo e speriamo che Allah apra i cuori di chi non crede, e speriamo che noi siamo il mezzo, cioè la causa che loro accettano l'Islam. Allah l'Onnipotente dice:

Allah apre il cuore all'Islàm a coloro che vuole guidare, colui che vuole sviare, lo stringe e opprime il suo petto, come a chi fa sforzo a salire verso il cielo. Così Allah impone l'infamità a coloro che non credono. (Al An'aam 6: 125)

Io vedo che tu hai molte domande, e ne fai molte anche nella sezione Inglese, ed è buono che noi chiediamo nell'Islam, per questo mi permetto di indicarti il sito islamqa.com nel quale trovi molte domande e dubbi che ci vengono e sono domande contemporanee.

Selam Alejkum e prego ad Allah che guidi te e la tua famiglia nella retta via e che Allah vi faciliti i vostri problemi.
 

hayat84

I'm not what you believe
salam 'alikum fratello,ti ringrazio per le parole confortanti,apprezzo molto l'invito da parte di molti di voi che mi hanno dato una spinta in più,però ci sono delle qualità che solo Allah è in grado di instillare nel cuore dell'uomo.io ad esempio sono una persona compassionevole,provo pena per chi soffre e faccio quanto mi è possibile per aiutarla.ciò non si può dire della mia capacità di perdonare un torto subìto ingiustamente.Solo Il Perdonatore può mettere nel cuore dell'uomo il perdono e io non è che non voglio lasciar correre delle cose,ma sono certa che se anche lo facessi,la cosa mi ferirebbe di più!Ho speso parecchie parole,ho messo l'anima in quello che dicevo per far conoscere l'Islam ai miei genitori,ma sembra di fare un buco nell'acqua...La cosa che mi intristisce di più è l'avere un parente musulmano(come lui sostiene di essere)che da quando mio marito me l'ha presentato(è il suo zio paterno e vive con noi x adesso),a tuttora non ha smesso di avere problemi con l'alcolismo.io mi vergogno di questa situazione,soprattutto adesso nel 2010,che devo crescere 2 figlie e tra un pò ne arriva un altro,mi sono trovata spesso al centro di discussioni in quanto ogni volta che tornava a casa dopo una sbornia,mio marito non c'era perchè suo zio si vergognava di farsi vedere.in queste 3 ultime settimane mi sono sentita presa in giro il doppio,in quanto chiedevo a suo zio di starmi vicino almeno moralmente,lui invece mi mentiva dicendomi che non avrebbe più bevuto perchè teme Allah e per il fatto che doveva sposarsi.lo sai che sconfitta per me,il parlare dell'Islam a un musulmano e scoprire che la mie parole sono cadute nel vuoto?quanto ho pianto per lui non lo sa nessuno.ora non lo guardo neanche in viso perchè mi ha ferita troppo e mio marito fa lo stesso.Caro fratello,ci sono persone che per quanto tu possa convincere non ti ascolteranno mai,perchè preferiscono seguire la strada più facile,e l'Islam per quanto ne so,non mi vieta di evitare chi mi mette in difficoltà.Del resto se il serpente ti mordesse anche una volta sola,la seconda volta staresti più attento a non farti male,no?Io ingenuamente,o per volere di Dio,mi sono fatta mordere e rimordere,ma adesso mi sono stancata di soffrire,per questo preferisco scrivere in questo forum i miei pensieri:so che almeno c'è qualcuno che li condivide e che può consigliarmi.però apprezzo ciò che hai scritto.una delle mie caratteristiche che forse mi ha resa musulmana a questi livelli,è la sincerità:dico le cose in faccia.Mia madre si preoccupa se faremo circoincidere nostro figlio e io le dico di preoccuparsi del fatto che domani potrebbe essere l'ultimo suo giorno di vita.Lo zio di mio marito una volta ha giurato su mia figlia che non avrebbe più bevuto:sono passati 2 anni e non è cambiato niente.Io desidero parlare con qualcuno che possa insegnarmi a prendere la giusta strada e non ascoltare chi mi mente guardandomi negli occhi e mi fa passare per colpevole.La mia sola colpa è quella di essere una persona onesta,ma gli onesti vincono sempre.
 
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