Non aggiungere nella cura alle persone possedute nient'altro oltre la recitazione del Corano
Shaykh al-Albani, rahimahullah, ha detto:
Io consiglio ogni musulmano che è determinato e ci sostiene nell'obbligatorietà del ritorno al Corano ed alla Sunnah, e ci sostiene a seguire la migliore guida - la guida di Muhammad عليه الصلاة والسلام - e ci sostiene a seguire la parola dei suoi nobili compagni: "Seguite e non inventate, non c'è dubbio che questo è sufficiente per voi, ed obbedite al comando antico!"
Consigliamo ogni musulmano, che è conforme a noi nella fede di questi principi e di queste regole islamiche: di non aggiungere durante il trattamento dei problemi all'accesso del jinn nell'uomo null'altro oltre la recitazione del Corano; non più di questo in modo assoluto.
Non è consentito parlare con lo shaytan, che è entrato nel malato, non è permesso nemmeno chiedere informazioni allo shaytan e né chiedere a lui ad esempio: di raccontarti per la magia che è stato fatto a questo malato, e dove si trova la magia; perché questo fa parte nella richiesta di aiuto al jinn, e non c'è dubbio che chiedere aiuto al jinn è peggio che chiedere aiuto ai kuffar, cosa che è successa in questo tempo.
Questo perché Allah, عز و جل, chiarendo una delle cause dello smarrimento degli idolatri, dai quali fu inviato Muhammad, عليه الصلاة والسلام, dice:
"Invero c'erano degli uomini che si rifugiavano presso i dèmoni, e questo non fece che aumentare la loro follia" [Al-Jinn, 6]
Isti'adha dai jinn è: chiedere aiuto da loro, chiedere la conoscenza da loro, chiedere la medicina (della cura) da loro. Quindi non è permesso ciò con cui sono provati molti ragazzi. Tra loro ci sono persone che conosciamo essere aggrappati all'Islam, ma li vedi aggrappati all'Islam come la donna che indossa solo khimar senza jilbab o indossa solo jilbab senza khimar, cioè: non le indossa entrambe.
Per questo motivo, noi consigliamo questi ragazzi musulmani che sono con noi, nel percorso che abbiamo menzionato in precedenza con alcuni principi e regole: di non aggiungere – nella cura del paziente con epilessia, o di uno che è stato toccato dai jinn - oltre la lettura di alcuni versetti del Santo Corano.
Questa è la risposta che ho per questa domanda.
Fonte: Silsilatul-Huda wan-Nur nr.519