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HADITH 37: LA GRAZIA DI ALLAH TA’AALA E LA SUA MISERICORDIA

HADITH 37: LA GRAZIA DI ALLAH TA’AALA E LA SUA MISERICORDIA​

Ibn Abbas (radiAllahu anhu) riferisce che tra i Detti che il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) ha appreso dal suo Signore (tabaaraka wa ta’aala -che Egli sia glorificato e esaltato) c'è quello che dice:
"Allah ha iscritto le Buone e le Cattive azioni e poi ha così spiegato (dicendo):
Chi intende fare una buona azione e non la fa, Allah ne tiene conto in Se-Stesso come se fosse un'azione buona completa;
Se egli intende farla e la fa, Allah ne tiene conto in Se-Stesso da dieci a settecento volte tanto, e molto di più.
Chi intende fare una cattiva azione e non la fa, Allah ne tiene conto in Se-Stesso come se fosse una buona azione completa;
Mentre se egli intendesse farla (la cattiva azione) e la fa, Allah ne tiene conto come una cattiva azione.”

(Riportato da Bukhari e Muslim)

Imaam An-Nawawi (rahimahullah) poi ha detto:
“Quindi fai attenzione [a questo], fratello mio, e che Allah ci conceda la capacità di riconoscere la benevolenza immensa di Allah ta’aala, e contemplare queste parole. La Sua dichiarazione: “in Se-Stesso” indica il Suo interesse ed il Suo riguardo per questo. La Sua affermazione: “un'azione buona completa” per enfatizzare ed esprimere la forza del Suo interesse per questo. Egli disse a proposito dell’azione malvagia che si intende fare, ma poi lo si lascia e non si agisce su di essa: “Allah ne tiene conto in Se-Stesso come se fosse una buona azione completa”, così Egli lo ha enfatizzato/sottolineato con completezza. Mentre se egli agisce su di essa: “Allah ne tiene conto come una cattiva azione.”, così Egli ha sottolineato la sua piccolezza, menzionandola come un atto singolo, ed Egli non lo ha descritto con 'completezza'. Così, la Lode e la Grazia è per Allah, subhaanahu, e noi non possiamo enumerare le Sue Lodi. Da Allah è il tawfiiq [capacità] per raggiungere il Suo Compiacimento.”

Spiegazione del Hadith 37:

Coloro che hanno spiegato questo hadith hanno detto:
“Questo è un hadith nobile e grande, in cui il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) ha spiegato la misura della Grazia di Allah, 'azza wa jall, sulla Sua creazione, siccome Egli ha reso l'intenzione di fare una buona azione non eseguendola effettivamente, uguale alla ricompensa di una buona azione. Ed Egli ha reso l'intenzione di fare una cattiva azione, che uno poi non svolge, uguale a una azione buona completa, mentre se uno dovesse agire su di essa (sull'azione malvagia), allora viene considerata come un singolo atto malvagio. Mentre se uno svolge una buona azione allora Allah lo scrive come dieci, e questa è una grazia immensa, siccome Egli ha moltiplicato per i Suoi servi le loro buone azioni, ma non ha moltiplicato le loro azioni malvagie contro di loro.
Egli ha reso l'intenzione di effettuare una buona azione come una buona azione [completa] perché l'intenzione di fare del bene è un'azione del cuore, dovuto alla volontà del cuore di farla. Se poi viene detto: "Questa affermazione richiede che colui che intende effettuare un azione malvagia, e non lo fa, dovrebbe avere anche un azione malvagia scritta per lui, siccome l'intenzione [malvagia] è anche un'azione dalle azioni del cuore", allora la risposta a questo sarebbe che questo non è il caso, siccome colui che si ferma dal compiere un male, ha annullato la sua decisione di fare il male, e lo ha cambiato per un’altra risoluzione facendo del bene, e quindi ha disobbedito ai suoi desideri malvagi, così viene premiato per questo con la ricompensa di una buona azione."

Ed è stato riportato in un altro hadith che:
“In verità egli ha lasciato [l’azione malvagia] a causa Mia”, che sarebbe “per amor Mio”, e questo è simile al suo (sallAllahu alayhi wa sallam) detto:
"Su ogni Musulmano sta il dono della carità.", per cui alcune persone chiesero: “E se non lo fanno?”, egli rispose: "Allora che si trattengano dal male, e questo sarà la loro carità."
Questo è stato citato da Al-Bukhari nel suo libro delle Maniere.

Tuttavia, se egli lascia un azione malvagia a malincuore/senza voglia, o perché non è in grado di eseguirla, allora non viene scritta una buona azione per lui, e questo non entra nel significato di questo hadith.

Imam at-Tabarii (rahimahullah), il famoso mufassir ha detto che:
“In questo hadith vi è la prova per l'affermazione che i due Angeli di registrazione, [assegnati a ciascuna persona per scrivere le azioni buone e cattive di quella persona], scrivono non solo le azioni ma anche ciò che la persona intende fare dal bene o dal male, e loro sanno che cosa egli decide di fare nel suo cuore. Così, questo hadith è una confutazione per coloro che erroneamente pensano che i due angeli scrivono solo ciò che emerge dalle azioni apparenti/esterne della persona, o da ciò che sentono dire da lui. Così, tutto questo significa che i due angeli sanno tutto ciò che una persona intende nel suo cuore, ed è concepibile che Allah ta’aala abbia concesso a loro i mezzi per conseguire tale conoscenza [che è dalla conoscenza del Ghayb - Invisibile/Ignoto], così come Egli ha concesso dei mezzi a molti dei Profeti per raggiungere la conoscenza di molte cose dall'Invisibile.
Allah ha detto riguardo 'Isaa (Gesù - alayhi as-salaam) che egli disse ai Banii Israa'iil (Figli di Israele):
“E vi informo di quel che mangiate e di quel che accumulate nelle vostre case.” [Sura Aal' Imraan 3: 49]
Il nostro Profeta Muhammad (sallAllahu alayhi wa sallam) è stato informato di alcune cose dalle questioni dell'invisibile, e quindi tutto ciò dimostra che è possibile che Allah abbia concesso agli Angeli della Registrazione i mezzi per raggiungere la conoscenza di ciò che sta nel cuore degli uomini, dal bene e dal male, così, loro scrivono quello che egli decide di fare. Ed è stato detto che questo avviene attraverso un odore o profumo che essi sono in grado di rilevare che viene emanato dal cuore.
I Salaf [vale a dire i Studiosi Pii Predecessori], quindi, hanno differito riguardo la forma di Dhikr [Ricordo di Allah] migliore: il dhikr del cuore o il dhikr fatto a voce.”
Tutto questo [che è stato narrato da Imam at-Tabarii] è la dichiarazione di Ibn Khalf, che è conosciuto come Ibn Buttala (rahimahullah).

L'autore di al-Ifsaah, Yahyaa bin Muhammad al-Hanbalii [d. 560 H] (rahimahullah), ha detto in alcuni dei suoi scritti:
“Quando questa Ummah ha avuto la riduzione della durata della vita [rispetto alle persone dei Popoli precedenti che avevano una vita più lunga], essa è stata compensata per tale riduzione con una moltiplicazione del premio delle sue azioni. [Cioè, dal momento che la durata della vita della nostra Ummah (Popolazione) è più breve, abbiamo meno tempo per fare opere buone. Così, Allah ha moltiplicato la ricompensa delle nostre buone azioni per compensare questo.]”

Così chiunque intenda fare una buona azione, essa verrà contata per lui come un atto buono completo. Allah l'ha dichiarata come un opera 'completa' in modo tale che nessuno possa pensare che dal momento in cui essa è solo intenzione [e non un azione completa] sia in qualche modo carente. Così, Allah ha sollevato l'intenzione al livello tale da includerla tra le azioni complete. Così Egli ha scritto l'intenzione come un opera buona completa e poi l’ha moltiplicata a seconda del grado di sincerità di colui che la compie, e secondo l’adattamento dell’azione/opera al tempo e luogo.

Poi egli (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto dopo questo: “e molto di più”. Questo è stato detto in Arabo, nella forma indefinita che è più comprensiva rispetto a quella definita, e questo implica che la moltiplicazione può essere contato fino al massimo possibile. Quindi, è possibile che questa promessa generosa possa essere simile al caso in cui un uomo spende nella carità un singolo chicco di grano, allora questo verrà contato per lui, dalla Grazia di Allah ta'aalaa, come se egli avesse seminato quel grano nella terra più pura e fertile, avendo cura di esso e proteggendolo, annaffiandolo secondo le sue esigenze, fino a quando non matura, e poi l'ha raccolto; dopodiché egli ha battuto il raccolto in quella terra pura e fertile, così i semi sono stati seminati di nuovo in essa, e sono stati curati nella stessa maniera, come ha fatto precedentemente; poi ha fatto lo stesso il secondo anno, poi il terzo, il quarto anno e negli anni che seguirono; e, questo continua fino al Giorno della Resurrezione, cosicché un singolo chicco di grano, di senape o di cous-cous verrà in quel giorno come una montagna.

E, se la carità fosse una piccola azione dalle azioni dell’Imaan [cioè, fede, dalle buoni azioni] allora uno potrebbe paragonarla al profitto che potrebbe essere raggiunto attraverso l'acquisto di un bene in quel periodo. Così, è possibile che se egli vende il bene nel mercato migliore della più grande nazione, e quel bene sia il più redditizio in commercio, poi gli utili vengono moltiplicati [mediante le vendite successive] per tornargli poi nel Giorno della Resurrezione, tale che la sua grandezza sia come quella del mondo intero. Analogamente, tutte le azioni giuste, verranno trattate da Allah ‘azza wa jall in modo simile, finché verranno eseguite con un intento puro e pulito.

In questo fa parte anche la moltiplicazione della Grazia di Allah con il trasferimento della carità da una persona all'altra. Così, per esempio, immagina che una persona dia un dirham in carità ad un povero, poi quel povero a sua volta passa il dirham ad un'altro povero che è più povero di lui, e poi questa terza persona lo passa ad un quarto, e il quarto ad un quinto, e questo dura a lungo. Poi, Allah ta’aala conterà per la prima persona, che diede inizialmente il dirham, dieci volte il premio. Ma quando questo dirham viene trasferito dalla seconda persona alla terza, allora la seconda persona guadagna dieci e mentre la ricompensa della prima persona viene moltiplicata per diecimila. Poi, quando il terzo li passa al quarto, il secondo ne guadagna un migliaio, e la prima ottiene un milione. E così questo continua fino a quando loro raggiungano i premi che possono essere contati solo da Allah ta’aala.

Fa parte di questo il conto di Allah – subhanahu wa ta'aalaa – del Suo servo Musulmano nel Giorno della Resurrezione, e le sue buone azioni sono di vari e diversi livelli, alcune delle quali di alto livello e altre no, allora Lui - subhaanahu - dalla Sua immensa Generosità e Grazia potrebbe contare tutte le sue buone azioni con la misura della migliore e della più alta fra loro; perché, in verità la Sua Generosità – jalla jalaalahu - è maggiore di quello che Egli dovrebbe discutere con il Suo servo, che è compiaciuto con Lui, riguardo la disparità nella misura delle sue buone azioni. E senza dubbio Allah jalla jalaalau ha detto:
“Daremo una vita eccellente a chiunque, maschio o femmina, sia credente e compia il bene. Compenseremo quelli che sono stati costanti in ragione delle loro azioni migliori.” [Sura an-Nahl 16: 97]

Analogamente, il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) ci ha informato che, se un Musulmano dichiara ad alta voce in un mercato tra i mercati dei Musulmani:
“Laa ilaaha illaa Allah wahdahu laa shariika lahu, lahu al-mulk wa lahu al hamd, yuhyii wa yumiit, wa huwa ‘alaa kulli shayin qadiir : [Non c'è nessuno degno di essere adorato tranne Allah, solo, senza partner, Suo è il dominio e per Lui sono tutte le lodi; Egli dà la vita ed Egli dà la morte; Egli è Onnipotente su tutte le cose]”, allora Allah scriverà per lui a causa di questo un milione di ricompense, e cancellerà a lui un milione di azioni malvagie, e costruirà per lui una casa in Paradiso.”
[Riportato da al-Tirmidhii].

Tutto ciò che abbiamo detto è solo secondo quello di cui abbiamo conoscenza e non secondo il vero livello della Grazia di Allah subhanahu wa ta’aala. In verità, Egli è molto più grande di quello che chiunque possa negare per Lui, o da quello che qualcuno della creazione possa tentare di stimare per Lui.
E Allah conosce meglio.

Riepilogo:

• Tutto ciò che è classificato come una buona azione, o una cattiva azione, è già stato scritto come tale da Allah, cioè, le opere buone e malvagie sono ciò che Egli ha specificato come tali.
• Pertanto, ciò che Allah ci ha dato nel Qur’an e nella Sunnah è dalla Sua conoscenza di ciò che è buono e ciò che è malvagio, come definiti e accettati da Lui.
• Tutto ciò che faremmo è conosciuto da Lui.
• Se abbiamo l’intenzione di effettuare una buona azione [come definito dalla Sunnah], ma in realtà non lo effettuiamo, allora siamo ancora ricompensati per una buona azione completa.
• Se abbiamo l’intenzione di effettuare una buona azione, e in realtà lo effettuiamo, allora Allah lo registrerà come se fosse stata fatta dieci o cento volte in più, o più di questo.
• Il valore effettivo di una buona azione è determinata da Allah secondo la nostra sincerità.
• Se non fai una cattiva azione che si intendeva fare, ottieni per una la ricompensa pari ad una buona azione completa.
• Se qualcuno, di fatto compie un azione malvagia, che intendeva fare, allora gli viene scritto solo il suo valore, vale a dire una sola cattiva azione.
• Se uno finisce nel Fuoco allora egli ottiene solo ciò che si merita, siccome egli era davvero una persona molto cattiva.
• Le buone azioni non sono tutte di pari merito e non lo sono nemmeno le azioni cattive. Pertanto, non è possibile calcolare la quantità del bene o del male che uno accumula ogni giorno.
• Uno non si deve dimenticare che è ancora possibile distruggere tutte le opere buone che abbiamo fatto.
 

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HADITH 38: L’ADORAZIONE DI ALLAH È IL MEZZO PER OTTENERE LA VICINANZA A LUI E IL SUO AMORE

HADITH 38: L’ADORAZIONE DI ALLAH È IL MEZZO PER OTTENERE LA VICINANZA A LUI E IL SUO AMORE​

Abu Huraria (radiAllahu anhu) riporta che il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto:
"Allah Onnipotente ha detto: Chi mostra ostilità verso un Mio prediletto (walii), allora Io dichiaro guerra contro di lui. Il Mio servo non si avvicina a Me con qualcosa di più gradito rispetto agli obblighi religiosi che gli ho resi obbligatori. E, il Mio servo continua ad avvicinarsi a Me con le opere supererogatorie (nawaafil), al punto che Io lo amo. E se Io lo amo, Io sono il suo orecchio con il quale egli sente, il suo occhio con il quale egli vede, la sua mano con la quale egli lavora e il suo piede con il quale egli cammina. Se egli mi chiedesse qualcosa, Io gliela darei, e se egli cercasse la Mia protezione/rifugio in Me, Io certamente gliela darei."
(Riportato da al-Bukhari)

Spiegazione del Hadith 38:

L'autore di al-Ifsaah ha detto riguardo questo hadith dalla sua comprensione:
“In verità Allah subhanahu wa ta'aalaa ha messo da parte tutte le scuse per chi mostra ostilità/inimicizia ad un Suo walii (prediletto, amico), e ha dichiarato che Egli farà guerra contro di lui con la stessa inimicizia. Il walii di Allah ta’aala è colui che segue quello che Allah ha legiferato. Dunque, si avverta l'umanità di evitare di danneggiare i cuori degli awliyaa (prediletti, amici) di Allah, 'Azza wa Jall.”

Io ritengo che il significato [di questo hadith] si riferisce a colui che mostra inimicizia a un walii a causa dell’amicizia e della fedeltà (Wilaayah) mostrata a lui da Allah. D'altra parte, se la questione è tale da coinvolgere una disputa tra due walii di Allah, in forma di disputa o querela che sia legale, che è dovuto ad uno di loro che cerca di ottenere un suo diritto che è nascosto dall'altro, allora questo non entra in questo hadith. Tali controversie/dispute si sono verificate tra Abu Bakr e 'Umar (radiAllahu anhumaa), e tra al-'Abbaas e 'Alii (radiAllahu anhumaa) e, analogamente, tra molti dei Sahaabah, e tutti erano awliyaa di Allah.

La Sua – subhanahu wa ta'aalaa – dichiarazione: “Il Mio servo non si avvicina a Me con qualcosa di più gradito rispetto agli obblighi religiosi che gli ho resi obbligatori.”, contiene un riferimento al fatto che noi non poniamo le opere volontarie (nawaafil) prima di quelle obbligatorie (faraa'id). Le 'nawaafil' sono denominate come tali perché vengono eseguite dopo che le opere obbligatorie vengono completate; se non è cosi allora ad esse non viene dato il nome ‘nawaafil’; questo è stato indicato dalla Sua dichiarazione: “E, il Mio servo continua ad avvicinarsi a Me con le opere supererogatorie (nawaafil), al punto che Io lo amo.” , in quanto, il conseguimento della vicinanza con le nawaafil avviene da ciò che segue il completamento del faraa'id (obbligatorio). Così, quando il servo diventa persistente nel cercare la sua vicinanza attraverso le nawaafil, allora questo fa sì che Allah azza wa jall Azza lo ami.

Poi Egli ha detto: "E se Io lo amo, Io sono il suo orecchio con il quale egli sente, il suo occhio con il quale egli vede, la sua mano con la quale egli lavora e il suo piede con il quale egli cammina. Se egli mi chiedesse qualcosa, Io gliela darei, e se egli cercasse la mia protezione, io certamente gliela darei."
Allora questo è un segno della Wilaayah di Allah, e il suo significato è che lui non sente ciò che non gli è consentito sentire dalla Shari'ah, non vede ciò che non gli è stato consentito dalla Shari'ah, non afferra con la mano ciò che non gli è stato consentito dalla Shari'ah, non si affretta con le gambe verso qualcosa, tranne verso ciò che la Shari'ah gli permette di andare. Tutto questo è la base/il fondamento (asl) [per essere amati da Allah].

Inoltre, colui che adora Allah, può diventare così preso dal Dhikr (ricordare) di Allah ta'aalaa da diventare famoso per questo, e se un'altra persona, che non è tra coloro che ricordano Allah molto, dovesse parlare con lui senza citare il Dhikr di Allah, allora sarebbe come se lui non lo sentisse, fino a quando l'oratore gli si avvicinasse con qualcosa dal Dhikr di Allah. Analogamente, nel caso di quelle cose che si vedono, in quelle cose che si afferrano e in quelle cose verso cui si cammina. E, questa è una caratteristica molto nobile, e chiediamo ad Allah che Egli ci renda tra i suoi possessori.

La Sua dichiarazione: “se egli cercasse la Mia protezione/rifugio in Me, Io certamente gliela darei.", dimostra che il servo, anche dopo essere diventato tra gli Amati di Allah, questo non gli impedisce di chiedere al suo Signore di soddisfare i suoi bisogni o di cercare rifugio in Lui da coloro che egli teme. Allah ta’aala è in grado di dargli ciò che desidera prima che egli chieda di queste, e di concedergli rifugio prima che egli lo cerchi, ma Egli subhaanahu si avvicina ai Suoi servi attraverso la donazione a coloro che chiedono a Lui, e concedendo il rifugio a coloro che lo cercano da Lui.
E Allah conosce meglio.

Riepilogo:

• Ci sono Musulmani che sono i Awliyaa (Amici) di Allah.
• Colui che è vicino ad Allah a causa della sua pietà e del culto per Lui, ha Allah come suo protettore.
• Chiunque diventa nemico di un walii, in realtà guadagna l'inimicizia di Allah per se stesso.
• Uno si avvicina ad Allah seguendo la Shari'ah, e adempiendo i doveri obbligatori su di lui.
• Un Musulmano continua ad avvicinarsi a Lui, compiendo atti volontari di culto (nawaafil).
• I modi e i mezzi non prescritti nella Sunnah non ci aiuteranno per avvicinarci ad Allah.
• Quando un servo si avvicina a Lui, allora Allah lo ama, e quindi lo guida in ogni momento della sua vita.
• An-Nawawi (rahimahu Allah) ha detto che: "Io sono il suo orecchio/udito..." può significare "Io salvaguardo il suo udito da Shaytan (satana)".
• Quando un servo è amato da Allah, Egli esaudisce i suoi du'aa (suppliche, richieste), e lo protegge dal male quando egli chiede a Lui di farlo.
 

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HADITH 39: L’INDULGENZA PER COLUI CHE SBAGLIA, PER COLUI CHE DIMENTICA E PER COLUI CHE VIENE FORZATO

HADITH 39: L’INDULGENZA PER COLUI CHE SBAGLIA, PER COLUI CHE DIMENTICA E PER COLUI CHE VIENE FORZATO​

Secondo Ibn Abbas (radiAllahu anhu), il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto:
"Per me Allah ha perdonato alla mia comunità i suoi errori, le sue dimenticanze e ciò che ha commesso sotto costrizione."
(Hadith hasan (buono) riportato da Ibn Maajah, Al-Bayhaqii ed altri)

Spiegazione del Hadith 39:

E’ stato riportato nel tafsiir (spiegazione) del detto di Allah, azza wa jall:
“Che lo manifestiate o lo nascondiate, Allah vi chiederà conto di quello che è negli animi vostri.” [Sura al-Baqara 2: 284]
che quando questo Aayah (versetto) fu rivelato, divenne un grande peso per i Sahaabah (i Compagni del Profeta), radiAllahu anhum. Così, Abu Bakr, 'Umar, ‘Abd-ur-Rahmaan bin 'Awf e Mu'aadh bin Jabal, tra molti altri, andarono dal Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) e dissero:
"Siamo stati caricati con azioni per le quali ci sentiamo incapaci di sostenerle. In verità ad una persona vengono in mente cose (malvagie) che egli non vorrebbe che si stabilissero nel suo cuore, anche se gli fosse stata offerta la ricchezza della dunyaa (mondo) per farlo." Così il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) disse: "Temo che state dicendo quello che i Banuu Israa'iil (Figli di Isaraele) dissero: 'Sentiamo e disobbediamo.' Invece, si dovrebbe dire: 'Sentiamo ed Obbediamo." Quindi questo divenne molto duro per loro, e rimasero in questo stato per qualche tempo. Poi Allah ta’aala rivelò su di loro la Sua misericordia e ciò che diede a loro respiro, con la Sua dichiarazione:
“Allah non impone a nessun’anima al di là delle sue capacità. Quello che ognuno avrà guadagnato sarà a suo favore e ciò che avrà demeritato sarà a suo danno. "Signore, non ci punire per le nostre dimenticanze e i nostri sbagli. Signore, non caricarci di un peso grave come quello che imponesti a coloro che furono prima di noi. Signore, non imporci ciò per cui non abbiamo la forza. Assolvici, perdonaci, abbi misericordia di noi. Tu sei il nostro patrono, dacci la vittoria sui miscredenti.” [Sura al-Baqara 2: 286]

Così, Allah ‘azza wa jall ha detto, in un hadith Qudsii:
“Ho decretato così.” quindi, Allah rivelò ai Musulmani ciò che alleggerì il loro peso, e che abrogò la Aayah (il versetto) che venne prima.

Al-Bayhaqii (rahimahu Allah) riporta che Imaam ash-Shaafi'ii (rahimahu Allah), ha detto:
“Allah subhanahu ha detto: ‘eccetto colui che ne sia costretto [a commettere kufr-miscredenza], mantenendo serenamente la fede in cuore…’ [Sura an-Nahl 16: 106], e così ci sono delle Regole per quanto riguarda il Kufr (Miscredenza). Dal momento in cui Allah ha fatto cadere la regola del Kufr da colui che è costretto a pronunciare tali parole, allora, analogo deve essere il caso di colui che sbaglia o di colui che dimentica, siccome la maggiore delle due questioni è caduta, allora ciò che è minore di quello cade insieme ad esso. Inoltre, viene riportato da Ibn ‘Abbaas (radiAllahu anhumaa) dal Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam):
"Per me Allah ha perdonato alla mia comunità i suoi errori, le sue dimenticanze e ciò che ha commesso sotto costrizione." ,
ed è stato riportato da 'Ayishah (radiAllahu anhaa) dal Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam), che ha detto:
Non esiste il divorzio e nemmeno la liberazione dello schiavo in uno stato di rabbia.”, e questo è il madhhab di 'Umar, di Abdullah bin 'Umar e 'Abdullah ibn az-Zubair (radiAllahu anhum).

Thaabit bin al-Ahnaf sposò la madre di un figlio di ‘Abd-ur-Rahmaan bin Zayd bin al-Khattaab, così ‘Abd-ur-Rahmaan intimidì e minacciò lui con una frusta, finché egli involontariamente divorziò da lei, durante la Khilaafah (Governo) di 'Abdullah bin az-Zubair. Così ‘Abdullah ibn 'Umar disse a lui che il divorzio non era valido, siccome era stato fatto sotto costrizione, e così doveva tornare da lei. In quel tempo Abdullah bin az-Zubair, il Khaliifah (Governatore), era a Mecca così egli [ibn az-Zubair] scrisse al suo governatore a Madiinah di far ritornare la moglie di Thaabit a lui, e di punire 'Abd-ur-Rahmaan bin Zayd. Così Safiyyah bint Abii 'Ubayd, la moglie di' Abdullah bin 'Umar, preparò lei per il suo ritorno, e 'Abdullah bin 'Umar partecipò alla loro festa di nozze.
E Allah conosce meglio.

Riepilogo:
• Allah ha perdonato i Musulmani per i peccati che commettono per sbaglio.
• Allah ha perdonato i Musulmani per quello che fanno a causa della dimenticanza.
• Allah ha perdonato i Musulmani per quello che sono costretti a fare contro la loro volontà.
• Dobbiamo trascurare e perdonare l’un l’altro per quello che facciamo per sbaglio, per dimenticanza o sotto costrizione, dal momento che Allah fa così.
 

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HADITH 40: IL MONDO È IL MEZZO E LA PIANTAGIONE PER OTTENERE L’ALDILÀ

HADITH 40: IL MONDO È IL MEZZO E LA PIANTAGIONE PER OTTENERE L’ALDILÀ​

Ibn Omar (radiAllahu anhu) racconta:
"Il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) mi prese per la spalla e mi disse: "Sì in questo mondo come un forestiero o un viandante."
Ibn ‘Umar (radiAllahu anhu) diceva:
“Di sera non aspettarti (di vivere fino) il mattino, e di mattino non aspettarti (di vivere fino) la sera. Sfrutta (come vantaggio) la tua salute prima della malattia, e sfrutta la tua vita prima della morte.”
(Riportato da Bukhari)

Spiegazione del Hadith 40:

Imam Abu al-Hasan 'Alii bin Khalf ha detto nella sua spiegazione del Sahih al-Bukhari che Abu az-Zinaad disse:
“Il significato di questo hadith è un incoraggiamento alla astenersi dalla socializzazione eccessiva, acquistando quel poco per i propri bisogni, ed astenersi dal dunyaa (questo mondo).”

Abu al-Hasan disse allora:
“La spiegazione di questo è che lo straniero [in una città] non socializza molto o non si comporta allegramente con la gente (della città), ma resta piuttosto in disparte e solo, come se non sperasse di passare da qualcuno che lo conosce, con il quale egli possa socializzare ed essere amichevole.
Così egli rimane umile, sottomesso e in uno stato di paura. Simile a questo è il viaggiatore, che non è capace di completare il suo faticoso cammino se non con grande forza e determinazione, e tenendo conto di tutte le difficoltà, ed evitando di essere tenace nel conservare quelle cose che gli possano impedire di completare il suo viaggio. Egli porta appresso solo le minime provviste per il suo viaggio e un cammello, che bastano per aiutarlo a raggiungere la sua destinazione. Questa è un'indicazione della sua preferenza per l'astenersi dal dunyaa (questo mondo), e prendere solo ciò che gli è sufficiente. Cioè, proprio siccome il viaggiatore non richiede più di quello che lo aiuterà a raggiungere la sua destinazione, anche il Credente non richiede dal dunyaa più di quello che lo aiuterà a raggiungere il suo obiettivo [cioè il Paradiso].”


Al-'Izz 'Alaa-ud-Din bin Yahyaa bin Hubairah (rahimahu Allah) ha detto:
“In questo hadith vi è la prova che il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) ha incoraggiato l'emulazione degli stranieri, dal momento che quando uno straniero entra in una terra straniera egli non compete con la sua gente attendendo le loro riunioni, e non si preoccupa si essere visto in una stato e condizione opposta a quella che è la sua normale abitudine in termini di vestire, e non cerca nemmeno di comportarsi in contrasto con i costumi delle persone del posto. Simile a questo è anche la condizione del viaggiatore che non prende una dimora permanente per soggiornare, e non entra in polemica con la gente locale, cosa che potrebbe provocare l'odio tra di loro, sapendo che sarà tra loro solo per alcuni giorni. Quindi, tutte le condizioni dello straniero e del viaggiatore sono amate per il credente in questo dunyaa, siccome il dunyaa non è la sua vera dimora di residenza. Piuttosto, il dunyaa è solo un ostacolo che gli impedisce di raggiungere la sua vera casa e dimora nell'Aldilà.”

Per quanto riguarda la dichiarazione di Ibn 'Umar (radiAllahu anhu): “Di sera non aspettarti (di vivere fino) il mattino, e di mattino non aspettarti (di vivere fino) la sera.”, allora questo è un incoraggiamento da parte sua per i credenti ad essere sempre preparati per l'eventualità della morte. La morte si prepara con le buone azioni. Questo è anche un incoraggiamento per non avere molte speranze e desideri, che sono lontane in futuro. Quindi, non si dovrebbero rimandare fino al mattino le azioni che possono essere eseguite di sera, ma piuttosto, dovrebbe affrettarsi nella prestazione delle buone azioni. Analogamente, quando uno si sveglia la mattina non deve fare affidamento sulla sera e rinviare le sue buone azioni fino ad allora.

La sua (radiAllahu anhu) dichiarazione: “Sfrutta (come vantaggio) la tua salute prima della malattia.”, è un incoraggiamento di usare la propria salute, e cercare di dare il massimo durante i periodi di buona salute, temendo l'insorgere di una malattia che potrebbe impedirti di fare buone azioni.

Allo stesso modo, la sua (radiAllahu anhu) dichiarazione: “e sfrutta la tua vita prima della morte.” è un monito per utilizzare i giorni della propria vita, dal momento che a colui che muore gli vengono interrotte le azioni e le sue speranze si perdono. Poi la sua angoscia aumenta senza fine a causa della sua negligenza e della mancanza di rimorso precedentemente. Quindi, è bene sapere che verrà un tempo in cui passeremo un grande lasso di tempo sotto la sporcizia, incapaci di compiere qualsiasi azione e incapaci di ricordare Allah azza wa jall. Quindi tocca a noi affrettarci verso le buone azioni, mentre siamo ancora in grado di farlo. Quindi, che cosa sarebbe più completa ed onorevole rispetto a questo hadith nel suo significato del bene?

Alcuni degli 'ulamaa (studiosi) hanno detto che Allah ta’aala ha condannato l’avere grandi speranze, come Egli ha detto:
“Lasciali mangiare e godere per un periodo, lusingati dalla speranza, ben presto sapranno.” [Sura al-Hijr 15: 3]

‘Alii (radiAllahu anhu) ha detto:
"Il Dunyaa (questo mondo) è venuta dalla parte posteriore, mentre l‘Aakhirah (l’aldilà) è venuta dalla parte frontale, e per ciascuna di esse ci sono i propri figli: quindi sì tra i figli dell’Aakhirah, e non fare parte dei figli del Dunyaa. In verità, oggi è il momento delle azioni/opere senza alcuna contabilità, mentre domani è il tempo della contabilità, senza opere."

Anas (radiAllahu anhu) ha dichiarato:
"Il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) disegnò alcune linee [sulla sabbia] e disse: 'Questo [linea] è l'uomo, e questa è la sua speranza e questo [la terza linea, tra di loro], è il tempo pronunciato/stabilito della sua morte. Così, mentre egli è in questo stato la linea più vicina lo porta via.' ", questa è l’ora nominata della sua morte, che contiene e limita la sua vita. Quindi questo è un avvertimento per lui ad abbassare le sue speranze, e di aspettarsene a breve il suo tempo designato, e rimanere sempre nel timore che esso possa venire mentre sta in uno stato di disattenzione e di indulgenza. Così, il credente dovrebbe abituare la sua anima alla ricerca di quelle cose che gli ricordano la sua morte, e deve impegnarsi/sforzarsi contro i suoi desideri e speranze infinite, poiché in verità l'uomo è stato creato con una disposizione verso la speranza.

'Abdullah bin 'Umar (radiAllahu anhumaa) ha detto:
"Il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) mi ha visto mentre stavo rafforzando con l'argilla un rifugio per me e mia madre, così disse: 'Che cosa è questo, O 'Abdullah?’ Io risposi: 'O Messaggero di Allah, esso [il rifugio] si è indebolito, e così, lo stiamo riparando.’ Egli (sallAllahu alayhi wa sallam) disse: ‘Io non vedo la Vicenda (della morte o della risurrezione) se non più vicina di questa (cioè la parte caduta del rifugio)."

Chiediamo ad Allah il Glorioso di mostrare gentilezza a noi e di aiutarci ad astenerci dal dunyaa (questo mondo), e farci desiderare ciò che è con Lui e la facilità nel Giorno della Resurrezione, in verità Egli è il Generoso, il Perdonatore, il Misericordioso.

Riepilogo:

• Uno potrebbe prendere l’altro per la spalla per dirgli qualcosa.
• Non si dovrebbe cercare il nome e la fama in questo mondo.
• Non si deve cercare la permanenza in questo mondo.
• Il Musulmano deve essere sempre consapevole della morte
• Un Musulmano deve sapere che egli potrebbe non vivere fino a vedere la notte oppure il giorno dopo, questo dovrebbe renderlo più attento delle sue azioni, dato che egli potrebbe non avere il tempo di pentirsi.
• Un Musulmano dovrebbe approfittare del suo stato di salute per compiere buone azioni.
• Un Musulmano sa di avere solo questa vita per renderla la felicità eterna oppure la pena eterna.
 

besmiralalbani

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HADITH 41: IL SEGNO DELLA FEDE

HADITH 41: IL SEGNO DELLA FEDE​

Abu Muhammad Abdullah ibn Amr ibn al-Ass (radiAllahu anhu) riferisce che il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto:
"Nessuno di voi crede (veramente) finché i suoi desideri non si accordano/sottomettono con quanto vi ho portato."
(Imam An-Nawawi dice: Lo abbiamo riportato in Kitab al-Hujjah con una catena Sahih: esatta di narratori)

Spiegazione del Hadith 41:

Questo hadith è simile al Suo - subhaanahu wa ta’aala – dichiarazione:
“No, per il tuo Signore, non saranno credenti finché non ti avranno eletto (te Muhammad) giudice delle loro discordie e finché non avranno accettato senza recriminare quello che avrai deciso, sottomettendosi completamente.” [Sura an-Nisaa 4: 65]
La ragione per la rivelazione di questo Aayah (versetto), come riferito da Al-Bukhari (2359-2360), è stato il seguente:
Az-Zubair (radiAllahu anhu) ebbe un litigio con un uomo tra gli Ansar riguardo l'uso dell’acqua di un ruscello, così, entrambi andarono dal Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) per giudicare tra di loro. Così egli (sallAllahu alayhi wa sallam) disse: "O Zubair, irriga la tua terra e poi lascia che l'acqua scorra [alla terra del] tuo vicino." Mediante questo, egli (sallAllahu alayhi wa sallam), incoraggiò az-Zubair a perdonare il suo vicino e di facilitare gli affari per lui. Tuttavia, l’Ansar poi disse: "[Hai giudicato a suo favore], perché egli è il figlio di tuo zio." Così il colore del volto del Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) cambiò [dalla rabbia], poi egli disse: "O Zubair, trattieni l'acqua [nella tua terra] fino a quando non sale al livello dei fusti [degli alberi], e poi lascialo scorrere [alla terra del tuo vicino]." Con questo, il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) indicò a az-Zubair i mezzi con cui l’Ansar si poteva correggere dal suo errore [quello di non sottomettersi al giudizio del Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam].
Così, quando l’Ansar offese e irritò il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) con ciò che disse, egli (sallAllahu alayhi wa sallam) concesse a az-Zubair tutto il diritto che gli era dovuto, senza alcuna concessione per l’Ansar.

Ed è stato autenticato dal Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) in un altro hadith che egli (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto:
"Per Colui nelle Cui mani è la mia anima, nessuno di voi crede fino a quando io non divento più amato a lui del suo padre o figlio o l'intera umanità."
Abu az-Zinaad ha detto che questo è dal discorso comprensibile del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam), siccome egli ha combinato in queste poche e semplici parole un grande ed importante significato. Questo è così siccome i tipi di amore sono tre:
- l'Amore che nasce da un sentimento di rispetto e di grandezza, come l'amore dei propri genitori,
- l'Amore che nasce dalla compassione e dalla misericordia, come l'amore dei propri figli,
- e l'amore che nasce nel vedere un'altra [persona] che sono simili alla propria specie, come l'Amore di tutta l'umanità in generale.
Così, tutti i tipi di amore sono stati enumerati [dal Profeta, sallAllahu alayhi wa sallam, in questo hadith].

Ibn Buttaal (rahimahu Allah) ha detto che il significato del hadith, e Allah conosce meglio, è che chiunque perfeziona e completa la sua Fede (Imaan) sa che Allah ‘azza wa jall lo ha liberato dal fuoco attraverso il Messaggero (sallAllahu alayhi wa sallam), e attraverso il Messaggero (sallAllahu alayhi wa sallam) è stato guidato e dallo sviamento e dall'errore.

L’importanza del hadith è che non bisogna circondare la propria anima [per qualche persona] rispetto al Messaggero (sallAllahu alayhi wa sallam). I Compagni (radiAllahu anhum) erano a fianco del Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) nella lotta contro i loro padri e contro i proprio e figli e fratelli [che erano politeisti], e Abu 'Ubaydah (radiAllahu anhu) uccise il proprio padre a causa del ferimento del Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam). Nel giorno del Badr, Abu Bakr (radiAllahu anhu) affrontò il proprio figlio, 'Abd-ur-Rahmaan, nella speranza che egli sarebbe stato in grado di sconfiggerlo e ucciderlo. Quindi, chiunque trova cose simili a questa in se stesso, può esserne certo che i suoi desideri sono sottomessi a quello che il Profeta (sallAllahu alayhi wa sallam) ha portato.
E Allah conosce meglio.

Riepilogo:

• Una persona non è Musulmano, qualora non accetti quello che è nel Qur’an e nella Sunnah, senza portare rancore e resistenza. “No, per il tuo Signore, non saranno credenti finché non ti avranno eletto (te Muhammad) giudice delle loro discordie e finché non avranno accettato senza recriminare quello che avrai deciso, sottomettendosi completamente.” [Sura an-Nisaa 4: 65]
• Dobbiamo istruire i nostri cuori e le nostre menti di sottomettersi volontariamente agli insegnamenti del Qur’an e della Sunnah.
• Tutte le nostre leggi, regolamenti, principi, valori, norme, prospettive, etc, provengono da ciò che è stato rivelato (dalla Shari’ah).
 

besmiralalbani

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HADITH 42: LA GRANDEZZA DEL PERDONO DI ALLAH L’ALTISSIMO

HADITH 42: LA GRANDEZZA DEL PERDONO DI ALLAH L’ALTISSIMO​

Anas (radiAllahu anhu) riferisce di aver sentito dire dal Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam):
"Allah l’Onnipotente ha detto:
O figlio di Adamo! Finché tu Mi invochi e Mi implori Io ti perdono per ciò che hai fatto e non ne tengo conto.
O figlio di Adamo! Se i tuoi peccati raggiunsero le nubi del cielo e tu chiedessi il Mio perdono, ti perdonerei.
O figlio di Adamo! Se tu venissi a Me con peccati grandi quanto la terra e ti rivolgessi a Me senza attribuirMi alcun socio, ti concederei un perdono altrettanto grande."

(Riportato da at-Tirmidhi, che ha ditto che è un hadith Hasan-buono)

Spiegazione del Hadith 42:

In questo hadith ci sono immense buone novelle, la clemenza e la grande generosità, e ciò che non potrebbe essere numerato dalle tipologie di Grazia e Beneficenza, Compassione e Misericordia e di ciò che esige Gratitudine. Simile a questo è il suo (sallAllahu alayhi wa sallam) detto: "Allah è più contento per il pentimento del Suo servo, rispetto alla gioia di uno di voi quando trova il suo cammello perduto [nel deserto]."

Abu Ayyuub (radiAllahu anhu), quando era sul letto della morte, disse:
"Fino ad ora ho nascosto a voi una cosa che ho sentito dal Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam). Ho sentito lui dire: 'Se non aveste commesso peccati, allora Allah avrebbe creato una nuova Creazione che avrebbe commesso peccati [e si sarebbe pentita], così Egli gli avrebbe perdonato.' "

Ci sono molte altre narrazioni che sono in accordo con il significato di questo hadith.
Per quanto riguarda la Sua ‘azza wa jall, dichiarazione: “O figlio di Adamo! Finché tu Mi invochi e Mi implori”, allora questo è in accordo con la Sua dichiarazione: “Io [tratto il Mio servo] in base a ciò che egli suppone di Me, quindi, che egli consideri ciò che vuole.”

Ed è stato raccontato che, quando un servo commette un peccato e poi sente il rimorso, e dice:
“O mio Signore! Io ho commesso un peccato, quindi perdonami, perché sicuramente nessuno potrebbe perdonare i peccati tranne Te!”, così Allah ta’aala dice: “Il Mio servo sa di avere un Signore che perdona i peccati e [anche] punisce per loro. Quindi Io testimonio di averlo perdonato.” Poi [il servo] fa la stessa cosa una seconda volta, e una terza, e così Allah ‘azza wa jall risponde allo stesso modo ogni volta. Poi, dopo che Egli dice: “Fai come vuoi, perché Io ti ho perdonato!”, cioè quando egli commette un peccato si pente e per esso.

Sappi, che per l'accettazione del Pentimento ci sono tre condizioni:
1. non farlo più il peccato,
2. sentire rimorso per quello che ha preceduto,
3. e la ferma volontà di non tornare a rifare il peccato.


Se il peccato ha preso il diritto di un'altra persona, allora egli deve affrettarsi a restituire il suo diritto ed assolvere se stesso da questa trasgressione. Se il peccato fosse tra lui e Allah ta’aala, e un kaffaarah (espiazione) viene richiesto per questo peccato, allora è anche necessario che egli faccia questa kaffaarah e, quindi, questa diventa la quarta condizione [per l'accettazione del pentimento] . Così, anche se una persona dovesse commettere un peccato molte volte in un solo giorno, e poi si pente ogni volta con le sue condizioni, Allah ta’aala lo perdonerebbe ancora.

La Sua, subhaanahu, dichiarazione: “per ciò che hai fatto” implica che Allah lo perdonerà nonostante la ripetizione del peccato.

E la Sua, subhaanahu, dichiarazione: “O figlio di Adamo! Se i tuoi peccati raggiunsero le nubi del cielo e tu chiedessi il Mio perdono, ti perdonerei.”, vuol dire che se questi peccati avessero una forma fisica in modo tale da riempire lo spazio tra il cielo e la terra - e questo è il limite della moltitudine - tuttavia, anche in questo caso la Sua Generosità, Clemenza, e Perdono sarebbero ancora di più grandi di questo, e non ci potrebbe essere nemmeno il pensiero di confronto tra di loro. Quindi i peccati della creazione vengono spazzati via dalla Sua Clemenza e Perdono.

La Sua, subhaanahu, dichiarazione: “e ti rivolgessi a Me”, significa che se i servo dovesse morire con Imaan (fede), senza associare alcun partner ad Allah. Non ci può essere sollievo o soddisfazione per il credente finché non avrà affrontato il suo Signore.
Allah ta’aala ha detto:
“In verità Allah non perdona che Gli si associ alcunché; ma, all’infuori di ciò, perdona chi vuole. Ma chi attribuisce consimili a Allah, commette un peccato immenso.” [Sura an-Nisaa 4: 48]

Abu Hurayrah (radiAllahu anhu) riporta che il Messaggero di Allah (sallAllahu alayhi wa sallam) ha detto:
“Avere una buona supposizione di Allah è tra i culti/adorazioni migliori di Allah.”
E Allah conosce meglio.

Riepilogo:

• La porta del pentimento è sempre aperta per una persona.
• Allah perdona, non importa quanto abbiamo peccato, a condizione che ci pentiamo sinceramente.
• Associare partner ad Allah (shirk) è un peccato che Egli non perdona.
• Se noi cerchiamo di vivere una vita sostenendo il Tawhid (Unicità di Allah), allora abbiamo una grande speranza che Egli si rivolgerà a noi con Misericordia

FINE DELLA SPIEGAZIONE
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Che Allah subhanahu wa ta'ala mi perdoni per i miei errori e per i miei sbagli. Ho cercato di tradurre il meglio possibile questa spiegazione di questi hadith ed accetto ogni suggerimento oppure correzione di qualsiasi errore che io abbia commesso.
Asalamu alaykum wa rahmatullahi wa barakatuhu
 
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