Lo status della donna prima e dopo l'Islam

Ismail Albani

Tasfiyah wa Tarbiyah
Lo status della donna prima e dopo l'Islam
Autore: Shaykh Salih Al-Fawzan
Fonte: Tanbihat ‘ala Ahkam takhtassu bil-Mu’minat (pag. 6-11)


Lo status della donna prima dell'Islam:

Ciò che si intende qui con "prima dell'Islam" è il periodo noto come Jahiliyyah (giorni dell'ignoranza), in cui vivevano gli arabi specificamente e la gente dell'intero mondo generalmente. Questo è stato quando la gente non aveva alcun messaggero tra di loro ed erano privi di qualsiasi guida. E, come è indicato nel hadith, "Allah guardò loro – sia gli arabi che i non arabi - e li odiò tutti, eccetto alcuni dalla gente della Scrittura (che erano rimasti al vero messaggio)."

Nella maggior parte dei casi, la donna di questo periodo viveva sotto condizioni critiche - in particolare quelle relative alle società arabe, dove odiavano quando nasceva una ragazza. Quindi, tra gli arabi vi erano coloro che seppellivano la propria figlia mentre era ancora viva fino a che non morisse sotto la terra. E tra di essi vi era chi le lasciava vivere solo per scoprire una vita di umiliazione e degradazione. Allah dice: "Quando si annuncia ad uno di loro la nascita di una figlia, il suo volto si adombra e soffoca [in sé la sua ira]. Sfugge alla gente, per via della disgrazia che gli è stata annunciata: deve tenerla nonostante la vergogna o seppellirla nella polvere? Quant'è orribile il loro modo di giudicare." [An-Nahl: 58-59]

E Allah dice: "E quando verrà chiesto alla [neonata] sepolta viva, per quale colpa sia stata uccisa?" [At-Takwîr: 8-9]

Il termine maw'udah si riferisce alla neonata che era sepolta viva e lasciata a morire dentro la terra. E se le risparmiassero il seppellimento da viva e le permettessero di vivere, allora, veramente, si sarebbe trovata a vivere una vita di degradazione. Questo è perché non era permesso di ereditare qualunque porzione di proprietà del suo parente, indipendentemente dalla quantità di denaro posseduta e, indipendentemente dalla povertà e dal bisogno che lei potesse avere. La ragione di questo è dovuto al fatto che rendevano l'eredità specifica per gli uomini ad esclusione delle donne. In realtà, ella era distribuita come parte della proprietà del suo marito defunto, così come i suoi soldi distribuiti in eredità!

A quell'epoca si poteva trovare un certo numero di donne che vivevano sotto un uomo, in quanto non ponevano alcun limite al numero di mogli che si potevano sposare. E non mostravano alcuna preoccupazione rispetto a cio' che accadeva alle donne come conseguenza di tutto quello, come vivere sotto angusti condizioni, disagi ed ingiustizie.


Lo status della donna dopo l'Islam:

Ma quando è venuto l'Islam, esso ha rimosso queste ingiustizie nei confronti della donna e le ha restituito il suo onore e la stima di sé nell'umanità. Allah dice: "O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina". [Al-Hujurât: 13]

Così Allah indica che essa è il partner dell'uomo all'origine dell'umanità e, allo stesso modo, è partner con l'uomo in termini di ricompensa o punizione per le azioni compiute. Allah dice: "Daremo una vita eccellente a chiunque, maschio o femmina, sia credente e compia il bene. Compenseremo quelli che sono stati costanti in ragione delle loro azioni migliori". [An-Nahl: 97]

Allah dice: "[Ed è così affinché] Allah castighi gli ipocriti e le ipocrite, gli associatori e le associatrici". [Al-Ahzâb: 73]

E Allah ha vietato di considerare la donna come un possedimento da poter essere ereditato dalla proprietà del suo marito defunto, come Egli dice: "O voi che credete, non vi è lecito ereditare delle mogli contro la loro volontà." [An-Nisâ: 19]

Così Allah le ha dato indipendenza nella sua individualità, in modo tale che è diventata una [persona] che può ereditare anziché essere oggetto di successione. Ed Allah ha dato alla donna diritto all'eredità della ricchezza dei suoi parenti. Allah dice: "Agli uomini spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti; anche alle donne spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti stretti: piccola o grande che sia, una parte determinata." [An-Nisâ: 7]

E Allah dice: "Ecco quello che Allah vi ordina a proposito dei vostri figli: al maschio la parte di due femmine. Se ci sono solo femmine e sono più di due, a loro [spettano] i due terzi dell'eredità, e se è una figlia sola, [ha diritto al] la metà." [An-Nisâ: 11]

E questo vale anche per gli altri testi che indicano che una donna possa ereditare che sia madre, figlia, sorella o moglie.

In materia di affari coniugali, Allah ha limitato un marito a sposare un massimo di quattro mogli, a condizione che tratti tutte le mogli equamente ed ugualmente secondo le sue capacità. Ha obbligato i mariti a vivere con loro in gentilezza, come Egli ha detto: "E vivete con loro onorevolmente." [An-Nisâ: 19]

Egli ha fatto la sua dote un suo diritto ed ha ordinato che sia dato a lei completamente, tranne ciò che lei permette dalla propria buona volontà. Allah dice: "E date alle vostre spose la loro dote. Se graziosamente esse ve ne cedono una parte, godetevela pure e che vi sia propizia". [An-Nisâ: 4]

Ed Allah l'ha resa il custode che comanda il bene e proibisce il male all'interno della famiglia di suo marito - e il leader dei suoi bambini. Il Profeta, sallAllahu 'alayhi wa sallam, ha detto: "Una donna è la custode della famiglia del marito e lei sarà interrogata (nel Giorno del Giudizio) riguardo a cio' che e' sotto la sua cura." Inoltre, Allah reso obbligatorio per il marito di spendere per lei e vestirla in un modo buono.


Quello che i nemici dell'Islam ed i loro rami desiderano oggi nello spogliare la donna dall'onore ed i suoi diritti:

In verità i nemici dell'Islam - o meglio, i nemici dell'umanità - oggi, i miscredenti, gli ipocriti e coloro che hanno una malattia nei loro cuori sono esasperati da ciò che la donna musulmana ha raggiunto grazie all'onore, la gloria e alla castità nell'Islam. Questo è dovuto al fatto che i nemici dell'Islam dai miscredenti, gli ipocriti e coloro che hanno una malattia nei loro cuori - vogliono che la donna servi da trappola per sedurre e catturare coloro che posseggono iman (fede) debole e coloro che hanno natura perversa, dopo aver soddisfatto attraverso la donna i loro desideri depravati. Allah dice: "Mentre coloro che seguono le passioni vogliono costringervi su una china pericolosa". [An-Nisâ: 27]

E quelli che hanno una malattia nei loro cuori tra i musulmani vogliono che la donna sia una merce a buon mercato, mostrandosi a queste persone con desideri concupiscenti e inclinazioni diaboliche. Vogliono la donna come una merce aperta davanti ai loro occhi in modo che essi possano divertirsi con la sua bella apparenza o forse per fare con lei qualcosa di molto peggio.

Questo è il motivo per cui essi si sforzano tanto nel tentativo di fare uscire la donna dalla sua casa, in modo che possano partecipare con gli uomini nei loro posti di lavoro - lavorando fianco a fianco con loro. O che possa servire ed occuparsi degli uomini come infermiera in ospedale o come assistente di volo su un aereo o un'insegnante o una professoressa nelle scuole miste non segregate, oppure che lei sia un'attrice nei teatri o una cantante, o un'annunciatrice sui vari mezzi di comunicazione - esponendo il suo viso e seducendo gli uomini con la sua voce e il suo aspetto.

E le riviste immorali hanno preso le foto di ragazze che appaiano provocative e nude, come un mezzo per la promozione e la commercializzazione delle loro riviste. E alcuni uomini d'affari e le imprese hanno preso queste immagini come un mezzo per promuovere i loro prodotti, mettendo queste immagini nella loro pubblicità e nelle loro mostre.

Queste azioni diaboliche sono destinate a distrarre la donna dal suo vero e proprio dovere, che è in casa. E questo costringe i mariti ad assumere servi di sesso femminile per crescere i loro figli e prendersi cura degli affari delle loro famiglie, cosa che provoca molta malizia e grande male.

Tuttavia, non limitiamo la donna dal lavoro al di fuori della sua casa, finché si attenga alle seguenti linee di guida:

1. Il suo lavoro deve essere una necessità o la comunità in cui vive le richiede di fare questo lavoro, in modo che non si riesce a trovare un uomo che può fare il lavoro.

2. Deve farlo dopo aver adempiuto al suo lavoro in casa, che è il suo lavoro principale.

3. Questo lavoro deve essere in un ambiente di sole donne, come insegnare [solo] alle donne, o medico o assistente per pazienti di sesso femminile. Ed il suo lavoro deve essere separato dagli uomini.

4. Allo stesso modo, non vi è nulla che lo limita dall'apprendimento degli affari della sua religione - in realtà essa è obbligata a farlo. E non vi è nulla che impedisce il suo insegnamento riguardo agli aspetti della sua religione, finché vi è una necessità ed il suo insegnamento si svolge in un ambiente di (solo) donne. E non c'è nulla di sbagliato se lei frequenta le classi in una moschea e così via, pur essendo in linea con questo e separato dagli uomini. Questo può essere visto dalle donne nell'inizio dell'Islam (cioè le Sahabiyat), in quanto lavoravano, studiavano e frequentavano la moschea.
 

besmiralalbani

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Lo status delle donne nell’Islam


Ci saranno "Mussulmani" che non rispettano le donne, esistono criminali che fanno del male. Così come ci saranno alcuni paesi che si fanno chiamare "Islamici" e chiedono alle donne di non andare a scuola e ricevere un'educazione ecc. Nessuno di queste persone sta seguendo l'Islam correttamente. Loro sono ignoranti per quanto riguarda i veri insegnamenti dell'Islam.

Qualsiasi persona che ha una mente giusta e sana, può capire che ci sono persone buone e cattive in ogni società.

L’Islam non sbaglia, ma sono le persone che non lo seguono in modo corretto.

Non si può semplicemente generalizzare e fare dichiarazioni generali radicali nei confronti dei musulmani o dell'Islam basandosi sulle azioni di poche persone.(specialmente i casi che riportano i media occidentali, che si devono verificare poi se sono veri).


Ci sono persone ignoranti e cattive in ogni ceto sociale.

L'abuso di alcol e di droga, i livelli elevati di stupro, le sparatorie, l'abuso di minori e il pestaggio della donna è un problema enorme negli Stati Uniti e in altri paesi Occidentali. Prendiamo ad esempio le seguenti statistiche:

Ogni 9 secondi negli Stati Uniti una donna viene aggredita e picchiata.

Tra il 1979 e il 2001, le armi da fuoco hanno ucciso 90.000 bambini e ragazzi in America. (Children's Defense Fund and National Center for Health Statistics)

Quasi un terzo delle donne americane (31 per cento) riferiscono di aver subito abusi fisici o sessuali dal marito o dal fidanzato ad un certo punto della loro vita, secondo un sondaggio del 1998 del Commonwealth Fund. (The Commonwealth Fund, Health Concerns Across a Woman’s Lifespan: 1998 Survey of Women’s Health, May 1999)

Uno su cinque (21 per cento) delle donne ha riferito di essere stata violentata o aggredita sessualmente o fisicamente nella sua vita.

In un sondaggio nazionale di oltre 6.000 famiglie americane, il 50 per cento degli uomini hanno spesso aggredito le loro mogli e hanno abusato dei loro figli.

Quindi, lo scopo di queste statistiche è quello di fermare coloro che continuano a lanciare accuse sull'Islam e sui Musulmani essendo così superficiali e ignoranti; per rendersi conto che il loro odio verso i Musulmani è effettivamente ingiustificato e sono proprio loro che sono quelli intolleranti.

L'Islam afferma chiaramente che è illegittimo e peccaminoso utilizzare qualsiasi violenza contro le persone. Infatti, anche usare le bestemmie costituisce un peccato nell’Islam.

Islam fornisce le linee guida per i Mussulmani in modo tale da ottenere un grande rispetto e amore nella famiglia.

Un vero Musulmano dovrebbe conoscere lo status alto che le donne hanno nella società, si deve impegnare a mantenere un atmosfera calda e amorevole nelle loro case.

Uno deve distinguere tra i veri insegnamenti Islamici e quelli di certe culture che hanno atteggiamenti non corretti e cattivi nei confronti delle donne.

Il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) disse:
"Vi esorto (sollecito, spingo) a trattare bene le donne"
(Sahih Al-Bukhari)

L’Islam onora le donne come figlie, e ci incoraggia a farle crescere bene ed educarle. L'Islam afferma che far crescere le donne porterà una grande ricompensa. Ad esempio, il Profeta (pace e benedizioni diAllah su di lui) ha detto:

" 'Chi si prende cura di due ragazze, fino quando a raggiungono l'età adulta, lui ed io verremo cosi, nel Giorno della Resurrezione.' - e teneva le dita insieme." Narrato da Muslim, 2631.



Lo status delle donne nell’Islam
Di Jamal A.Badawi

La donna nell’Islam

In mezzo alle tenebre che hanno sommerso il mondo, la rivelazione divina è scesa nel largo deserto dell'Arabia con un messaggio fresco, nobile e universale per l'umanità:

Uomini, temete il vostro Signore che vi ha creati da un solo essere, e da esso ha creato la sposa sua, e da loro ha tratto molti uomini e donne... (An-Nisa 4: 1)

Uno studioso che ha riflettuto su questo versetto afferma:
"Si ritiene che non vi è alcun testo, vecchio o nuovo, che si occupa dell'umanità della donna in tutti gli aspetti con tale brevità - stupefacente, eloquente, profonda e originale - come questo decreto divino (il Corano)."

Sottolineando questa concezione nobile e naturale, il Corano afferma:
Egli è Colui Che vi ha creati da un solo individuo, e che da esso ha tratto la sua sposa affinché riposasse presso di lei (in amore)... (Al-A'raf 7: 189)

È il Creatore dei cieli e della terra. Da voi stessi ha tratto le vostre spose... (Ash-Shura 42: 11)

Allah vi ha dato spose della vostra specie, e da loro vi ha dato figli e nipoti e vi ha concesso le cose migliori. Crederanno al falso e disconosceranno la benevolenza di Allah? (An-Nahl 16: 72)

Il resto di questo articolo delinea la posizione dell'Islam per quanto riguarda lo status della donna nella società nei suoi vari aspetti - spirituali, sociali, economici e politici.


1. L'aspetto spirituale (obblighi, doveri, riconoscimenti Religiosi)

Il Corano fornisce prove chiare che la donna è completamente equiparata con l'uomo al cospetto di Dio in termini di diritti e responsabilità.
Il Corano afferma:
Ogni anima è pegno di quello che ha compiuto. (Al-Muddathir 74: 38)

Afferma inoltre:
Il loro Signore risponde all'invocazione: “In verità, non farò andare perduto nulla di quello che fate, uomini o donne che siate, ché gli uni vengono dagli altri... (Al’i-Imran 3: 195)

Daremo una vita eccellente a chiunque, maschio o femmina, sia credente e compia il bene. Compenseremo quelli che sono stati costanti in ragione delle loro azioni migliori. (An-Nahl 16: 97)

Quanto a coloro che, uomini o donne, operano il bene e sono credenti, ecco coloro che entreranno nel Giardino e non subiranno alcun torto, foss'anche [del peso] di una fibra di dattero. (An-Nisa 4: 124)


La donna, secondo il Corano non è accusata del primo errore di Adamo. Entrambi hanno sbagliato nella nella loro disobbedienza a Dio, entrambi si sono pentiti, ed entrambi sono stati perdonati.

Poi Iblîs (nome del diavolo) li fece inciampare e scacciare dal luogo in cui si trovavano. E Noi dicemmo: “Andatevene via, nemici gli uni degli altri. Avrete una dimora sulla terra e ne godrete per un tempo stabilito”. (Al-Baqara 2: 36)
Satana li tentò per rendere palese [la nudità] che era loro nascosta. Disse: “Il vostro Signore vi ha proibito questo albero, affinché non diventiate angeli o esseri immortali. E giurò: “In verità sono per voi un consigliere sincero”.Con l'inganno li fece cadere entrambi. Quando ebbero mangiato [dei frutti] dell'albero, si accorsero della loro nudità e cercarono di coprirsi con le foglie del Giardino. Li richiamò il loro Signore: “Non vi avevo vietato quell'albero, non vi avevo detto che Satana è il vostro dichiarato nemico?”” Dissero: “O Signor nostro, abbiamo mancato contro noi stessi. Se non ci perdoni e non hai misericordia di noi, saremo certamente tra i perdenti”. “Andatevene via - disse Allah - nemici gli uni degli altri! Avrete sulla terra dimora e godimento prestabilito. (Al-A’raf 7: 20-24)

In un versetto, infatti, Adamo in particolare, è stato accusato:
Ne mangiarono entrambi e presero coscienza della loro nudità. Iniziarono a coprirsi intrecciando foglie del giardino. Adamo disobbedì al suo Signore e si traviò. (Ta-Ha 20:121)

In termini di obblighi religiosi, come le preghiere giornaliere, il digiuno, la decima, e il pellegrinaggio, la donna non è diversa dall’uomo. In alcuni casi infatti, la donna ha alcuni vantaggi rispetto all'uomo. Ad esempio, la donna è esentata dalle preghiere quotidiane e dal digiuno durante il suo periodo mestruale e per un periodo di quaranta giorni dopo il parto. È inoltre esentata dal digiuno durante la gravidanza e quando lei allatta il suo bambino se vi è qualche pericolo per la sua salute o del suo bambino.

Per il digiuno obbligatorio (del mese di ramadan) lei può recuperare i giorni che ha perso quando può. Non deve compensare le preghiere perse per nessuna delle ragioni sopra riportate. Anche se le donne possono e potevano andare in Moschea durante i giorni del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam), e hanno fatto anche la preghiera in congregazione del Venerdì – tutto questo è facoltativa per loro; mentre è obbligatorio per gli uomini (il Venerdì, e pregare negli altri giorni in Moschea).

Questo è chiaramente un tocco delicato degli insegnamenti Islamici perché sono rispettosi del fatto che una donna sta allattando il suo bambino oppure si deve prendere cura di lui e, quindi, può non essere in grado di andare alla moschea quando arriva il tempo delle preghiere.

Questi insegnamenti tengono conto dei suoi cambiamenti fisiologici e psicologici associati alle funzioni naturali del sesso femminile.



2. L'aspetto sociale

a) Come bambina e adolescente:
Nonostante l'accettazione sociale dell'infanticidio femminile tra alcune tribù arabe, il Corano proibì questa usanza, e lo ha considerato un crimine come qualsiasi altro omicidio.
E quando verrà chiesto alla [neonata] sepolta viva per quale colpa sia stata uccisa. (At-Takwir 81: 8-9)

Criticando l'atteggiamento di questi genitori che rifiutano le loro figlie, il Corano afferma:
Quando si annuncia ad uno di loro la nascita di una figlia, il suo volto si adombra e soffoca [in sé la sua ira]. Sfugge alla gente, per via della disgrazia che gli è stata annunciata: deve tenerla nonostante la vergogna o seppellirla nella polvere? Quant'è orribile il loro modo di giudicare. (An-Nahl 16: 58-59)

Oltre a salvare la vita della ragazza, per non farle subire ingiustizia e disuguaglianza, l'Islam richiede un trattamento gentile e giusto per lei. Tra i detti del Profeta Muhammad (sallAllahu alayhi wa sallam) a questo riguardo, sono le seguenti:
Chiunque abbia una figlia e non la seppellisce viva, non insulta lei, e non favorisce suo figlio più di lei, Dio lo farà entrare in Paradiso.
(Ibn Hanbal, n.1957).

"Chi si prende cura di due ragazze, fino quando a raggiungono l'età adulta, lui ed io verremo cosi, nel Giorno della Resurrezione", e teneva le dita insieme." (Narrato da Muslim, 2631)

Una hadith simile tratta nello stesso modo colui che si prende cura di due sorelle. (Ibn-Hanbal, n. 2104).

Il diritto delle donne a cercare la conoscenza non è diversa da quella degli uomini. Il Profeta Muhammad (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto:
"Cercare la conoscenza è obbligatorio per ogni musulmano".
(AlBayhaqi).
Per Mussulmani in questa frase viene inteso entrambi maschi e femmine.

b) Come moglie:
Il Corano indica chiaramente che il matrimonio è condivisione tra le due metà della società, e che i suoi obiettivi, oltre a perpetuare la vita umana, sono il benessere emotivo e l'armonia spirituale. Le sue basi sono l'amore e la misericordia.

Tra i versi più impressionanti nel Corano, riguardo al matrimonio è il seguente:
Fa parte dei Suoi segni l'aver creato da voi, per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito tra voi amore e tenerezza. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono. (Ar-Rum 30: 21)

Secondo la Legge Islamica, le donne non possono essere obbligate a sposare nessuno senza il loro consenso.
Ibn Abbas (radiAllahu anhu) ha riferito che:
Una ragazza è venuta dal Messaggero di Allah, Muhammad (sallAllahu alayhi wa sallam), e ha riferito che suo padre l'aveva costretta a sposarla senza il suo consenso. Il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) le ha dato la scelta. . . (tra l'accettare il matrimonio o invalidarlo).
(Ibn Hanbal n. 2469).

In un'altra versione, la ragazza ha detto:
"In realtà ho accettato questo matrimonio, ma ho voluto far sapere alle donne che i genitori non hanno il diritto (di forzarle a sposare un marito)"
(Ibn Maja, n.1873).

Oltre le altre disposizioni per la sua protezione, al momento del matrimonio è stato espressamente stabilito che la donna ha il pieno diritto del suo Mahr - di un regalo di matrimonio, che viene presentato da suo marito ed è incluso nel contratto nuziale, e che tale possesso non viene trasferito al suo padre o al suo marito.

Il concetto di Mahr nell’Islam non è un prezzo reale o simbolico per la donna, come è stato in certe culture, ma è piuttosto un dono che simboleggia amore e affetto.

Le regole per la vita matrimoniale nell'Islam sono chiare e in armonia con la natura onesta umana. Per quanto riguarda la fisiologia e la psicologia dell'uomo e della donna, entrambi hanno pari diritti e crediti nei confronti di l'un l'altro,ad eccezione di una responsabilità, quella della leadership (guida, comando). Questa è una questione che è naturale in ogni vita collettiva ed è coerente con la natura dell'uomo.

Il Corano dice:
Esse hanno diritti equivalenti ai loro doveri (simili a quelli degli uomini), in base alle buone consuetudini, ma gli uomini sono un grado sopra di loro (hanno maggior responsabilità). Allah è potente, è saggio. (Al Baqara 2: 228)

Tale grado è il Quiwama (mantenimento e protezione). Questo si riferisce alla differenza naturale tra i sessi che dà diritto al sesso debole di essere tutelato, protetto. Essa non implica alcuna superiorità o vantaggio di fronte alla legge.

Eppure, il ruolo di leadership dell'uomo in relazione alla sua famiglia non significa dittatura del marito sulla moglie. L'Islam sottolinea l'importanza di prendere consigli e di trovare un comune accordo nelle decisioni familiari. Il Corano ci dà un esempio:
E se, dopo che si siano consultati (marito e moglie), entrambi sono d'accordo per svezzarlo, non ci sarà colpa alcuna. (Al Baqara 2: 233)

Al di là dei suoi diritti basilari come moglie, viene il diritto che è sottolineato dal Corano ed è fortemente raccomandata dal Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam); trattarla cortesemente e avere buone relazioni. Il Corano afferma:
Comportatevi verso di loro convenientemente. Se provate avversione nei loro confronti, può darsi che abbiate avversione per qualcosa in cui Allah ha riposto un grande bene. (An-Nisa 4: 19)

Profeta Muhammad (sallAllahu alyhi wa sallam) ha detto:
Il migliore di voi è il migliore per la sua famiglia (colui che si comporta nel modo migliore con la sua famiglia) e io sono il migliore tra voi per la mia famiglia.
I credenti perfetti sono i migliori nel comportamento e i migliori di voi sono coloro che sono i migliori per le loro mogli.

(Ibn-Hanbal, n.7.396)
Molte donne sono venute dalle mogli del Profeta a lamentarsi dei loro mariti (per averle picchiate) - quei (mariti) non sono il meglio di te.

Siccome il diritto della donna di decidere riguardo il suo matrimonio è riconosciuto, così anche il suo diritto di cercare di porre fine a un matrimonio fallito è riconosciuto.

Per fornire la stabilità della famiglia, tuttavia, e al fine di proteggerla da decisioni affrettate prese sotto stress emotivo temporaneo, - si dovrebbero osservare certi passaggi e tempi di attesa dagli uomini e dalle donne che cercano il divorzio.

Considerando la natura relativamente più emotiva delle donne, una buona ragione per chiedere il divorzio deve essere portata davanti al giudice. Come l'uomo, tuttavia, la donna può divorziare dal marito senza ricorrere al giudice, se il contratto nuziale lo permette. Più in particolare, alcuni aspetti della Legge Islamica in materia di matrimonio e divorzio sono interessanti e meritano un trattamento separato.

Quando la prosecuzione del rapporto matrimoniale è impossibile per qualsiasi motivo, gli uomini vengono insegnati di cercare una fine gentile (graziosa, benevole) per esso.
Il Corano afferma a tal proposito:
Quando divorziate dalle vostre spose, e sia trascorso il ritiro, riprendetele secondo le buone consuetudini o rimandatele secondo le buone consuetudini. Ma non trattenetele con la forza, sarebbe una trasgressione e chi lo facesse, mancherebbe contro se stesso. (Al Baqara 2: 231)

Si può divorziare due volte. Dopo di che, trattenetele convenientemente o rimandatele con bontà; e non vi è permesso riprendervi nulla di quello che avevate donato loro, a meno che entrambi non temano di trasgredire i limiti di Allah... (Al Baqara 2: 229)

O credenti! Quando sposate le credenti e poi divorziate da esse senza averle toccate, non saranno obbligate a rispettare un periodo d'attesa. Date loro qualcosa e date loro grazioso congedo. (Al-Ahzab 33: 49)

c) Come madre:
L'Islam considera la gentilezza verso i genitori subito dopo il culto per Allah.
Abbiamo imposto all'uomo di trattare bene i suoi genitori: lo portò sua madre di travaglio in travaglio e lo svezzò dopo due anni: “Sii riconoscente a Me e ai tuoi genitori. Il destino ultimo è verso di Me. (Luqman 31: 14)

Abbiamo ordinato all'uomo la bontà verso i genitori: sua madre lo ha portato con fatica e con fatica lo ha partorito... (Al-Ahqaf 46: 15)

Ordinammo all'uomo di trattare bene suo padre e sua madre; e: “...se essi ti vogliono obbligare ad associarMi ciò di cui non hai conoscenza alcuna, non obbedir loro”. A Me ritornerete e vi informerò su quello che avete fatto. (Al-Ankabut 29: 8)

Il tuo Signore ha decretato di non adorare altri che Lui e di trattare bene i vostri genitori. Se uno di loro, o entrambi, dovessero invecchiare presso di te, non dir loro “uff!” e non li rimproverare; ma parla loro con rispetto. (Al-Isra 17: 23)

Un uomo venne dal Profeta Muhammad (sallAllahu alyhi wa sallam), chiedendo:
‘O Messaggero di Dio, chi tra la gente è il più degno (meritevole) della mia buona compagnia?’ Il Profeta (sallAllahu alyhi wa sallam) disse: ‘Tua madre.’ L'uomo disse: ‘Poi chi altro?’; Il Profeta (sallAllahu alyhi wa sallam) disse: ‘Tua madre.’ L'uomo chiese: ‘Poi chi altro?’ Solo allora il Profeta (sallAllahu alyhi wa sallam) disse: ‘Tuo padre.’
(Al-Bukhari e Muslim).

È generoso (in carattere) chi è buono con le donne, ed è malvagio che le insulta."




3. L'aspetto economico

L'Islam ha decretato un diritto del quale la donna è stata privata sia prima che dopo l'Islam (anche oggigiorno), il diritto di proprietà indipendente. Secondo la Legge Islamica, il diritto della donna al suo denaro, immobili, o altre proprietà; è pienamente riconosciuto.

Tale diritto non subisce alcun cambiamento nel caso in cui lei è celibe o sposata. Lei mantiene il suo pieno diritto di acquistare,vendere, ipotecare o affittare qualcuna oppure tutte le sue proprietà. Non viene suggerito da nessuna parte nella Legge che una donna è meno importante (secondaria) solo perché è una femmina. Si osserva inoltre che tale diritto vale per le sue proprietà prima del matrimonio e dopo il matrimonio.

Per quanto riguarda il diritto della donna a cercare un lavoro si deve innanzitutto affermare che l'Islam considera il suo ruolo nella società come madre e moglie come il più sacro e il più essenziale.

Né il cameriere/a né il baby-sitter può eventualmente prendere il posto della madre come educatrice giusta, libera da complessità, e accurata nella crescita dei bambini. Un ruolo così nobile e vitale, che forma in gran parte il futuro delle nazioni, non può essere considerato come "inutile (ozio)".

Tuttavia, non vi è alcun decreto in cui l'Islam proibisce alla donna di cercare un lavoro ogni volta che c'è una necessità per esso, specialmente nelle funzioni che si adattano alla sua natura e in cui la società ha molto bisogno di lei. Esempi di queste professioni sono: l’infermieria, l'insegnamento (specialmente per i bambini), e la medicina. Inoltre, non vi è alcuna restrizione nel trarre beneficio da una donna che ha un talento eccezionale in qualche campo (a meno che il campo non sia proibito dalla Shari’ah, come musica, disegno di creature con l’anima ecc). Anche per la posizione di giudice, dove ci può essere una tendenza che dubita l’idoneità della donna per il posto a causa della sua natura più emotiva, troviamo tra i primi studiosi Musulmani come Abu Hanifa e At-Tabary che sostenevano che non c'è nulla di male in questo.

Inoltre, l'Islam ha stabilito per la donna il diritto di eredità, dopo che lei stessa era un oggetto di eredità in alcune culture.
La sua quota è tutta sua e nessuno può pretendere, incluso suo padre e suo marito.

Agli uomini spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti; anche alle donne spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti stretti: piccola o grande che sia, una parte determinata. (An-Nisa 4: 7)
La sua parte nella maggior parte dei casi è la metà della parte dell'uomo, senza alcuna implicazione che lei vale la metà dell’uomo!
Sembrerebbe molto incoerente dopo le prove schiaccianti del trattamento equo della donna nell'Islam, che abbiamo discusso precedentemente, per fare una simile conclusione. Questa variazione nei diritti di eredità è coerente con le variazioni delle responsabilità finanziarie dell'uomo e della donna secondo la Legge Islamica.

L'uomo nell'Islam è pienamente responsabile del mantenimento della moglie, dei suoi figli, e in alcuni casi dei suoi parenti (familiari) bisognosi, specialmente le femmine.

Questa responsabilità non è né derogabile né riducibile a causa della ricchezza della moglie oppure a causa dei guadagni della moglie dal lavoro, affitto, o qualsiasi altro mezzo legale. La donna, d'altro canto, è molto più sicura finanziariamente ed è molto meno gravata di eventuali reclami sulla sua proprietà (possesso). I beni che lei aveva prima del matrimonio non si trasferiscono al marito e lei continua a mantenere anche il cognome da ragazza (quello prima di sposarsi).

Lei non ha l'obbligo di spendere per la sua famiglia dalle sue proprietà o dal reddito che lei potrebbe guadagnare dopo il matrimonio. Lei ha diritto del "Mahr", che prende dal marito al momento del matrimonio. Se lei si divorzia, si può ottenere un assegno alimentare al suo ex-marito.

Un esaminazione della Legge sull'eredità nel quadro generale della Legge Islamica rivela non solo la giustizia, ma anche l'abbondanza di compassione per la donna.



4. L'aspetto politico

Qualsiasi investigazione fatta onestamente sugli Insegnamenti dell’Islam o – nella storia della Civiltà Islamica troverà sicuramente una chiara evidenza della parità tra l’uomo e la donna, in ciò che noi oggi chiamiamo “diritti politici”.

Questo include il diritto di elezione e la nomina a cariche politiche. Esso comprende anche il diritto della donna a partecipare negli affari pubblici. Sia nel Corano e nella storia islamica troviamo esempi di donne che hanno partecipato in dibattiti seri e argomentati anche con il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) stesso:
O voi che credete, quando giungono a voi le credenti che sono emigrate, esaminatele; Allah ben conosce la loro fede. (Al-Mumtahina 60: 10)

O Profeta, quando vengono a te le credenti a stringere il patto, [giurando] che non assoceranno ad Allah alcunché, che non ruberanno, che non fornicheranno, che non uccideranno i loro figli, che non commetteranno infamie con le loro mani o con i loro piedi e che non ti disobbediranno in quel che è reputato conveniente, stringi il patto con loro e implora Allah di perdonarle. Allah è perdonatore, misericordioso. (Al-Mumtahina 60: 12)

Durante il Califfato di ‘Umar Ibn al-Khattab, una donna ha discusso con lui nella moschea, ha dimostrato il suo punto, e lo fece dichiarare in presenza delle persone:
"La donna aveva ragione e ‘Umar aveva sbagliato".

Anche se non menzionato nel Corano, in un hadith del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam), viene dichiarato che la donna non è eleggibile nella carica di capo di stato. Hadith viene tradotto cosi:
"Un popolo non prospererà se lascia che una donna diventi il loro capo"
Questa limitazione, tuttavia, non ha nulla a che fare con la dignità della donna o con i suoi diritti. Si tratta piuttosto, della naturale differenza della costituzione biologica e psicologica degli uomini e delle donne.

Secondo l'Islam, il capo dello stato non è una semplice polena (una statua). Egli conduce (governa) la gente nella preghiera, soprattutto i venerdì e nelle festività (la donna non può condurre la preghiera se dietro di lei ci sono anche uomini a pregare); egli è costantemente impegnato nel processo decisionale relativo alla sicurezza e al benessere del suo popolo. Questa posizione esigente, o un’altra simile ad essa, come il Comandante dell'Esercito, è generalmente incompatibile con la fisiologia e psicologia della donna in generale.

È un fatto medico che durante i loro periodi mensili e nel loro gravidanze, le donne subiscono vari cambiamenti fisiologici e psicologici. Tali cambiamenti possono verificarsi durante una situazione di emergenza, influenzando la sua decisione, senza considerare lo sforzo eccessivo che si produce. Inoltre, alcune decisioni richiedono un massimo di razionalità e un minimo di emotività - un requisito che non coincide con la natura istintiva delle donne.

Anche in tempi moderni, e nei paesi più sviluppati, è raro trovare una donna nella posizione di capo dello stato, un comandante delle forze armate donna, oppure anche un proporzionato numero di rappresentanti femminili nei parlamenti, o organismi simili. Non si potrebbe attribuire questo all'arretratezza delle varie nazioni o alla limitazione costituzionale per quanto riguarda il diritto della donna di essere in tale posizione come capo di stato oppure come membro del parlamento (inoltre c’è anche il mescolamento dei sessi in parlamento).

È più logico spiegare la situazione attuale in termini di differenze naturali e indiscutibili tra l’uomo e la donna, differenza che non implica alcun "supremazia" di uno rispetto all'altro.
La differenza implica piuttosto il ruoli "complementari" di entrambi i sessi nella vita.


 

hayat84

I'm not what you believe
:salam2:
bel argomento,mashallah!se posso aprire una parentesi,il primo Essere che si è coperto di peccato è stato Adamo,quando ha disobbedito ad Allah SWT.se egli avesse obbedito,a quest'ora forse non ci troveremmo in un'epoca fallimentare come questa.ma fa tutto parte dei segni dell'arrivo dell'Ultima Ora.Allah ha isegnato molte cose attraverso i suoi messggeri e testi sacri,ma ci sono sempre stati akcuni di loro che non hanno voluto obbedire,e così oggi si vede il peggio del peggio.c'è una mancanza di pudore totale,non solo la figura femminile viene usate come mezzo per il piacere fisico,ma la sisfrutta anche per il piacere visivo,cos'ì quanto esse più nude sono,tanto l'istinto maschile vuole saziarsi.Allah ci ha raccomandati dal non commettere Fitnah.
la donna di oggi è diventata troppo maschile e indipendente;ha perso la sua innocenza e molto probabilmente non sa cosa sia il timore di Allah.sono capricciose e maliziose(sto parlando in generale,di quello che vedo in giro)e vogliono tutto per sè.una buona donna timorata e sottomessa ad Allah,non si comporterebbe mai così,e come mi diceva mio padre quando ero ragazza:l'olio si associa con l'olio e la'acqua con l'acqua:wasalam:
 
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